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Volterra è un comune italiano di 10 000 abitanti della provincia di Pisa in Toscana. La città, celebre per l'estrazione e la lavorazione dell'alabastro, è stata una delle principali città-stato della Toscana antica (Etruria), fu sede nel medioevo di un'importante signoria vescovile avente giurisdizione su un'ampia parte delle Colline toscane. Conserva un centro storico di origine etrusca (di quest'epoca rimangono la ben conservata porta all'Arco; la porta Diana, che conserva i blocchi degli stipiti; gran parte della cinta muraria, costruita con ciclopici blocchi di pietra locale; l'acropoli, dove sono presenti le fondamenta di due templi, vari edifici ed alcune cisterne; diversi ipogei utilizzati per la sepoltura dei defunti), con rovine romane (fra tutte il Teatro ad emiciclo) ed edifici medievali come la cattedrale, la Fortezza Medicea e il Palazzo dei Priori sull'omonima piazza, nel centro città. Volterra è candidata per il titolo di Capitale italiana della cultura 2022 ed è stata designata tra le dieci città finaliste.
Staggia Senese (pronuncia: Stàggia) è una frazione del comune italiano di Poggibonsi, nella provincia di Siena, in Toscana.
La Presa di Porto Ercole ebbe luogo tra il 25 maggio ed il 18 giugno 1555 e riguardò il borgo murato di Porto Ercole sul versante meridionale del Monte Argentario. L’operazione militare è inquadrabile all’interno del più grande scenario della Guerra di Siena e si concluse con la resa delle truppe franco-senesi a difesa del porto, segnando la fine delle speranze senesi di risollevare le sorti della guerra tramite l’arrivo di rinforzi francesi e turchi via mare.
La Repubblica di Siena nella sua progressiva crescita territoriale vide i suoi confini espandersi specialmente nei territori della Toscana meridionale dell’attuale provincia di Grosseto. Il possesso di uno “sbocco sul mare” da parte di Siena fu quindi una naturale continuazione della sua politica espansionistica e commerciale nella Maremma Grossetana con la conquista dei porti di Talamone, Porto Ercole e Porto Santo Stefano. Al fine di assicurarsi un accesso al traffico marittimo ed una rete commerciale competitiva, già nel XIII secolo Siena tenta di assicurarsi l’uso del porto fluviale di Grosseto. Tuttavia lo scalo, spazzato via dalle violenti piene che, tra il 1318 ed il 1333, allontanarono il corso dell’Ombrone dalla città, non ebbe di fatto mai un rilevante sviluppo, anche per l’errata politica economica senese e per la mancanza di un retroterra produttivo.
La pieve di Santa Maria a Castello è un edificio sacro situato nel comune di Monteriggioni, in provincia di Siena. La chiesa e l'attiguo complesso plebano costituiscono una notevolissima testimonianza dell'architettura altomedievale toscana e per la sua importanza è paragonabile alle chiesa battesimali lombarde dell'inizio dell'XI secolo.
L'Occupazione pontificia della Maremma Senese ebbe luogo tra il luglio 1526 ed il febbraio 1529 e riguardò i porti di Talamone, Porto Ercole, Porto Santo Stefano e la città lagunare di Orbetello. L’operazione militare è inquadrabile all’interno del più grande scenario della Guerra della Lega di Cognac e si concluse con la resa delle truppe papali stanziate a Porto Ercole ed il ritorno di tutti i territori occupati sotto il dominio della Repubblica di Siena.
Leonardo di Noblac, conosciuto anche come san Leonardo abate, eremita, di Limoges, del Limosino o confessore (Orléans, 496 circa – Noblac, 6 novembre 545 o forse 559), è stato un abate francese, che visse da eremita gran parte della vita; è considerato santo da tutte le Chiese che ammettono il culto dei santi. Nel Medioevo fu uno dei santi più venerati in Europa, la memoria liturgica ricorre il 6 novembre.
La concattedrale dei Santi Alberto e Marziale, costruita su una preesistente chiesa di San Salvatore, elevata poi a pieve e quindi a collegiata, è il principale luogo di culto cattolico di Colle Val d'Elsa; dal 1986 è concattedrale dell'arcidiocesi di Siena-Colle di Val d'Elsa-Montalcino.