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Il termine prana (dal sanscrito प्राण, prāṇa) significa letteralmente «vita» e in seconda istanza viene inteso come «respiro» e «spirito».Secondo la fisiologia induista, tutti gli esseri viventi, in quanto tali, sono dotati di prana, la cui conservazione deriva dal corretto svolgimento di tutte le funzioni psicologiche, emotive e fisiologiche necessarie al mantenimento armonico dell'equilibrio interiore. Secondo tale filosofia, uno dei modi più evidenti attraverso cui gli esseri viventi ottengono prana è dato dalla respirazione, che veicola, oltre all'ossigeno ("elemento grossolano") anche la vitalità ("elemento sottile") che traiamo dall'aria. Nello yoga e nelle tecniche di guarigione indiane la capacità di saper padroneggiare il respiro (prāṇāyāma) assume un ruolo fondamentale, poiché attraverso la consapevolezza questo esercizio consente di controllare e regolarizzare eventuali squilibri e disfunzioni dell'organismo, in particolare tra corpo e psiche, ristabilendo la salute spirituale nella sua interezza, in un'ottica olistica.Nella cultura cinese e giapponese, il concetto con significato corrispondente al prana rientra nell'accezione di Ki, mentre in quella europea è identificabile con il termine pneuma; in Occidente è stato assimilato anche al significato di forza vitale, e alla nozione ermetico-esoterica di etere.
Nosferatu il vampiro (Nosferatu, eine Symphonie des Grauens) è un film muto diretto da Friedrich Wilhelm Murnau e proiettato per la prima volta il 4 marzo 1922 a Berlino. Considerato il capolavoro del regista tedesco e uno dei capisaldi del cinema horror ed espressionista, Nosferatu il vampiro è ispirato liberamente al romanzo Dracula (1897) dello scrittore irlandese Bram Stoker. Murnau dovette modificare il titolo, i nomi dei personaggi (il Conte Dracula diventa il Conte Orlok, interpretato da Max Schreck) e i luoghi (da Londra a Wisborg) per problemi legati ai diritti legali dell'opera. Il regista fu comunque denunciato dagli eredi di Stoker; perse la causa per violazione del diritto d'autore e venne condannato a distruggere tutte le copie della pellicola, tuttavia una copia "clandestina" fu salvata dallo stesso Murnau, e il film è potuto sopravvivere ed arrivare ai giorni nostri. La psicoanalisi si è impadronita dell'opera per una lunga serie di elucubrazioni. La Prana-Film G.m.b.H., casa di produzione del film, fu costretta a dichiarare bancarotta in seguito alla causa con gli eredi di Stoker, in quanto fu obbligata a pagare il contenzioso sui diritti d'autore.