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La pagina illustra la storia della scultura in Abruzzo, dalle origini a oggi.
Un parco delle sculture è uno spazio verde in cui vengono collocate opere artistiche di artisti, designer ed architetti contemporanei. Esso può essere concepito come parco pubblico per svago le cui opere artistiche si limitano al solo a semplice arredo urbano. Taluni casi invece il parco passa in secondo piano rispetto alla qualità artistica e al numero delle opere esposte, si parla in questo caso di museo all'aperto. Il parco delle Sculture di Cosilinum, è un bosco sacro il cui verde e formato da 2000 giovani alberi di pino, sotto i quali non sono collocate opere di artisti, famosi o esordienti, ma semplici pietre, scolpite in ogni suo lato possibile. Esse furono scolpite diversi secoli fa per altri scopi o funzioni ora formano un parco archeologico, se si analizza la qualità delle sculture e la quantità delle opere esposte, si può parlare di vero museo delle sculture, all'aperto.
Castelnuovo Berardenga un comune italiano di 9 056 abitanti della provincia di Siena in Toscana. situato a circa 20 km dal capoluogo su un colle tra il torrente Malena e il fiume Ombrone. Dal 1932 fa parte della zona vinicola Chianti, essendo il suo territorio diviso tra la sottozona dei Colli Senesi e quella del Classico di cui il comune pi meridionale.
Campo del Sole è un parco delle sculture a cielo aperto nella località Navaccia del comune di Tuoro sul Trasimeno sul lato nord del Lago Trasimeno.
Eredi Brancusi è un gruppo italiano di artisti attivo dal 1992. Il lavoro degli Eredi Brancusi si è sviluppato nel tempo partendo dal tema della storia e della memoria portando in primo piano il concetto di autenticità dell'opera e del rapporto con la storia dell'arte, giocando col verosimile, visto come collante tra reale e immaginario, e «recuperando con la memoria le avanguardie, rielaborandole con il principio della sottrazione».Uno dei metodi di lavoro degli Eredi Brancusi consiste nell'utilizzare i resti, gli scarti, le scorie di lavorazione degli artisti di questo secolo: non la stessa opera d'arte quindi, ma quello che l'artista ha scartato. «Residui senza valore, beninteso. Resti, scarti, scorie di lavorazione. Come chi, dell'Infinito, recitasse non i quindici limpidi endecasillabi depositati infine dal poeta, ma la ridda di sillabe e parole appuntate e cancellate, pensate e poi dimenticate distillando il testo definitivo. Lasciti di grandissimi, però, asseriscono senza che nessuno si prenda la briga di smentire, meno che mai i critici».Gli Eredi Brancusi raccolgono storie e vi intervengono, le smontano e rimontano, mischiando verità e finzione; le ricostruiscono e poi le espongono. Giocano nel mondo e nei modi dell'arte.