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Rosso Istanbul (İstanbul Kırmızısı) è un film del 2017 diretto da Ferzan Özpetek, ispirato all'omonimo romanzo scritto dallo stesso Özpetek e pubblicato nel 2013. Girato in lingua turca con un cast composto interamente da attori turchi, Özpetek torna a girare un film a Istanbul, 16 anni dopo la sua seconda opera Harem Suare.
Il rosso è uno dei colori dello spettro percepibile dall'occhio umano, classificato come "colore caldo". Ha la frequenza minore e, conseguentemente, la lunghezza d'onda più lunga rispetto a tutti gli altri colori visibili (tra 625 e 740 nanometri circa). Frequenze ancora minori ricadono nell'infrarosso.
Manfred Albrecht von Richthofen (Breslavia, 2 maggio 1892 – Vaux-sur-Somme, 21 aprile 1918) è stato un aviatore e ufficiale tedesco. Viene ricordato come un asso dell'aviazione: più precisamente, come l'"asso degli assi", essendogli ufficialmente accreditate 81 vittorie aeree durante la prima guerra mondiale, prima di essere abbattuto il 21 aprile 1918. Eroe dei tedeschi e rispettato dai suoi nemici, Richthofen fu una delle principali figure della guerra, ricordato con l'appellativo der Rote Baron (il Barone Rosso).
Bianco, rosso e Verdone è un film del 1981 diretto e interpretato da Carlo Verdone.
Wilhelm Richard Wagner (in italiano pronunciato /ˈvaɡner/; in tedesco ['vɪlhɛlm 'ʀɪçaʀt 'va:gnɐ]; Lipsia, 22 maggio 1813 – Venezia, 13 febbraio 1883) è stato un compositore, poeta, librettista, filosofo, regista teatrale, direttore d'orchestra e saggista tedesco. Citato a volte nei testi in lingua italiana come Riccardo Wagner, è riconosciuto come uno dei più importanti musicisti di ogni epoca e, in particolare, come il più grande del romanticismo. Wagner è soprattutto noto per la riforma del teatro musicale. Diversamente dalla maggioranza degli altri compositori di opera lirica, Wagner, autodidatta, scrisse sempre da sé il libretto e la sceneggiatura per i suoi lavori. Le composizioni di Wagner, in particolare quelle del suo ultimo periodo, sono rilevanti per la loro tessitura contrappuntistica, il ricco cromatismo, le armonie, l'orchestrazione e per l'uso della tecnica del Leitmotiv: temi musicali associati a persone, luoghi o sentimenti. Inoltre fu il principale precursore del linguaggio musicale moderno: l'esasperato cromatismo del Tristano avrà infatti un effetto fondamentale nello sviluppo della musica classica. Egli trasformò il pensiero musicale attraverso la sua idea di Gesamtkunstwerk (opera d’arte totale), sintesi delle arti poetiche, visuali, musicali e drammatiche. Questo concetto trova la sua realizzazione nel Festspielhaus di Bayreuth, il teatro da lui costruito per la rappresentazione dei suoi drammi, dove tuttora si svolge il Festival di Bayreuth, dedicato completamente al compositore di Lipsia. La sua arte rivoluzionaria, su cui sono presenti, dal punto di vista dei libretti, influenze della tradizione della mitologia norrena, germanica e dei poemi cavallereschi, nonché quelle della filosofia di Arthur Schopenhauer, e dal punto di vista musicale influssi dell'intera storia della musica classica, scatenò reazioni contrastanti nel mondo artistico e divise critici e appassionati in "wagneriani"(Richard Strauss, Anton Bruckner e Gustav Mahler) e "antiwagneriani" (tra i secondi, nomi famosi come Brahms o Robert e Clara Schumann): fu anche per questo che il compositore conobbe il successo solo negli ultimi anni della sua vita. Il filosofo Friedrich Nietzsche, durante il periodo di amicizia con il compositore, considerò la musica delle sue opere fino alla tetralogia L'anello del Nibelungo come la rinascita dell'arte tragica in Europa, rappresentando il massimo esempio dello spirito dionisiaco nella storia della musica stessa, ossia il suo aspetto istintuale. In seguito, dopo una rottura umana e intellettuale che proseguirà anche dopo la morte di Wagner, lo stesso Nietzsche ritrattò le proprie idee definendo, al contrario, l'opera wagneriana come espressione di una civiltà decadente. Paradossalmente le argomentazioni del filosofo, nei due periodi contrastanti, sono fra le più citate sia dagli ammiratori che dai critici del compositore tedesco.
