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Il pasticciotto galatinese è un dolce tipico della zona del Salento in Puglia, composto da pasta frolla farcita di crema pasticcera e cotto in forno. Nasce nella città di Galatina, nella provincia di Lecce. La nascita del pasticciotto risale almeno al XVI secolo a Roma, come testimoniato dal ricettario (1570) di Bartolomeo Scappi, originario di Dumenza, che faceva parte della confraternita dei cuochi e dei pasticceri di Roma. La ricetta del pasticciotto alla crema è stata adottata nel Salento molto probabilmente nei primi anni del '900 e ha avuto la massima diffusione artigianale negli anni '70 tra Galatina e Lecce, dove è stato prodotto e commercializzato, nella tipica forma ovale, dal maestro pasticcere Luigi Sabella intorno al 1930. Da allora ad oggi sono state proposte tante varianti a questo dolce che ha contribuito a rendere famosa la tipica cucina salentina. Spennellato di albume e rosso d'uovo o solo rosso prima della cottura in forno, il pasticciotto raggiunge la sua tipica doratura ambrata e lucida. Va consumato ancora caldo per rendere al palato tutte le migliori peculiarità del suo sapore: il profumo della crema e la consistenza della pasta frolla appena sfornata. La tradizionalità del prodotto è dovuta alla reperibilità locale delle materie prime e dal metodo di produzione che avviene secondo tradizioni artigianali e familiari, che ne conservano tutte le caratteristiche qualitative. Per ragioni storiche, infatti, nel Novecento come materia grassa per l'impasto della pasta frolla a Galatina si è scelto lo strutto, e con questo ingrediente il pasticciotto si è tipizzato. In alternativa, alcuni pasticcieri impiegano la margarina vegetale, che si avvicina allo strutto per proprietà fisiche assicurando, oltre a una simile cottura, una migliore lavorabilità rispetto al burro, che tende invece più facilmente a sciogliersi, in considerazione del clima tipicamente mediterraneo del Salento, soprattutto molto caldo in estate. È tipica abitudine dei salentini consumare questo dolce durante le prime ore della giornata per la prima colazione.
Marcello II, nato Marcello Cervini degli Spannocchi (in latino: Marcellus II; Montefano, 6 maggio 1501 – Roma, 1º maggio 1555), è stato il 222º papa della Chiesa cattolica. Venne eletto papa per acclamazione il 9 aprile 1555. Il suo pontificato durò solamente 22 giorni. Alla data attuale, è l'ultimo pontefice ad avere usato come nome pontificale il proprio nome di battesimo.
L'epistolario di Giacomo Leopardi è una raccolta di lettere scritte da Giacomo Leopardi dal 1810 al 1837. L'epistolario, nel quale il Leopardi racconta le vicende della sua vita con sentimenti complessi e spesso dolorosi, raccoglie oltre novecento lettere. Lo stile, pur non essendo trascurato, ha un codice familiare e un'agilità che sono lontani dalla prosa letteraria delle Operette morali, ma è comunque curato, almeno in paragone al "lungo e tormentato monologo solitario" dello Zibaldone.
Il Camerino Farnese (noto anche come Camerino di Ercole o Camerino del Cardinale) è un ambiente di Palazzo Farnese a Roma, la cui volta è stata decorata ad affresco da Annibale Carracci, tra il 1595 e il 1597. Incastonata al centro del soffitto vi era una tela (di pari datazione) raffigurante Ercole al bivio, di mano dello stesso Annibale, parte (e fulcro) del programma iconografico dell'intera sala. L'originario dipinto centrale fu sostituito, già nel corso del Seicento, da una copia di scarsa qualità (mentre l'originale si trova nel Museo nazionale di Capodimonte, a Napoli).