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Il distretto industriale conciario del comprensorio del cuoio, noto anche come distretto del cuoio, comprensorio del cuoio o zona del cuoio, è un distretto industriale conciario della Toscana, esteso su un'area di 330,44 km², comprendente i comuni di Bientina, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d'Arno, San Miniato, Santa Croce sull'Arno e Santa Maria a Monte nella provincia di Pisa, e Fucecchio in provincia di Firenze.
La storia del distretto del cuoio riguarda la storia industriale di un'area in Toscana, così chiamata per concentrazione di aziende conciarie che caratterizzano il tessuto economico sociale della zona. L'area viene anche chiamata Comprensorio del cuoio o Zona del cuoio. L'area si estende per 330 440 km², comprendendo i comuni di Bientina, Castelfranco di Sotto, Montopoli in Val d'Arno, San Miniato, Santa Croce sull'Arno e Santa Maria a Monte nella provincia di Pisa, e Fucecchio in provincia di Firenze con una popolazione totale di 90 800 persone.
Santa Croce sull'Arno è un comune italiano di 14 633 abitanti della provincia di Pisa in Toscana. Situato nel Valdarno inferiore, è un importante centro manifatturiero che fonda la propria economia sulla lavorazione ed esportazione di cuoio e pelle.
San Miniato (gi San Miniato al Tedesco) un comune italiano di 27 959 abitanti della provincia di Pisa. Il centro storico della citt sorge in posizione strategica su un colle a met strada tra Firenze e Pisa per cui la citt stata scena di molteplici scontri fra i due odierni capoluoghi, fino alla definitiva conquista fiorentina. Sede di diocesi, San Miniato un importante centro economico e industriale della zona del cuoio di Ponte a Egola, ed famoso per i suoi tartufi bianchi e prodotti vinicoli e oleari.
Emilio Cavallini (San Miniato, 1945) è uno stilista e imprenditore italiano.
La diocesi di San Miniato (in latino: Dioecesis Sancti Miniati) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Firenze appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2017 contava 166.371 battezzati su 178.195 abitanti. È retta dal vescovo Andrea Migliavacca. Patrono principale della diocesi è san Genesio martire, patrono secondario è san Miniato, protomartire fiorentino.
Democrazia Proletaria (DP) è stato un partito politico italiano di estrema sinistra, nato nel 1975 come coalizione elettorale e scioltosi nel 1991.
L'Associazione Calcio Tuttocuoio 1957 San Miniato S.S.D. a r.l., meglio nota come Tuttocuoio, è un società calcistica italiana con sede a Ponte a Egola, frazione di San Miniato, in provincia di Pisa. Milita in Eccellenza, la quinta divisione del campionato italiano. Fondata nel 1957 come "Ponteaegolese" e rinominata "Tuttocuoio" due anni dopo, ha militato per oltre cinque decenni nei campionati dilettantistici, di cui sei nazionali, e vincendo nel 2010 una Coppa Italia Dilettanti. Ha partecipato per la prima volta alle leghe professionistiche nel 2013 dopo aver vinto il proprio girone di Serie D; annovera complessivamente quattro partecipazioni ai campionati professionistici. Il miglior piazzamento raggiunto dalla società nella Lega Pro, terza serie nazionale, è costituito da un ottavo posto.
L'alluvione di Firenze del 4 novembre 1966 fa parte di una serie di straripamenti del fiume Arno che hanno mutato, nel corso dei secoli, il volto della città di Firenze. Avvenuta nelle prime ore di venerdì 4 novembre 1966 fu uno dei più gravi eventi alluvionali accaduti in Italia, a seguito di un'eccezionale ondata di maltempo che causò forti danni non solo a Firenze, ma anche a Pisa, in gran parte della Toscana e, più in generale, in tutto il Paese. Diversamente dall'immagine che in generale si ha dell'evento, l'alluvione non colpì solo il centro storico di Firenze, ma l'intero bacino idrografico dell'Arno, sia a monte sia a valle della città. Sommersi dalle acque furono anche diversi quartieri periferici della città come Rovezzano, Brozzi, Peretola, Quaracchi, svariati centri del Casentino e del Valdarno in Provincia di Arezzo, del Mugello (dove straripò anche il fiume Sieve), alcuni comuni periferici come Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino, Lastra a Signa e Signa (dove strariparono i fiumi Bisenzio ed Ombrone Pistoiese e praticamente tutti i torrenti e fossi minori) e varie cittadine a valle di Firenze, come Empoli e Pontedera. Dopo il disastro, le campagne rimasero allagate per giorni, e molti comuni minori risultarono isolati e danneggiati gravemente. Nelle stesse ore, sempre in Toscana, una devastante alluvione causò lo straripamento del fiume Ombrone, colpendo gran parte della piana della Maremma e sommergendo completamente la città di Grosseto. Nel frattempo, altre zone d'Italia vennero devastate dall'ondata di maltempo: molti fiumi del Veneto, come il Piave, il Brenta e il Livenza, strariparono, e ampie zone del Polesine furono allagate portando anche all'alluvione di Venezia; in Friuli lo straripamento del Tagliamento coinvolse ampie zone e comuni del suo basso corso, come Latisana; in Trentino la città di Trento fu investita pesantemente dallo straripamento dell'Adige.