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Il Fisiologo (Physiologus) è una piccola opera redatta ad Alessandria d'Egitto, probabilmente in ambiente gnostico, tra il II e il III secolo d.C. da autore ignoto. Esso contiene la descrizione simbolica di animali e piante (sia reali che immaginari) e di alcune pietre, i quali, presentati in chiave allegorica attraverso alcune citazioni delle Sacre Scritture, rimandano a significati metafisici inerenti alle realtà celesti o il comportamento umano. Alcuni hanno notato le analogie con il De Materia Medica di Dioscoride, del I secolo, dedicato alle piante.
La fisiologia (dal greco φύσις, physis, 'natura', e λόγος, logos, 'discorso', quindi 'studio dei fenomeni naturali') è la branca della biologia che studia il funzionamento degli organismi viventi, analizzando i principi chimico-fisici del funzionamento degli esseri viventi, siano essi mono o pluricellulari, animali o vegetali. È detta "condizione fisiologica" lo stato in cui si verificano le normali funzioni corporee, mentre una condizione patologica è caratterizzata da anomalie che si traducono in malattie.. Data l'estensione del campo di studi, la fisiologia si divide, fra gli altri, in fisiologia animale, fisiologia vegetale, fisiologia cellulare, fisiologia microbica, batterica e virale. Il Premio Nobel per la Fisiologia o la Medicina è assegnato dall'Accademia reale svedese delle scienze a coloro che raggiungono risultati significativi in questa disciplina.
Con caducifoglio s'intende in botanica un organismo vegetale (albero o arbusto, erbaceo o legnoso) che perde le foglie nella stagione sfavorevole (stagione fredda invernale nella zona temperata o siccitosa nella zona torrida). Le foglie delle piante caducifoglie si dicono decidue o caduche e il fenomeno che causa la caduta è detto abscissione. La caduta delle foglie è detta nel suo insieme corismo o defogliazione. È una caratteristica diffusa soprattutto fra le latifoglie ed è rara tra le conifere; un esempio di conifera caducifoglia è il genere del larice (Larix). Esempi di piante caducifoglie tra le latifoglie sono invece il nespolo comune (Mespilus germanica), il sorbo domestico (Sorbus domestica), l'azzaruolo (Crataegus azarolus), il crespino (Berberis vulgaris), il faggio (Fagus sylvatica), il corniolo (Cornus mas), il giuggiolo (Ziziphus jujuba) e molti altri. Le piante che al contrario mantengono le foglie anche durante la stagione sfavorevole si definiscono sempreverdi. Nonostante il loro nome, nemmeno le piante sempreverdi mantengono le foglie per sempre, ma solo per qualche anno, variando a seconda della specie; fa eccezione soltanto il genere Welwitschia. A causa dell'aggettivo inglese deciduous che può significare sia "caducifoglio" sia "deciduo", si possono trovare in libri (specialmente traduzioni recenti di libri in inglese) locuzioni come "alberi decidui", ma questo non è corretto: gli alberi sono caducifogli, le foglie sono decidue.
Le piante (Plantae Haeckel, 1866) sono organismi uni o pluricellulari, eucarioti foto-aerobici, con cloroplasti di origine endosimbiotica primaria. Vi sono più di 400 000 specie di piante catalogate. Sono piante gli alberi, gli arbusti o cespugli, le erbe, i rampicanti, le succulente, le felci, i muschi, alghe verdi e molti altri ancora. La maggior parte delle piante sono incluse nel gruppo delle Angiosperme, con circa 250 000 specie, che si distinguono dagli altri gruppi per la produzione di fiori, seguita, dopo l'impollinazione, dalla formazione di semi racchiusi e protetti all'interno di un frutto. Le branche della biologia più importanti che si occupano dello studio delle piante sono la botanica per la sistematica e l'anatomia, la fisiologia vegetale per il loro funzionamento e l'ecologia vegetale, che studia la distribuzione delle piante e l'effetto dei fattori ambientali che influenzano tale distribuzione, nonché le interazioni tra le piante e gli altri organismi.
La fisiologia vegetale ha per oggetto lo studio delle funzioni dei vegetali a livello macroscopico e microscopico; intendendo per funzione “l'insieme di tutti gli atti coordinati volti al raggiungimento di un risultato ben definito e di un effetto utile” (F.Ghiretti, 1977). Vengono classificati come vegetali tutti gli organismi foto-chemio-autotrofi.