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L'Olocausto in Italia (la Shoah italiana) si colloca all'interno di un fenomeno di genocidio di ben più vaste proporzioni che attraverso misure di persecuzione razziale e politica di pulizia etnica, messe in atto dal regime nazista del Terzo Reich e dai loro alleati tra il 1933 e il 1945, portò alla discriminazione e quindi all'eliminazione fisica di 15-17 milioni di vittime, tra cui 6 milioni di ebrei europei. Nel suo articolarsi la Shoah degli ebrei ha avuto in Italia tratti e sviluppi originali, svolgendosi in due fasi distinte. Il periodo tra il settembre 1938 e il 25 luglio 1943 fu il periodo in cui in Italia si attuò la “persecuzione dei diritti degli ebrei” (e di altre minoranze etniche) sotto il regime fascista, cui seguì la “persecuzione delle vite degli ebrei”, dall’8 settembre 1943 al 25 aprile 1945, sotto l’occupazione tedesca e la Repubblica sociale italiana. Circa 7.500 ebrei italiani persero la vita; ovvero il 13% dei 58.412 cittadini italiani di "razza ebraica o parzialmente ebraica" censiti nel 1938. Dopo i primi rastrellamenti ad opera dell'esercito tedesco, a partire dal 30 novembre 1943 la responsabilità primaria degli arresti e delle deportazioni ricade sulla polizia repubblicana italiana, che perseguì questo scopo attraverso controlli di identità e delazioni remunerate, mentre i tedeschi si occuparono della gestione dei trasporti dal Campo di concentramento di Fossoli (o la Risiera di San Sabba) al campo di sterminio di Auschwitz-Birkenau, luogo fisico degli eccidi. Gli ebrei perseguitati poterono però contare in Italia su una omertà diffusa e sull'attiva solidarietà non solo di singoli individui ma anche di organizzazioni clandestine di resistenza come la DELASEM e di settori significativi della Chiesa cattolica, solidarietà che si dimostrò capace di offrire una protezione efficace a migliaia di ricercati fino alla Liberazione o di favorire la loro emigrazione clandestina in Svizzera. Alle vittime ebree dell'Olocausto vanno aggiunti almeno 10.129 deportati politici italiani e i 40.000-50.000 Internati Militari Italiani che dopo l'8 settembre 1943 perirono nei campi di lavoro e di concentramento nazisti.
Lista di riviste sul cinema, sia cartacee che on-line, ordinate per provenienza e ordine alfabetico.
Karl Heinrich Marx (AFI: [ˈkaɐ̯l ˈmaɐ̯ks]; spesso italianizzato in Carlo Marx) (Treviri, 5 maggio 1818 – Londra, 14 marzo 1883) è stato un filosofo, economista, storico, sociologo, politologo, giornalista e politico tedesco. Nato in una famiglia ebrea relativamente agiata della classe media, Marx studiò all'Università di Bonn e all'Università Humboldt di Berlino, iniziando a interessarsi alle opinioni filosofiche dei giovani hegeliani. Dopo la laurea contribuì alla Gazzetta renana, giornale radicale di Colonia. Trasferitosi a Parigi nel 1843, continuò a lavorare per diversi giornali radicali e incontrò importanti amici e sostenitori, tra cui Friedrich Engels, con cui pubblicò il Manifesto del Partito Comunista nel 1848. Esiliato dalla Francia nel 1849 a causa delle sue idee politiche e per il suo supporto ai moti del 1848, Marx si trasferì con la moglie Jenny von Westphalen e i figli prima a Bruxelles e poi a Londra. Qui continuò a lavorare come giornalista per il giornale anglo-americano New York Tribune e ad approfondire i suoi studi sull'economia politica, arrivando così a elaborare la sua teoria economica che avrebbe dovuto essere esposta ne Il Capitale, di cui Marx riuscì a pubblicare solamente il primo volume nel 1867. I successivi due volumi sarebbero stati pubblicati postumi da Engels (1885 e 1894) e la versione completa delle Teorie del plusvalore da Karl Kautsky (1905-1910). Negli anni '40 il giovane Marx scrisse la tesi di dottorato La differenza tra la filosofia della natura di Democrito e quella di Epicuro (1841), Il manifesto filosofico della Scuola storica del diritto (1842), Per la critica della filosofia del diritto di Hegel (1843), Sulla questione ebraica (1844), Note su James Mill (1844), i Manoscritti economico-filosofici del 1844 (1844), La sacra famiglia (scritta insieme a Engels) (1845), le Tesi su Feuerbach (1845), L'ideologia tedesca (scritta insieme a Engels) (1846), Miseria della filosofia (1847) e Lavoro salariato e capitale (1848), oltre al Manifesto del Partito Comunista (1848), libello scritto assieme al sodale Engels fra il 1847 e il 1848 e commissionato dalla Lega dei Comunisti, di cui faceva parte, per esprimere il loro progetto politico. Di queste opere solo alcune furono pubblicate in vita. Gli anni '50 videro la pubblicazione de Le lotte di classe in Francia dal 1848 al 1850 (1850), Il 18 brumaio di Luigi Bonaparte (1852), i Grundrisse (1857) e Per la critica dell'economia politica (1859). Gli anni '60 videro il Marx maturo impegnato negli scritti sulla guerra civile americana (1861-1865), sui tre volumi delle Teorie del plusvalore (1862), sul Salario, prezzo e profitto (1865) e sul primo volume de Il Capitale (1867). Gli ultimi anni della vita di Marx videro la pubblicazione de La guerra civile in Francia (1871), la Critica del Programma di Gotha (1875) e le Note su Adolph Wagner (1883). Partecipò attivamente anche al movimento operaio e presto divenne una figura importante nella Prima Internazionale (1864-1876) fino alla sua morte. Il suo pensiero, incentrato sulla critica in chiave materialista dell'economia, della società, della politica e della cultura capitalistiche, esercitò un peso decisivo sulla nascita delle ideologie socialiste e comuniste, dalla seconda metà del XIX secolo in poi, dando vita alla corrente socioeconomico politica del marxismo. Teorico della concezione materialistica della storia e insieme a Engels del socialismo scientifico, Marx è considerato tra i pensatori maggiormente influenti sul piano politico, filosofico ed economico nella storia dell'Ottocento e del Novecento.
