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Il giansenismo fu un movimento religioso, filosofico e politico che proponeva un'interpretazione del cattolicesimo sulla base della teologia elaborata nel XVII secolo da Giansenio. L'impianto di base del giansenismo si fonda sull'idea che l'essere umano nasca essenzialmente corrotto e, quindi, inevitabilmente destinato a commettere il male. Senza la grazia divina l'uomo non può far altro che peccare e disobbedire alla volontà di Dio; ciononostante alcuni esseri umani sono predestinati alla salvezza (mentre altri non lo sono). Con tale teologia Giansenio intendeva ricondurre il cattolicesimo a quella che egli riteneva la dottrina originaria di Agostino d'Ippona, in contrapposizione al molinismo (dal gesuita spagnolo Luis de Molina) allora prevalente, che concepiva la salvezza come sempre possibile per l'uomo dotato di buona volontà. Il giansenismo fu un fenomeno estremamente complesso: partito da un problema eminentemente teologico, entrò ben presto in campo etico, assunse posizioni ecclesiologiche estremiste e si mosse anche come una specie di partito politico; influenzò, infine, pratiche di religiosità popolare. Il movimento giansenista accompagnò la storia della Francia lungo tutta l'epoca dell'ancien Régime e conobbe anche un'importante ramificazione italiana nel Sette-Ottocento, di impronta giurisdizionalista e riformatrice. La Chiesa cattolico-romana condannò il giansenismo come eretico e vicino al protestantesimo, per il suo teorizzare la negazione del libero arbitrio di fronte alla grazia divina e suggerire l'idea di una salvezza predestinata. Il giansenismo fu quindi condannato dapprima dalla Congregazione dell'Indice nel 1641, poi con successive lettere pontificie, tra cui le bolle In eminenti (1642), Cum occasione (1653), Ad sacram beati Petri sedem (1656), Regiminis Apostolici (1664) e Unigenitus Dei Filius (1713).
Cornelis Otto Jansen conosciuto con il nome latinizzato di Giansenio (Acquoy, 28 ottobre 1585 – Ypres, 6 maggio 1638) è stato un teologo e vescovo cattolico olandese; è ritenuto il fondatore del giansenismo, una dottrina dichiarata eretica dalla Chiesa cattolico-romana dopo la sua morte.
Il collegio cardinalizio (definito anche sacro collegio cardinalizio, o più semplicemente sacro collegio), secondo l'Annuario pontificio, è l'insieme dei cardinali della Chiesa cattolica. Assolve a tre compiti principali: provvede all'elezione del Papa; in conclave però non entrano tutti i membri del Collegio ma solo quei cardinali che non hanno ancora compiuto l'ottantesimo anno di età il giorno precedente l'inizio della Sede vacante; si riunisce collegialmente quando il Papa lo convoca per valutare aspetti generali o specifici del governo della Chiesa universale; assiste personalmente il Papa nel suo impegno pastorale attraverso gli uffici e gli incarichi a cui è deputato.Il collegio cardinalizio ha al suo interno un decano, eletto dai cardinali vescovi e confermato dal Papa.
La Chiesa d'Oriente (in siriaco ܥܕܬܐ ܕܡܕܢܚܐ Ēdṯāʾ d-Maḏenḥā), nota anche come Chiesa nestoriana, Chiesa persiana o Chiesa siriaca orientale, è stata una Chiesa cristiana nestoriana, sorta in Persia nel V secolo e durata fino al 1552. La separazione della Chiesa d'Oriente dalle altre Chiese cristiane avvenne per il rifiuto di accettare la definizione del Concilio di Efeso del 431, che condannò Nestorio e definì dogmaticamente che Maria è Theotókos (genitrice di Dio). A livello teologico, la Chiesa d'Oriente si caratterizzava quindi per il riconoscimento dei soli primi due concili ecumenici (Concilio di Nicea I del 325 e Concilio di Costantinopoli I del 381) e per la venerazione di Nestorio come santo. La Chiesa d'Oriente conobbe una rapida espansione che portò i suoi missionari a fondare comunità fino all'India (i cosiddetti "cristiani di san Tommaso") e alla Cina, dove la comunità monastica nestoriana stabilitasi a Chang'an (antico nome di Xi'an, capitale della Dinastia Tang) fu, nel VII secolo, la prima documentata comunità cristiana nel Paese orientale. Con lo scisma del 1552 la Chiesa d'Oriente si divise in due fazioni: la Chiesa cattolica caldea (che è poi tornata in comunione col Papa) e la Chiesa assira d'Oriente; da quest'ultima si è poi successivamente staccata, nel 1964, l'Antica Chiesa d'Oriente.
La Chiesa cristiana siriaca giacobita (detta anche Chiesa ortodossa giacobita siro-malankarese) è una Chiesa ortodossa orientale autonoma connessa canonicamente alla Chiesa ortodossa siriaca, di cui è parte integrante, sotto la giurisdizione del Patriarca di Antiochia, riconosciuto come guida suprema.Al vertice della Chiesa è posto il Catholicos, che ha sede nella città di Puthencruz, nel distretto di Kochi, in Kerala; questi occupa il secondo posto nell'ordine gerarchico della Chiesa ortodossa siriaca, dopo il patriarca di Antiochia, e, in qualità di suo delegato, presiede al Santo Sinodo della Chiesa cristiana siriaca giacobita. L'attuale titolare è, dal 26 luglio 2002, Aboon Mor Baselios Thomas I, che porta il titolo di «Catholicos dell'Est» e «Catholicos del Trono apostolico di San Tommaso e metropolita malankarese». La Chiesa cristiana siriaca giacobita adotta la liturgia siriaca occidentale, come la Chiesa ortodossa siriaca del Malankara; quest'ultima però, avendo dichiarato la propria autocefalia, non ha rapporti con il Patriarcato di Antiochia.
Con l'espressione canzone di imprese o canzone di gesta (francese chanson de geste) si indica un genere letterario di tipo epico, sviluppatosi originariamente nella zona centro-settentrionale della Francia e attestato per circa tre secoli a partire dalla fine dell'XI secolo. Esso comprende un'ottantina di componimenti. Si caratterizza per essere «il primo genere poetico ben definito e strutturato» espresso in lingua d’oïl. Le sue origini, ed in particolare il suo rapporto con la poesia orale, sono tuttora oggetto di ampia discussione.
L'anticlericalismo (nella sua accezione più comune) è una corrente di pensiero sviluppatasi soprattutto in riferimento alla Chiesa cattolica, che si oppone al clericalismo, ossia all'ingerenza degli ecclesiastici e della loro dottrina, nella vita e negli affari dello Stato e della politica in generale.
Alessandro Farnese il Giovane (Valentano, 27 settembre 1520 – Roma, 2 marzo 1589) è stato un cardinale italiano. Passato alla storia con l'appellativo di "Gran Cardinale", fu un uomo colto e un grande mecenate.