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Lo Spillover è un soggetto che sostiene il processo di generazione di nuova conoscenza; nell'ambito della ricerca e sviluppo si pone come elemento fondamentale per attivare il processo di innovazione. La scienza del management inquadra oggi il processo di innovazione come aperto, indicato con il nome di open innovation; questo approccio virtuoso sistemizza il processo di spillover, ovvero la generazione di nuova conoscenza, classificandolo secondo una matrice a due dimensioni; la prima dimensione riguarda la conoscenza che può essere tacita o codificata esplicitamente, la seconda dimensione riguarda l'obiettivo della generazione del nuovo che può essere diretto o indiretto. Esempi delle quattro tipologie di spillover che nascono sulla matrice incrociando le due dimensioni sono: conoscenza tacita - obiettivo diretto: ricercatori degli Enti di ricerca che si recano presso le aziende con le quali hanno attività in cooperazione; conoscenza tacita - obiettivo indiretto: stage di un laureando presso una azienda; conoscenza codificata - obiettivo diretto: finanziamento di contratti di ricerca presso Enti di ricerca da parte di aziende; conoscenza codificata - obiettivo indiretto: pubblicazioni tecnico-scientifiche a convegni.
In ragioneria l'indice di patrimonializzazione, o indice di indipendenza finanziaria (IIF), è un elemento per la valutazione del bilancio dell'azienda e raffronta la proporzione tra il finanziamento ottenuto con mezzi propri (patrimonio netto) e quello garantito da fonti esterne (patrimonio acquisito: soci, capitali esterni, finanziamenti, etc). Si tratta quindi del rapporto tra il capitale netto dell'impresa e il suo capitale investito, ordinariamente espresso in termini percentuali, e misura perciò dal punto di vista del patrimonio aziendale la capacità di contenere il ricorso al capitale di credito e all'indebitamento in genere. Questo indice fa parte della famiglia degli indicatori di struttura, infatti è un indicatore di solidità dello stato patrimoniale dell'azienda. In base al rapporto dell'indice, esistono sei tipi di strutture finanziarie: 0: l'azienda non ha mezzi propri, e si finanzia completamente all'esterno; da 0 a 0,33: la struttura finanziaria dell'azienda è gravemente squilibrata; 0,34 a 0,55: la struttura finanziaria dell'azienda è squilibrata; 0,56 a 0,66: la struttura finanziaria dell'azienda è equilibrata; 0,67 a meno di 1: la struttura finanziaria dell'azienda è equilibrata, e la più indicata per lo sviluppo dell'azienda; 1: l'azienda usa solo i mezzi propri.
In economia aziendale sono detti debiti di finanziamento o finanziamenti diretti, gli apporti di capitale che provengono da fonti esterne all'impresa come istituti di credito, banche, etc, allo scopo di sopperire alle necessità economiche della stessa, in particolare negli investimenti che vengono coinvolti nel processo produttivo. Esso si inserisce nella situazione patrimoniale dei finanziamenti che attingono al capitale di terzi.
Un'azienda pubblica è un'azienda il cui soggetto economico (che detiene il potere di decidere gli indirizzi strategici) è direttamente o indirettamente un istituto di diritto pubblico.