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Usi e costumi di Napoli e contorni descritti e dipinti è un'opera letteraria di Francesco de Bourcard pubblicata nel 1853 e relativa agli usi e costumi del Regno di Napoli dell'Ottocento.
La pizza alla marinara è una tipica pizza napoletana condita con pomodoro, aglio, origano, olio . È particolarmente apprezzata nell'Italia meridionale, dove risulta la seconda pizza preferita per gusto dopo quella con mozzarella di bufala.
Lo zampognaro è il suonatore di zampogna, uno strumento musicale arcaico a fiato diffuso in Italia centro-meridionale. La zampogna (da non confondere con la cornamusa diffusa nel nord Italia e in altre regioni europee) è uno strumento tradizionale caratterizzato dalla presenza di più canne sonore (chanter).
Il Museo degli usi e costumi della Gente Trentina (in sigla MUCGT) è un museo etnografico con sede a San Michele all'Adige, in provincia di Trento. È considerato, sotto il profilo della tecnologia popolare, il più importante d'Italia e tra i più significativi d'Europa.
La camera chiara. Nota sulla fotografia (La chambre claire, Paris 1980) è un saggio scritto dal critico francese Roland Barthes nel 1980.
Per campanilismo si intende l'attaccamento alla propria città o paese, ai suoi usi e alle sue tradizioni. La difesa di tali valori può talvolta determinare uno spirito di rivalità anche molto acceso con i centri vicini. Tra i campanilismi contemporanei, anch'essi spesso non privi di radici storiche, rientrano le rivalità tra città - vicine e non - soprattutto legate a competizioni sportive quali ad esempio i derby calcistici.Il campanilismo può assumere un'asserzione positiva qualora lo si ritenga sinonimo di "difesa delle tradizioni"; in questo caso è comune l'espressione sano campanilismo. Generalmente però, il campanilismo si manifesta nell'odiare o invidiare gli usi e i costumi dei "vicini di casa", peraltro simili tra loro. Il termine deriva dalla parola campanile, e ha un significato importante, in quanto è proprio il campanile stesso a determinare la divisione tra paesi. Pertanto il campanilismo, pur avendo esempi su ampia scala, caratterizza soprattutto le divisioni culturali, sociali e sportive tra piccoli paesi e province. All'interno della stessa città si verifica anche tra quartieri.
Il dies religiosus era una tipologia di giorno non ufficiale nel calendario romano. Nei dies religiosi la superstizione sconsigliava qualsiasi attività di tipo sacro o profano, in quanto considerate giornate maledette dalla sfortuna. Questa connotazione non comportava divieti severi come quelli vigenti nei giorni nefasti, ma solo un avvertimento da seguire a discrezione del cittadino. L'origine di questa credenza derivava dalla coincidenza di sventure occorse nella stessa data. Un esempio ne era il 18 luglio: nel 477 a.C. era avvenuta una strage per la gens Fabia presso il fiume Cremera nella battaglia omonima; nel 390 a.C. l'esercito romano aveva subito una sconfitta presso il fiume Allia. I dies religiosus sono: 2 aprile, 18 luglio