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La Chiesa cattolica in Serbia è parte della Chiesa cattolica universale, sotto la guida spirituale del Papa e della Santa Sede. I cattolici di Serbia appartengono per lo più a minoranze etniche (albanesi, croati, ungheresi e gruppi minori di bulgari, cechi, tedeschi e slovacchi) e sono concentrati in Voivodina. I serbi appartengono per lo più alla Chiesa ortodossa serba, che è la confessione più seguita nel paese. Serbia e Santa Sede hanno sottoscritto un concordato il 27 giugno 2014.
Giacinto Magliulo (Frignano, 23 gennaio 1829 – Acerra, 28 agosto 1899) è stato un vescovo cattolico italiano.
Ermenegildo Pellegrinetti (Camaiore, 27 marzo 1876 – Roma, 29 marzo 1943) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.
Il cardinale protodiacono è il primo cardinale nell'ordine diaconale, ovvero il cardinale diacono nominato da più tempo. Se tra diversi cardinali il tempo coincide, la precedenza spetta al prelato indicato per primo nell'elenco dei cardinali creati durante quel concistoro.
Nella Chiesa cattolica romana, un "cardinale laico" era un cardinale che non aveva ricevuto gli ordini maggiori, cioè che non era mai stato ordinato diacono o prete.
Il cardinale (titolo formale completo è cardinale di Santa Romana Chiesa) nella Chiesa cattolica è un prelato, designato dal papa cui è immediatamente sottostante nella gerarchia cattolica, in accordo col codice di diritto canonico è un suo diretto collaboratore. Questa collaborazione si esercita nel ricoprire i più importanti incarichi nella Curia romana (presidenza di organi o dicasteri) oppure come vescovi delle diocesi importanti nel mondo, considerate cardinalizie per importanza o tradizione ecclesiale. Ai cardinali, dopo la morte o la rinuncia del pontefice, compete inoltre l'elezione del nuovo vescovo di Roma in un'assemblea detta conclave. Di norma il papa viene scelto tra gli stessi cardinali ma può essere selezionato un uomo celibe e battezzato anche all'esterno del collegio cardinalizio, sebbene ciò avvenga molto di rado.Secondo il CCC (n. 1536), il sacramento del ministero apostolico comporta tre gradi: episcopato, presbiterato, diaconato. La dignità cardinalizia non è quindi un ministero ordinato (non è mai esistito un sacramento per la dignità e ufficio del cardinale) e non rientra nella struttura gerarchica "di diritto divino" (quella che la Chiesa ritiene essere stata istituita direttamente da Gesù Cristo). Tuttavia dal 1962, ovvero dal motu proprio Cum Gravissima di papa Giovanni XXIII, tutti i cardinali devono essere per regola ordinati vescovi. Di fatto, però, Giovanni Paolo II, Benedetto XVI e Francesco hanno nominato cardinali alcuni sacerdoti ultraottantenni (e quindi senza diritto di voto in conclave) pur senza elevarli alla dignità episcopale, mediante una speciale dispensa. I cardinali nel loro insieme formano il collegio cardinalizio e la loro riunione sotto la presidenza del papa è detta concistoro. I cardinali residenti nella Città del Vaticano o a Roma ottengono la cittadinanza dello Stato della Città del Vaticano. Dal 1630 l'appellativo per i cardinali è "Eminenza". Il Codice di diritto canonico al canone 351 stabilisce che possono essere promossi cardinali soltanto coloro che prima della nomina siano già consacrati presbiteri o vescovi: Il canone 350 identifica tre ordini nel collegio cardinalizio: ordine episcopale, ordine presbiterale e ordine diaconale. I chierici elevati alla dignità cardinalizia, all'episcopato, o equiparati al vescovo diocesano, sono obbligati personalmente alla professione di fede, la cui formula, in vigore dal 1º marzo 1989, è composta dal simbolo niceno-costantinopolitano seguito dalla professione di fede nella Parola di Dio scritta o trasmessa (quali: Sacre Scritture, Concili, Padri), e nei dogmi proclamati dal Magistero ordinario e universale. Il rispettivo ministero è esercitato con diligenza e fedeltà in modo conforme al mandato apostolico di servizio e di edificazione pastorale miranti alla comunione diacronica dei credenti in Gesù Cristo.
L'arcidiocesi di Lucca (in latino: Archidioecesis Lucensis) è una sede della Chiesa cattolica in Italia immediatamente soggetta alla Santa Sede appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2016 contava 316.900 battezzati su 323.900 abitanti. È retta dall'arcivescovo Paolo Giulietti.
Alleanza Nazionale (AN) è stato un partito politico italiano di destra. La forza politica fu organizzata nel gennaio 1994, inizialmente come formazione elettorale composta dal Movimento Sociale Italiano - Destra Nazionale e da altre personalità e associazioni minori d'area, in particolare, liberali, democristiani e conservatori come Domenico Fisichella, Luigi Ramponi, Giuseppe Basini, Publio Fiori e Gustavo Selva. Nel primo congresso nazionale del gennaio 1995, con la cosiddetta svolta di Fiuggi, scioltosi il MSI-DN, AN si è riconosciuto sulle posizioni della destra classica occidentale di stampo conservatore. Il partito, pur mantenendo legami storico-culturali con la tradizione del MSI-DN, ha mostrato sempre più una tendenza nazional-conservatrice, con qualche apertura al conservatorismo liberale, riconoscendosi nella leadership di Gianfranco Fini, promotore della svolta e leader del partito dalla sua fondazione fino al suo scioglimento, che è avvenuto nel marzo 2009 per entrare a far parte del Popolo della Libertà. A livello europeo ha aderito all'Alleanza per l'Europa delle Nazioni ed al gruppo parlamentare dell'Unione per l'Europa delle Nazioni. Il suo organo ufficiale era il Secolo d'Italia. Nel congresso di scioglimento svoltosi nel 2009 il patrimonio culturale e immobiliare fu affidato a una fondazione di diritto privato, costituitasi nel 2011.