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La storia della Turchia si riferisce alla storia del Paese chiamato oggi Turchia. Avendo le terre una storia antica, la migrazione turca è relativamente recente. I Turchi, una società la cui lingua appartiene alla famiglia delle lingue turche, cominciarono a spostarsi dalle loro terre originarie alla moderna Turchia nell'XI secolo. Dopo che l'Impero Selgiuchide turco sconfisse le forze dell'Impero Bizantino nella Battaglia di Manzicerta, il processo fu accelerato, e il Paese venne chiamato "Turchia" in Europa già dal XII secolo. La dinastia Selgiuchide controllò la Turchia finché il Paese fu invaso dai Mongoli dopo la Battaglia di Köse Dağ. Durante gli anni di dominazione Mongola, nacquero alcuni piccoli Stati turchi. Uno di questi stati era il Beilikato Ottomano, che presto controllò tutta l'Anatolia occidentale e larga parte della Rumelia. Dopo aver conquistato Costantinopoli, lo Stato Ottomano diventerà un grande impero. Successivamente, l'Impero si è espanso nell'Anatolia orientale, in Caucaso, Medio Oriente, Europa Centrale e Nordafrica. Sebbene il potere dell'Impero ottomano culminò nel XVI secolo, non raggiunse completamente lo sviluppo tecnologico nelle competenze militari delle potenze Occidentali nel XIX secolo. Nondimeno, la Turchia riuscì a mantenere l'indipendenza sebbene alcuni dei suoi territori furono ceduti ai vicini, e alcuni piccoli Paesi ottennero l'indipendenza da essa. Dopo la prima guerra mondiale in cui la Turchia fu sconfitta, gran parte dell'Anatolia e la Tracia orientale furono occupate dalle forze Alleate, inclusa la capitale Istanbul. Per resistere all'occupazione, una cellula di giovani ufficiali militari formarono un governo ad Ankara. Il leader eletto dal governo di Ankara, Mustafa Kemal, organizzò una vittoriosa guerra di indipendenza contro gli Alleati. Dopo la liberazione dell'Anatolia e della Tracia orientale, fu stabilita la Repubblica di Turchia nel 1923 con capitale ad Ankara.
La seconda guerra mondiale vide contrapporsi, tra il 1939 e il 1945, le potenze dell'Asse e gli Alleati che, come gi accaduto ai belligeranti della prima guerra mondiale, si combatterono su gran parte del pianeta. Il conflitto ebbe inizio il 1 settembre 1939 con l'attacco della Germania nazista alla Polonia e termin , nel teatro europeo, l'8 maggio 1945 con la resa tedesca e, in quello asiatico, il successivo 2 settembre con la resa dell'Impero giapponese dopo i bombardamenti atomici di Hiroshima e Nagasaki. considerato il pi grande conflitto armato della storia, costato all'umanit sei anni di sofferenze, distruzioni e massacri con un totale di morti che oscilla tra i 55 e i 60 milioni di individui. Le popolazioni civili si trovarono coinvolte nelle operazioni in una misura sino ad allora sconosciuta, e furono anzi bersaglio dichiarato di bombardamenti a tappeto, rappresaglie, stermini, persecuzioni e deportazioni. In particolare il Terzo Reich port avanti con metodi ingegneristici l'Olocausto per annientare, tra gli altri, le popolazioni di origine o etnia ebraica e persegu una politica di riorganizzazione etnico-politica dell'Europa centro-orientale che prevedeva la distruzione o deportazione di intere popolazioni slave, degli zingari e di tutti coloro che il regime nazista riteneva "indesiderabili" o nemici della razza ariana. Al termine della guerra l'Europa, ridotta a un cumulo di macerie, complet il processo di involuzione iniziato con la prima guerra mondiale e perse definitivamente il primato politico-economico mondiale, che fu assunto in buona parte dagli Stati Uniti d'America. Ad essi si contrappose l'Unione Sovietica, l'altra grande superpotenza forgiata dal conflitto, in un teso equilibrio geopolitico internazionale noto come guerra fredda. Le immani distruzioni della guerra portarono alla nascita dell'Organizzazione delle Nazioni Unite (ONU), avvenuta al termine della Conferenza di San Francisco il 26 giugno 1945.
