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Persecuzione dei cristiani sotto Marco Aurelio

Durante il regno dell'imperatore Marco Aurelio si verificarono diversi episodi di persecuzione di cristiani, non tutti direttamente riconducibili alla volontà del Principe.Anche se, prima di diventare imperatore, Marco Aurelio seguì la linea indulgente degli imperatori Adriano e Antonino Pio (e la continuò nei confronti dei culti ammessi), è elencato dalla storiografia cristiana tra i persecutori, insieme a Nerone, Domiziano, Diocleziano, Galerio, Valeriano e Decio. Per la verità, intorno al 155, anche sotto Antonino Pio, morì martire il vescovo di Smirne Policarpo, come narrato in Atti ritenuti attendibili.Molti disordini si verificarono sotto il regno di Marco Aurelio, segnato da epidemie, carestie e invasioni. Più volte le folle in questi anni diedero la caccia ai cristiani, ritenuti responsabili di tutto, e i martiri furono numerosi. Eusebio ricorda tra gli altri l'apologeta e filosofo Giustino, condannato in un processo presieduto da Quinto Giunio Rustico, maestro di Marco, in qualità di Prefetto dell'Urbe. A questo periodo risale anche un'invettiva dell'altro maestro dell'imperatore, Marco Cornelio Frontone, che accusa i seguaci della nuova religione di infanticidio, suscitando reazioni anticristiane in Asia e nelle Gallie.

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