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Porno-Teo-Kolossal (1966-1975) è una delle opere incompiute di Pier Paolo Pasolini, di cui lo scrittore completò la sceneggiatura insieme a Sergio Citti. Si tratta di un film che il regista, a causa della sua prematura morte sopraggiunta il 2 novembre 1975, non ebbe il tempo di girare. Dopo la realizzazione di Salò o le 120 giornate di Sodoma, Pasolini dichiarò che con il suo film Porno-Teo-Kolossal avrebbe concluso la sua carriera di regista, anche se, in realtà, rimangono progetti di altre opere cinematografiche che Pasolini avrebbe, forse, realizzato più avanti. Si trattava di "un film sull'ideologia" che doveva rappresentare tre diversi tipi di utopia, legati a un passato paleoindustriale, a un presente neocapitalistico e a un futuro tecnocratico, inesorabilmente destinati a fallire attraverso catastrofi apocalittiche che avrebbero condotto alla fine anche dell'ultima utopia: quella della fede.Nato da un progetto concepito nel 1966 con il titolo provvisorio di Le avventure del Re magio randagio e il suo schiavetto Schiaffo, viene accantonato dopo l'improvvisa morte di Totò che avrebbe dovuto esserne il protagonista sulla falsariga di Uccellacci e uccellini. Successivamente, il film avrebbe dovuto essere realizzato con la collaborazione di Eduardo De Filippo, infatti Pasolini, pur avendo completato la stesura della sceneggiatura, aveva chiesto al grande attore durante le riprese anche di improvvisare, lasciandosi trascinare dall'estro creativo. I titoli provvisori che Pasolini diede al film furono: Il Cinema, Ta kai ta (dal greco "questo e quello", frase citata da San Paolo nella Storia Lausiaca), Circenses e Dromenon Legomenon. Sul dattiloscritto della sceneggiatura, lungo settantacinque cartelle con alcune correzioni a mano, e nelle lettere rimarrà il titolo Porno-Teo-Kolossal.
Pier Paolo Pasolini (Bologna, 5 marzo 1922 – Roma, 2 novembre 1975) è stato un regista, scrittore, drammaturgo, giornalista e filosofo italiano, considerato tra i maggiori artisti e intellettuali del XX secolo. Culturalmente versatile, si distinse in numerosi campi, lasciando contributi anche come pittore, filosofo, romanziere, linguista, traduttore e saggista. Attento osservatore dei cambiamenti della società italiana dal secondo dopoguerra sino alla metà degli anni settanta nonché figura a tratti controversa, suscitò spesso forti polemiche e accesi dibattiti per la radicalità dei suoi giudizi, assai critici nei riguardi delle abitudini borghesi e della nascente società dei consumi, come anche nei confronti del Sessantotto e dei suoi protagonisti. Il suo rapporto con la propria omosessualità fu al centro del suo personaggio pubblico.
San Pier Damiani o Pier di Damiano o Pietro Damiani (Ravenna, 1007 – Faenza, 21 febbraio 1072) è stato un teologo, vescovo e cardinale italiano della Chiesa cattolica che lo venera come santo, proclamato dottore della Chiesa nel 1828. Fu grande riformatore e moralizzatore della Chiesa del suo tempo, autore di importanti scritti liturgici, teologici e morali. Fu uno dei migliori latinisti del suo tempo. Diceva di considerarsi Petrus ultimus monachorum servus (Pietro, ultimo servo dei monaci).
Maurizio de Giovanni (Napoli, 31 marzo 1958) è uno scrittore, sceneggiatore e drammaturgo italiano, autore perlopiù di romanzi gialli.
Con il termine libertinismo si indicano comunemente tre fenomeni distinti: Libertinismo spirituale: un movimento settario interno al cristianesimo, con riferimenti a Gioacchino da Fiore, presente alle origini e durante la Riforma, che sosteneva che ai salvati è impossibile peccare e che dunque ogni comportamento è lecito. Calvino sferzò con questo epiteto ingiurioso gli anabattisti. Libertinismo filosofico o libertinage érudit: un movimento filosofico, caratterizzato dalla riscoperta del pensiero dello Scetticismo greco (pirronismo) e da una rivalutazione del pensiero di Epicuro, che specula unicamente su basi razionali rifiutando qualsiasi tipo di Rivelazione, e quindi rifiuta qualsiasi morale che anziché sulla Ragione e sulla "Legge di Natura" si basi su precetti rivelati di qualsiasi tipo. Libertinismo sessuale: la caratterizzazione polemica da parte degli avversari del Libertinismo, cioè in genere tutte delle confessioni religiose, fu quella di descrivere il libertinismo come una teoria nata per giustificare le perversioni sessuali e l'immoralità.Questa critica ebbe un buon successo, come dimostra il fatto che nel linguaggio corrente "libertino" oggi è usato prevalentemente con quest'ultimo significato. Questa "controffensiva" fu peraltro capace di dar vita a personaggi artistici di grande rilievo, come per esempio il Don Giovanni. Tipici esponenti furono Giacomo Casanova e il Marchese de Sade. Anche nell'uso comune la parola libertino è rimasta ad indicare un "donnaiolo" o una persona dai comportamenti trasgressivi.
