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Tommaso Landolfi (Pico, 9 agosto 1908 – Ronciglione, 8 luglio 1979) è stato uno scrittore, poeta, traduttore e glottoteta italiano. Anche se poco noto al grande pubblico, complice la lingua estremamente ricercata e barocca e la prosa caratterizzata da uno spiccato sperimentalismo per certi versi assimilabile alla poetica del Surrealismo, ma anche una sua certa distanza dalle tendenze letterarie italiane, sia prima, sia dopo la seconda guerra mondiale, è considerato uno degli scrittori italiani di maggior rilievo del Novecento.I suoi racconti, secondo Arnaldo Bocelli, "sono, propriamente, fantasie, composizioni, capricci in senso tra musicale e pittorico, nei quali l'estro, l'umore si accompagnano ad una strenua casistica e i motivi lirici nascono da una riflessione critica del reale, da un gusto formatosi all'incrocio di diverse letterature".
Natalia Ginzburg, nata Levi (pronuncia [nataˈliːa ˈɡinʦburɡ]) (Palermo, 14 luglio 1916 – Roma, 8 ottobre 1991), è stata una scrittrice, drammaturga, traduttrice e politica italiana, figura di primo piano della letteratura italiana del Novecento.
Romano Bilenchi (Colle Val d'Elsa, 9 novembre 1909 – Firenze, 18 novembre 1989) è stato uno scrittore e giornalista italiano.
Primo Levi (Torino, 31 luglio 1919 – Torino, 11 aprile 1987) è stato uno scrittore italiano, autore di racconti, memorie, poesie, saggi e romanzi. Partigiano antifascista, il 13 dicembre 1943 venne arrestato dai fascisti in Valle d'Aosta, venendo prima mandato in un campo di raccolta a Fossoli e, nel febbraio dell'anno successivo, deportato nel campo di concentramento di Auschwitz in quanto ebreo. Scampato al lager, tornò in Italia, dove si dedicò con impegno al compito di raccontare le atrocità viste e subite. La sua opera più famosa, oltre che quella d'esordio, di genere memorialistico, Se questo è un uomo, racconta le sue esperienze nel campo di concentramento nazista ed è considerato un classico della letteratura mondiale. Laureato in chimica, in alcune delle sue opere appaiono riferimenti diretti e indiretti a questa branca della scienza.
Mario Fabiani (Empoli, 9 febbraio 1912 – Firenze, 13 febbraio 1974) è stato un politico italiano, antifascista, dirigente di primo piano della Resistenza in Toscana, dal 1946 al 1951 primo sindaco eletto di Firenze dopo la guerra, presidente della provincia di Firenze dal 1951 al 1962, senatore del PCI dal 1963 al 1974.
Leonida Repaci (Palmi, 5 aprile 1898 – Marina di Pietrasanta, 19 luglio 1985) è stato uno scrittore, saggista, poeta, drammaturgo, pittore e antifascista italiano. Fratello dell'avvocato e politico Francesco Repaci, e zio di Antonino Repaci magistrato e scrittore, nel 1929, insieme a Carlo Salsa e Alberto Colantuoni, fondò il Premio Viareggio, del quale è stato presidente fino alla morte.
Italo Svevo, pseudonimo di Aron Hector Schmitz (Trieste, 19 dicembre 1861 – Motta di Livenza, 13 settembre 1928), è stato uno scrittore e drammaturgo italiano, autore di tre romanzi, numerosi racconti brevi e opere teatrali. Di cultura mitteleuropea, ebbe in Italia riconoscimenti tardivi e fama postuma.
Gesualdo Bufalino (Comiso, 15 novembre 1920 – Vittoria, 14 giugno 1996) è stato uno scrittore, poeta e aforista italiano. Per gran parte della vita insegnante, si è rivelato tardivamente, nel 1981, all'età di 61 anni, con il romanzo Diceria dell'untore, grazie all'incoraggiamento di Leonardo Sciascia ed Elvira Sellerio; l'opera gli valse nello stesso anno il prestigioso Premio Campiello. Con il romanzo Le menzogne della notte vinse nel 1988 il Premio Strega. Si rese famoso per il suo stile ricercato, ricco e in alcuni casi "anticheggiante", nonché per la sua abilità linguistica e la vasta cultura. Amico di Leonardo Sciascia, trascorse la maggior parte della sua vita a Comiso, mantenendo un'esistenza ritirata e discreta.
Alessandro Manzoni, nome completo Alessandro Francesco Tommaso Antonio Manzoni (Milano, 7 marzo 1785 Milano, 22 maggio 1873), stato uno scrittore, poeta e drammaturgo italiano. Considerato uno dei maggiori romanzieri italiani di tutti i tempi per il suo celebre romanzo I promessi sposi, caposaldo della letteratura italiana, Manzoni ebbe il merito principale di aver gettato le basi per il romanzo moderno e di aver cos patrocinato l'unit linguistica italiana, sulla scia di quella letteratura moralmente e civilmente impegnata propria dell'Illuminismo italiano. Passato dalla temperie neoclassica a quella romantica, il Manzoni, divenuto fervente cattolico dalle tendenze liberali, lasci un segno indelebile anche nella storia del teatro italiano (per aver rotto le tre unit aristoteliche) e in quella poetica (nascita del pluralismo vocale con gli Inni Sacri e della poesia civile). Il successo e i numerosi riconoscimenti pubblici e accademici (fu senatore del Regno d'Italia) si affiancarono a una serie di problemi di salute (nevrosi, agorafobia) e famigliari (i numerosi lutti che afflissero la vita domestica dello scrittore) che lo ridussero in un progressivo isolamento esistenziale. Nonostante quest'isolamento, Manzoni fu in contatto epistolare con la migliore cultura intellettuale francese, con Goethe, con intellettuali di primo ordine come Antonio Rosmini e, seppur indirettamente, con le novit estetiche romantiche britanniche (influsso di Walter Scott per il genere del romanzo).