La Federazione Universitaria Cattolica Italiana, nota soprattutto con l'acronimo F.U.C.I., è una federazione di gruppi di studentesse e studenti universitari cattolici. È stata uno dei capisaldi della formazione degli intellettuali cattolici italiani del XX secolo, e fu anche l'unica associazione cattolica riconosciuta nelle università durante il ventennio fascista, nella quale si formò buona parte della futura classe dirigente della Democrazia Cristiana. Ancora oggi è attiva nella formazione alla politica e alla responsabilità civile ed ecclesiale delle coscienze degli studenti universitari.
Il sardo (nome nativo sardu /ˈsaɾdu/, lìngua sarda /ˈliŋɡwa ˈzaɾda/ nelle varianti campidanesi o limba sarda /ˈlimba ˈzaɾda/ nelle varianti logudoresi e in ortografia LSC) è una lingua appartenente al gruppo romanzo delle lingue indoeuropee che, per differenziazione evidente sia ai parlanti nativi, sia ai non sardi, sia agli studiosi di ogni tempo, deve essere considerata autonoma dai sistemi dialettali di area italica, gallica e ispanica e pertanto classificata come idioma a sé stante nel panorama neolatino. È parlata nell'isola della Sardegna. È classificata come lingua romanza occidentale o insulare e viene considerata da molti studiosi la più conservativa delle lingue derivanti dal latino; a titolo di esempio, lo storico Manlio Brigaglia rileva che la frase in latino pronunciata da un romano di stanza a Forum Traiani Pone mihi tres panes in bertula ("Mettimi tre pani nella bisaccia") corrisponderebbe alla sua traduzione in sardo corrente Ponemi tres panes in sa bèrtula. Sebbene la base lessicale sia quindi in massima misura di origine latina, il sardo conserva tuttavia diverse testimonianze del sostrato linguistico degli antichi Sardi prima della conquista romana: si evidenziano etimi protosardi e, in misura minore, anche fenicio-punici in diversi vocaboli, soprattutto toponimi. In età medievale, moderna e contemporanea la lingua sarda ha ricevuto influenze di superstrato dal greco-bizantino, ligure, volgare toscano, catalano, castigliano e italiano. Dal 1997 la legge regionale riconosce alla lingua sarda pari dignità rispetto all'italiano. Dal 1999 è anche tutelata dalla legge nazionale sulle minoranze linguistiche; fra le dodici minoranze in questione, quella sarda è la più robusta in termini assoluti ma è anche quella che più ha conosciuto un decremento in termini relativi.
L'occitano, o lingua d'oc (in occitano occitan o lenga d'òc), è una lingua occitano-romanza parlata in un'area specifica del sud-Europa chiamata Occitania, non delimitata da confini politici o amministrativi e grossolanamente identificata con la Francia meridionale o Midi.
In viaggio con Pippo (A Goofy Movie) è un Film d'animazione Disney del 1995 distribuito da Walt Disney Pictures con i protagonisti della serie animata Ecco Pippo!.
Firenze è un importante centro congressuale e fieristico, che ospita ogni anno numerosi meeting e manifestazioni nazionali ed internazionali, concerti, spettacoli ed eventi. Il principale punto di riferimento per la promozione della destinazione, l'assistenza ed il supporto nell'organizzazione di eventi a Firenze è il Firenze Convention Bureau, consorzio non profit che ha come mission la promozione della città come sede di eventi e congressi.
La Calvana, localmente chiamata Calvanina, è una razza bovina minore italiana, autoctona della Toscana, allevata principalmente sulle aree collinari e montuose del Appennino Tosco-Emiliano tra le province di Firenze e Prato, in particolare sui Monti della Calvana del cui territorio è originaria. Negli ultimi anni bovini di razza Calvana sono presenti anche in alcuni allevamenti delle province di Pistoia e di Siena, al di fuori dell'areale primario. Mentre in passato i bovini di razza Calvana venivano utilizzati prevalentemente per lavoro, nel corso degli ultimi decenni è stata riscoperta come una razza di buon adattamento al pascolo da cui è possibile produrre carni pregiate.
L'Associazione nazionale felina italiana, in acronimo ANFI, è un'associazione italiana felinofila. Nata nel 1934, è stata autorizzata alla gestione del libro genealogico del gatto di razza dallo Stato italiano con decreto ministeriale del 9 giugno 2005. Ogni anno organizza mostre feline in tutto il territorio nazionale. L'ANFI è uno dei 42 membri della Fédération Internationale Féline (FIFe).