Joseph Conrad, nato Józef Teodor Konrad Korzeniowski (IPA: [ˈjuzɛf tɛˈɔdɔr ˈkɔnrat kɔʐɛˈɲɔfskʲi]) (Berdyčiv, 3 dicembre 1857 – Bishopsbourne, 3 agosto 1924), è stato uno scrittore e navigatore polacco naturalizzato britannico. Considerato uno dei più importanti scrittori moderni in lingua inglese, Conrad è stato capace, grazie a un ricchissimo linguaggio (nonostante l'inglese fosse soltanto la sua terza lingua, dopo quella polacca e quella francese), di ricreare in maniera magistrale atmosfere esotiche e riflettere i dubbi dell'animo umano nel confronto con terre selvagge. È universalmente riconosciuto come uno dei grandi maestri della prosa. Sebbene molte delle sue opere siano pervase di non pochi elementi di ispirazione romantica, è considerato soprattutto come un importante precursore della letteratura modernista. Il suo originale stile narrativo e i suoi anti-eroici personaggi hanno influenzato molti scrittori, tra i quali Jack London, Ernest Hemingway, David Herbert Lawrence, Graham Greene, William S. Burroughs, Joseph Heller, V.S. Naipaul e John Maxwell Coetzee. Ha ispirato inoltre diversi film, tra cui Lord Jim e Apocalypse Now (tratto dal suo Cuore di tenebra). Mentre l'Impero britannico raggiungeva il suo apice, Conrad sfruttò la sua esperienza prima nella marina francese e, successivamente, in quella britannica per scrivere romanzi e racconti che riflettono aspetti di un impero "globale" e, allo stesso tempo, esplorano gli abissi della mente umana.
Il racconto dell'ancella (The Handmaid's Tale) è un romanzo distopico di Margaret Atwood del 1985. Ambientato in un futuro prossimo, in una teocrazia totalitaria che ha rovesciato il governo degli Stati Uniti, Il racconto dell'ancella esplora i temi della sottomissione della donna e dei vari mezzi che la politica impiega per asservire il corpo femminile e le sue funzioni riproduttive ai propri scopi.Il romanzo ha vinto il Premio Arthur C. Clarke 1987 e il Governor General's Award ed è stato candidato al Premio Nebula, al Premio Prometheus e al Booker Prize. Nel 1990 il romanzo è stato adattato per il grande schermo nell'omonimo film diretto da Volker Schlöndorff e nel 2017 per la televisione nell'omonima serie.
Giovanni Angelo d'Altemps, II duca di Gallese (Roma, 1586 – Roma, 5 ottobre 1620), è stato un nobile e letterato italiano.
Ferruccio Rossi-Landi (Milano, 1º marzo 1921 – Trieste, 5 maggio 1985) è stato un filosofo, semiologo e accademico italiano. Studioso di semiotica, filosofia, economia politica, scienze umane e antropologia, ha apportato un notevole contributo agli sviluppi della semiotica e della filosofia del linguaggio in Italia, cercando di unificare la tradizione europea con quella anglo-americana.
Doris Twitchell Allen (Old Town, 8 ottobre 1901 – Virginia, 7 marzo 2002) è stata una psicologa statunitense, fondatrice di Children's International Summer Villages (ora diventato CISV International), una organizzazione globale dedicata a promuovere la pace e la comprensione interculturale tra ragazzi e adulti. Durante la sua vita si è specializzata nello studio e sviluppo e dello psicodramma. Era sposata con Erastus S. Allen, un avvocato per Procter & Gamble.
Un brevetto software, secondo la definizione adottata dalla FFII (Foundation for a Free Information Infrastructure), ci si riferisce a un brevetto applicato «a ogni prestazione di un computer realizzata per mezzo di un programma per elaboratore».Globalmente la situazione è piuttosto complessa. Non esiste, infatti, una definizione legale comune tra i vari Paesi. Per esempio in Europa viene negata la registrazione di «programmi per elaboratore in quanto tali»: per ottemperare ai requisiti di brevettabilità previsti dall'EPO (European Patent Organisation) è necessario che il programma apporti un «Ulteriore Effetto Tecnico» tra hardware e software. La legge statunitense, invece, si limita a escludere la brevettabilità di "idee astratte" negando solo la registrazione di alcuni software. Il diverso approccio alla concessione dei brevetti software ha portato a un dibattito controverso. Le questioni importanti sui brevetti software sono: Il confine tra software brevettabile e non brevettabile: Se l'inventiva e il requisito di non-ovvietà sono applicati al software troppo liberamente. Se i brevetti che coprono software scoraggiano, anziché incoraggiare l'innovazione.