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Serpentes (oppure ofides) indica comunemente i rettili squamati appartenenti al sottordine Serpentes (od Ophidia; Linnaeus, 1758). La filogenesi dei serpenti è collegata strettamente a quella delle lucertole, nome comune dei rettili appartenenti al sottordine Sauria, con cui costituiscono l'ordine Squamata. Nelle zone temperate quando arriva l'inverno i serpenti, inadatti a vivere in un clima freddo, si abbandonano a una sorta di coma letargico fino alla fine della stagione fredda.
Il serpente è un animale che, per le sue caratteristiche, ha colpito e stimolato l'immaginario umano, entrando (spesso come una creatura leggendaria) nel folklore e nella mitologia di vari popoli. Tra le numerose attestazioni, spicca in particolare il racconto biblico di Adamo ed Eva dove il serpente è la rappresentazione del demonio tentatore.
Scale e serpenti è un gioco da tavolo tradizionale, nato in Inghilterra e diffuso soprattutto nei paesi di lingua inglese (il nome originale è snakes and ladders). Si tratta di un semplicissimo gioco di percorso piuttosto simile al gioco dell'oca. Come nel gioco dell'oca, l'esito di una partita è completamente determinato dal lancio dei dadi.
Il serpente all'ombra dell'aquila (Se ying diu sau) è un film del 1977 diretto da Yuen Wo Ping. Mai uscito nei cinema italiani, il film venne distribuito in Italia negli anni 2000 direttamente in DVD.
Galeazzo Benti, nome d'arte di Galeazzo Bentivoglio (Firenze, 6 agosto 1923 – Bracciano, 20 aprile 1993), è stato un attore e sceneggiatore italiano.
La Dea dei serpenti è una dea della civiltà minoica, riferibile a rituali della fecondità, figura ricorrente della scultura minoica. È spesso in maiolica, di altezze varianti dai 29,5 cm ai 38,5 cm. Sono state reperite nella camera sotterranea del tesoro del santuario centrale del palazzo di Cnosso, del medio minoico. La datazione è 1600-1580 a.C. La statuetta ha il tipico abito a falde ricadenti, bloccato ai fianchi da un elemento a sella che sembrerebbe realizzato in stoffa più pesante. Uno stretto corpetto, che comprime e lascia scoperti i seni, questo elemento coi seni scoperti è tipico delle sacerdotesse, cinge anche la parte superiore delle braccia. Le mani della dea stringono due serpenti, abitanti della terra e portatori a volte di morte, mostrandoli all'osservatore. È una statuina di ceramica smaltata,questa tecnica permette di variare i temi decorativi, mentre la superficie rimane brillante e luminosa. Si è soliti considerarla un’immagine di divinità ctonia (dal greco chthon, “terra”) cioè legata al culto delle forze sotterranee e degli inferi.
Il caduceo (pronuncia «caducèo», meno comune «cadùceo»; κηρύκειον kerỳkeion in greco) è un bastone alato con due serpenti attorcigliati intorno a esso; la parola italiana deriva dal latino caduceus, che riprende il greco antico κηρύκειον (kerỳkeion), aggettivo di κῆρυξ/κᾶρυξ (kēryx/kāryx), traducibile come "araldo". La tradizione vuole che i serpenti in questione siano esemplari di Zamenis longissimus, detto anche «Colubro di Esculapio», o «saettone». Originariamente questo serpente era situato sul bastone di Asclepio o Esculapio (simbolo della medicina, con un solo serpente avvolto), mentre il caduceo era il bastone della sapienza, attribuito al dio Ermes/Mercurio (ma presente in diverse culture in cui il serpente era ritenuto simbolo di sapienza e immortalità). Col tempo, il bastone di Asclepio è stato confuso col caduceo, che oggi è quindi anche un simbolo della professione medica (ad esempio in Italia è il simbolo dell'ordine dei medici e dell'ordine dei farmacisti e diversi ordini professionali medici ne usano alternativamente le due versioni), benché venga spesso utilizzato, più propriamente, l'originale bastone di Esculapio, ad esempio nel simbolo dell'Organizzazione Mondiale della Sanità.Il termine presenta una medesima etimologia ed è identico, salvo adattamenti grafici e fonetici, in francese, inglese, tedesco e spagnolo; esiste anche una forma tedesca desueta, Heroldsstab, che significa "bastone dell'araldo". Nell'Unicode, il "caduceo" corrisponde a U+2624.