Il Ponte Rosso prende nome dall'antico ponte in mattoni rossi sul torrente Mugnone, fuori da porta San Gallo, sostituito nel 1868 con l'attuale costruzione in pietra. Da qui nel 1765 entrò trionfalmente il Granduca Pietro Leopoldo, proveniente da Vienna. Durante la seconda guerra mondiale venne minato come gli altri ponti cittadini, ma una parte rimase in piedi, tanto da essere usato per passare da via Bolognese ai viali di Circonvallazione. Il Ponte Rosso è opera del Tribolo, della prima metà del XVI secolo e fu ampliato nel 1784. Si trova presso il Parterre ed è sempre stato un punto di snodo fondamentale per i collegamenti cittadini: verso il centro storico, passando per piazza della Libertà, tramite la direttrice di via San Gallo, verso via Vittorio Emanuele II diretta a Castello e Calenzano (percorso che ricalca il percorso fiorentino pedemontano della Via Cassia), verso la via Faentina, anch'essa di origine pre-romana, verso la via Bolognese che si dirige a nord passando per Trespiano, Pratolino, il Mugello, oltrepassando il crinale al passo della Futa. Per questo Ponte Rosso è centro di un intenso traffico automobilistico. La via che prosegue verso sud fu intitolata al Ponte Rosso nel 1871.
La storia della musica in Abruzzo ha origini molto antiche, risalenti al Medioevo, andando sino ad oggi, in un rinnovamento continuo, che nel XIX secolo ha visto la divisione ben distinta tra musica di compositori, e musica popolare dialettale, che ha contribuito a rappresentare culturalmente l'Abruzzo nel panorama nazionale e internazionale.
Col termine musica classica ci si riferisce alla musica colta, sacra e profana, composta o avente radici nel contesto della cultura occidentale. Essa abbraccia approssimativamente un arco di tempo che comincia dall'XI secolo e si estende fino al XX secolo o, a seconda delle convenzioni, fino all'età contemporanea. Tale periodo include, in particolare, il periodo caratterizzato dallo sviluppo e impiego prevalente dell'armonia tonale, codificata tra il XVII e il XIX secolo. In contesti più specializzati il termine "musica classica" può essere anche riferito, in senso più restrittivo, al periodo musicale detto Classicismo, ma nel linguaggio comune l'espressione è intesa nel suo significato più esteso (in opposizione a musica leggera o a musica popolare). I confini della categoria sono sfumati e opinabili, in quanto il marchio di classicità viene in genere assegnato dai posteri; dunque, ciò che oggi si definisce "classico" non lo era necessariamente ai tempi in cui venne composto. In particolare, a seconda dei contesti il concetto di "musica classica" può includere o no la musica colta contemporanea. L'indicazione di "musica classica" in riferimento alla musica colta europea appare agli inizi del XIX secolo, allo scopo di "canonizzare" il periodo che va da Bach a Beethoven, passando per Händel e Mozart, come l'epoca d'oro della musica e i primi riferimenti a tale utilizzo, secondo quanto riportato nell'Oxford English Dictionary, risalgono intorno al 1836.Una caratteristica importante della musica colta europea è l'abbandono della tradizione orale e l'introduzione di un sistema di notazione musicale, sviluppato gradualmente a partire dal IX secolo. Nel corso del tempo l'improvvisazione e l'ornamentazione estemporanea o ad libitum, di uso comune fino al XVII e XVIII secolo, hanno gradualmente perso spazio nell'esecuzione del repertorio scritto, nel quale la volontà del compositore, trasferita nella notazione, viene interpretata nei limiti della composizione stessa, senza più concedere spazio a modifiche arbitrarie della musica da parte degli esecutori.
Il Colli Berici Tai Rosso, precedentemente noto come Colli Berici Tocai Rosso, è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Vicenza. Può essere denominato Colli Berici Barbarano se proveniente dalla zona classica di produzione situata nei dintorni del comune omonimo, mentre in tutto il resto dell'areale a DOC si produce e si commercializza con il nome Tai rosso.