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La pressione di vapore (o tensione di vapore o più propriamente pressione di vapore saturo) di una sostanza è la pressione esercitata dal vapore della sostanza sulla fase condensata (solida o liquida) della stessa sostanza quando tali fasi sono in condizioni di equilibrio termodinamico tra loro all'interno di un sistema chiuso, cioè in condizioni di vapore saturo. Dal punto di vista fisico, la pressione di vapore può essere interpretata come il risultato della tendenza di una particolare sostanza a passare dalla fase condensata alla fase gassosa (cioè ad evaporare o sublimare). Trattandosi di una pressione, nel Sistema Internazionale la pressione di vapore si misura in pascal. La pressione di vapore può essere definita in termini di pressione assoluta o pressione relativa (con riferimento alla pressione atmosferica). In entrambi i casi il significato fisico è identico, ma cambia il valore numerico associato a tale grandezza. Le sostanze caratterizzate da un'elevata pressione di vapore in condizioni normali sono dette "volatili", mentre quelle caratterizzate da una bassa pressione di vapore in condizioni normali sono dette "altobollenti".
In meteorologia la pressione atmosferica è una grandezza fisica che esprime il rapporto tra la forza peso della colonna d'aria che grava su una superficie, presente in un qualsiasi punto dell'atmosfera terrestre. Nella maggior parte dei casi il valore di tale grandezza è equivalente alla pressione idrostatica esercitata dal peso della colonna d'aria presente al di sopra del punto di misura e si misura nel sistema internazionale in pascal e con uno strumento di misura noto come barometro.
La pressione è una grandezza fisica, definita come il rapporto tra il modulo della forza agente ortogonalmente su una superficie e la sua area. p = F ⊥ S {\displaystyle p={\frac {F_{\perp }}{S}}} I fluidi subiscono soltanto l'effetto della pressione (legge di Pascal), mentre i solidi risentono più in generale quello della tensione. La pressione, come la tensione, rientra nel concetto di sollecitazione.
Con l'indicazione condizioni standard (abbreviato in STP, dall'inglese Standard Temperature and Pressure o in TPS, da Temperatura e Pressione Standard) vengono intese le condizioni di temperatura e pressione di 0 °C e 1 bar (105 pascal), che sono state fissate dalla IUPAC come rappresentative delle condizioni in cui si trova normalmente una sostanza sulla Terra. L'organizzazione che si occupa degli standard, l'IUPAC (International Union of Pure and Applied Chemistry), utilizza 0 °C (273,15 K, 32 °F) e 105 pascal (1 bar).Prima del 1982 era utilizzato un valore di pressione leggermente diverso, di 1 atm (ovvero 101 325 Pa).STP non deve essere confuso con lo stato standard di un materiale (sostanza pura, miscela o soluzione ) che è un punto di riferimento utilizzato per calcolare le sue proprietà in condizioni diverse. In linea di principio, la scelta dello stato standard è arbitraria, sebbene l'Unione internazionale di chimica pura e applicata (IUPAC) consigli di utilizzare una pressione standard p o = 10 5 Pa . Strettamente parlando, la temperatura non fa parte della definizione di uno stato standard, lo stato standard di un gas viene convenzionalmente scelto come gas ideale di pressione unitaria (di solito in bar), indipendentemente dalla temperatura. Tuttavia, la maggior parte delle tabelle sono compilate a temperature specifiche, comunemente 298,15 K (25,00 °C; 77,00 °F) o, meno comune, 273,15 K (0,00 °C; 32,00 °F).Le condizioni standard variano a seconda delle grandezze in oggetto. Per esempio nel caso dell'entalpia, dell'entropia termodinamica e dell'energia libera di Gibbs solo la pressione p stabilisce lo stato standard, ΔHθ(T), Sθ(T), ΔGθ(T). Infatti in termochimica, le condizioni standard si riferiscono esclusivamente alla pressione e all'attività unitaria dei singoli componenti di una miscela e si indicano tradizionalmente con l'apice ° o più recentemente - secondo la terminologia IUPAC - θ per evitare ambiguità.