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La repubblica di Lucca fu un antico Stato dell'Italia centro-settentrionale, sorto all'inizio del XII secolo e che si mantenne indipendente fino al 1799. Dopo quella data lo Stato di Lucca continuò ad esistere, ma fu de facto dipendente dalle grandi potenze del tempo, prima dal Primo Impero francese poi dall'Impero austriaco, che lo trasformarono in un principato unito a Piombino, infine in un ducato per i Borboni di Parma. Il ducato di Lucca fu annesso il 4 ottobre 1847 al Granducato di Toscana. La repubblica di Lucca si estendeva oltre la città omonima sul contado circostante nella parte nord-occidentale dell'odierna regione Toscana, ai confini con l'Emilia e la Liguria.
Lucca () è un comune italiano di 88 658 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. È il centro principale della Piana di Lucca. Famosa per i suoi monumenti storici, è uno dei pochi capoluoghi a conservare il centro storico, ricco di antiche strutture di varie epoche, completamente circondato da una cinta muraria cinquecentesca nell'insieme integra e quasi pressoché immutata nel corso dei secoli. È una notevole città d'arte d'Italia. Ufficialmente di origini romane, ma su probabili insediamenti anteriori, Lucca, città di mercanti e tessitori, mantenne la sua autonomia come Stato indipendente per parecchi secoli fino al 1799 quando venne soppiantata l'antica Repubblica, a seguito della conquista francese da parte delle truppe napoleoniche, dando vita al Principato di Lucca e successivamente al Ducato borbonico di Lucca.
Borgo a Mozzano un comune italiano di 6 958 abitanti della provincia di Lucca (Media Valle del Serchio), in Toscana. situato ad un'altitudine di 97 metri sul livello del mare, attraversato dal fiume Serchio ed posto poco dopo la confluenza con il torrente Lima.
Il circondario di Castelnuovo di Garfagnana era uno dei circondari italiani, soppresso nel 1926. Aveva una superficie di 535,16 km² e comprendeva 17 comuni raggruppati in 4 mandamenti. Secondo il censimento del 31 dicembre 1896 aveva una popolazione di 40.658 abitanti.
La chiesa di San Martino è un edificio sacro che si trova a Bargecchia, nel comune di Massarosa.
Bobbio (AFI: [ b bbjo] (B bi in dialetto bobbiese e piacentino, B ubbi in ligure, Bobium in latino) un comune italiano di 3 546 abitanti della provincia di Piacenza, in val Trebbia, in Emilia-Romagna. Il territorio, abitato fin dal neolitico e con insediamenti celto-liguri, divenne romano nel 14 a.C. e nel IV secolo sorse il primo nucleo del borgo fortificato del Castrum Bobium. La sua storia si identifica soprattutto con quella dell'Abbazia di San Colombano fondata nel 614. Nell'alto medioevo l'abbazia ebbe un ruolo politico, religioso e culturale importante, i suoi possedimenti feudali, fin dall'et longobarda e carolingia, spaziavano in vaste zone del centro-nord d'Italia. Il 14 febbraio 1014 ebbe il titolo di Citt , divenendo Diocesi, Contea vescovile, Comune e cingendosi di mura; prima indipendente come Feudo imperiale, una breve parentesi come Signoria dei Malaspina, poi sotto il Ducato di Milano come Contea imperiale autonoma dei Dal Verme, e infine nel Regno di Sardegna sotto i Savoia. Libero comune dall'inizio del XII secolo, combatt con la Lega Lombarda contro il Barbarossa a Legnano. Provincia genovese fino all'unit d'Italia, fino al 1923 fu parte della provincia di Pavia, poi pass alla provincia di Piacenza. Fu sede vescovile fino al 1986. La citt sede della nuova Unione di comuni: Unione Montana Valli Trebbia e Luretta. una meta turistica nota per il suo passato di arte e cultura. Il centro storico ha mantenuto intatte le caratteristiche del borgo medievale. Simbolo della cittadina il Ponte Gobbo (o Ponte del Diavolo), un ponte in pietra di origine romana, che attraversa il fiume Trebbia con 11 arcate irregolari. Domina il Santuario di Santa Maria in Monte Penice, che si trova sulla cima del monte omonimo.
Bargecchia è una frazione collinare del comune di Massarosa. Il paese è conosciuto soprattutto per le quattro campane che vennero fuse nel 1885, proprio in paese presso la Loc.Palagio, dalla fonderia Lorenzo Lera e figlio; si dice che durante la fusione numerosi bargecchini gettarono il proprio oro nella colata. Il suono risultò così armonioso che il Maestro Giacomo Puccini, durante le visite all'amico Dott.Giacchi, medico condotto del paese, decise di inserirle alla fine del primo atto della Tosca, durante il duetto tra Tosca e Scarpia. Nel 1940, il parroco di Bargecchia Don Giuseppe Del Fiorentino ricevette comunicazione dal Sovrintendente alle belle arti Dott.Invernizzi, in cui si diceva che da lì a poco le quattro campane sarebbero state requisite per essere trasformate in armamenti bellici. Tra i due iniziò una fitta corrispondenza e solo grazie alla perseveranza del parroco vennero salvate. Nel 1944, durante un perquisizione delle SS presso la Chiesina di San Lorenzo a Conca di Sotto, vennero rinvenuti dei fucili dietro all'altare; il Parroco interrogato più volte si rifiutò di collaborare "...la mia salvezza, diceva, potrebbe significare la morte di molti innocenti...". Venne fucilato alla fine di Agosto a Filettole (Pisa). La piazza del paese è denominata "Piazza Don G.Del Fiorentino, Martire della Libertà" Nel corso del 2016, in occasione della Festa del Comune di Massarosa che si è svolta proprio a Bargecchia, sono stati recuperati due antichi Lavatoi grazie al lavoro dei volontari: "Lavatoio e sorgente del Colle" e "Lavatoio del Palagio". Entrambi inseriti nel percorso della "Via delle Sorgenti", sono stati oggetto anche di ricerca e approfondimento da parte di scuole elementari e medie del territorio.