Isaac Asimov, nato Isaak Judovič Azimov (in russo: Исаáк Ю́дович Ази́мов?; Petroviči, 2 gennaio 1920 – New York, 6 aprile 1992), è stato uno scrittore e biochimico sovietico naturalizzato statunitense. Fu autore di numerosi romanzi e racconti di fantascienza e di volumi di divulgazione scientifica, la sua produzione è stimata intorno ai 500 volumi pubblicati, incentrata non solo su argomenti scientifici, ma anche sul romanzo poliziesco, la fantascienza umoristica e la letteratura per ragazzi. Alcuni romanzi e racconti di fantascienza hanno avuto trasposizioni cinematografiche.
Camere separate è un romanzo di Pier Vittorio Tondelli. È stato pubblicato presso l'editore Bompiani nel 1989.
Altri libertini è l'opera prima di Pier Vittorio Tondelli, pubblicata nel 1980 da Feltrinelli. Il libro è una raccolta di racconti anche se Tondelli preferiva parlare di romanzo a episodi per via della ricorrenza delle situazioni narrate. La raccolta si compone di sei racconti: Postoristoro, Mimi e istrioni, Viaggio, Senso contrario, Altri libertini e infine Autobahn. Il successo di pubblico indusse l'editore a predisporre fino a tre edizioni allorché il Procuratore generale de L'Aquila ordinò il sequestro del libro per oscenità e oltraggio della pubblica morale, a causa della denuncia presentata da un privato cittadino offeso dalla presenza di bestemmie e immagini obiettivamente forti o, perlomeno, inusuali agli occhi della morale comune dell'epoca. Catalogato inizialmente dalla maggior parte della critica come un fenomeno di costume destinato a esaurirsi nel breve volgere di una stagione, Altri libertini raccoglie un clamoroso successo presso il pubblico, formato principalmente da coetanei del giovane scrittore, attratti in primis dalla forte carica trasgressiva dell'opera ma anche dalla vicinanza ideologico-cronologica alle vicende narrate. Il linguaggio di Altri libertini è un patchwork che combina il parlato giovanile degli anni ottanta, dialettismi emiliani, qualche riferimento letterario alto (spesso in chiave parodica) e infine il linguaggio della musica, del cinema, del fumetto... Insomma, una lingua definibile nuova, frutto di un grande progetto letterario e non certo sintomo di una incapacità scrittoria di fondo (molti dei termini usati da Tondelli si ritroveranno nel libro, sempre edito da Feltrinelli in quel 1980, "Pesta duro e vai trànquilo/Dizionario del linguaggio giovanile", curato da Gian Ruggero Manzoni, amico dello scrittore e allievo, come lui, al DAMS di Bologna). I protagonisti del libro sono dei giovani degli anni settanta, centrifugati verso un libertinaggio eversivo da quella società che ha prodotto il compromesso storico, escludendo di fatto quei giovani che si rifiutavano di conformarvisi: si tratta di tutta una umanità sommessa che cerca e trova la panacea alle proprie miserie nella droga o nella fuga da tutto e da tutti, anche da sé stessi. E quel Nord (Amsterdam, Bruxelles, l'Autobrennero...) vagheggiato e talvolta raggiunto da alcuni protagonisti rappresenta l'unica terra di libertà ancora concessagli, in contrasto con quell'Italia provinciale, il cui simbolo è Correggio (città natale di Tondelli stesso), che è allo stesso tempo salvifica terra natale e luogo di morte (sia essa civile, intellettuale...). L'edizione Bompiani è stata edulcorata epurandola dalle bestemmie, mentre l'edizione Feltrinelli è quella intatta. Nel 2015, in prima mondiale, esordisce al Festival Internazionale dei Quartieri dell'Arte di Viterbo la riduzione teatrale del romanzo, diretta da Massimiliano Vado .