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Questa è la lista dei personaggi di Dragon Ball, manga scritto e illustrato da Akira Toriyama. Gli stessi compaiono anche nelle serie televisive anime, nei film e nei media derivati. La serie prende posto in un universo immaginario nel quale compare in due occasioni anche il cast di Dr. Slump, precedente opera di Toriyama.
Panem è una nazione immaginaria in cui si svolgono le vicende della trilogia di Hunger Games ideata da Suzanne Collins. La narrazione si svolge in un futuro post-apocalittico e occupa quella che è l'attuale America del Nord, che è stata distrutta da disastri, siccità, incendi e uragani. Panem è divisa in 12 distretti (precedentemente 13) comandati dalla capitale, chiamata Capitol City. Nella capitale si trova la residenza del presidente, che è il capo del governo oligarchico. Durante le vicende della trilogia, il presidente di Panem è Coriolanus Snow, meglio conosciuto come "Presidente Snow". I distretti non hanno un nome, ma vengono identificati con un numero, da 1 a 12, e ogni distretto si occupa di un determinato settore economico, ad esempio il Distretto 12 estrae il carbone dalle miniere, e il 4 si occupa della pesca. La popolazione dei distretti è molto più povera della capitale. Non si conosce l'anno in cui Panem è stata fondata, ma pare che all'inizio, almeno secondo la propaganda di Capitol, i cittadini vivessero tutti in pace e prosperità. In seguito, però, ci furono i "Giorni Bui", ossia il periodo della rivolta dei tredici Distretti contro la capitale. Il distretto 13 venne distrutto e gli altri dodici sottomessi, e costretti a consegnare ogni anno, in ricordo della rivolta, un ragazzo e una ragazza che andassero a combattere nell'arena degli Hunger Games. I Giorni Bui avvengono 74 anni prima dell'inizio della vicenda narrata in Hunger Games. Il suo Inno è chiamato "The Horn of Plenty".
Il termine Olocausto indica, a partire dalla seconda metà del XX secolo, il genocidio di cui furono responsabili le autorità della Germania nazista e i loro alleati nei confronti degli ebrei d'Europa e, per estensione, lo sterminio di tutte le categorie di persone dai nazisti ritenute "indesiderabili" o "inferiori" per motivi politici o razziali. Oltre agli ebrei, furono vittime dell'Olocausto le popolazioni slave delle regioni occupate nell'Europa orientale e nei Balcani, e quindi prigionieri di guerra sovietici, oppositori politici, massoni, minoranze etniche come rom, sinti e jenisch, gruppi religiosi come testimoni di Geova e pentecostali, omosessuali e portatori di handicap mentali o fisici. Tra il 1933 e il 1945, furono circa 15-17 milioni le vittime dell'Olocausto, di entrambi i sessi e di tutte le età (senza riguardo per anziani e bambini), tra cui 5-6 milioni di ebrei. La parola "Olocausto" deriva dal greco ὁλόκαυστος (holòkaustos, "bruciato interamente"), a sua volta composta da ὅλος (hòlos, "tutto intero") e καίω (kàiō, "brucio") ed era inizialmente utilizzata ad indicare la più retta forma di sacrificio prevista dal giudaismo. L'Olocausto, in quanto genocidio degli ebrei, è identificato più correttamente con il termine Shoah (in ebraico: שואה?, lett. "catastrofe, distruzione") che ha trovato ragioni storico-politiche nel diffuso antisemitismo secolare. L'eliminazione di circa i due terzi degli ebrei d'Europa venne organizzata e portata a termine dalla Germania nazista mediante un complesso apparato amministrativo, economico e militare che coinvolse gran parte delle strutture di potere burocratiche del regime, con uno sviluppo progressivo che ebbe inizio nel 1933 con la segregazione degli ebrei tedeschi, proseguì, estendendosi a tutta l'Europa occupata dal Terzo Reich durante la seconda guerra mondiale, con il concentramento e la deportazione e quindi culminò dal 1941 con lo sterminio fisico per mezzo di eccidi di massa sul territorio da parte di reparti speciali, e soprattutto in strutture di annientamento appositamente predisposte (campi di sterminio), in cui attuare quella che i nazisti denominarono soluzione finale della questione ebraica. L'annientamento degli ebrei nei centri di sterminio non trova nella storia altri esempi a cui possa essere paragonato, per le sue dimensioni e per le caratteristiche organizzative e tecniche dispiegate dalla macchina di distruzione nazista. Tuttavia, l'idea della "unicità della Shoah" in quanto incommensurabile e non confrontabile con ogni altro evento è assai discussa tra gli storici.
L'attacco dei giganti (進撃の巨人 Shingeki no kyojin?) è un manga di genere dark fantasy post apocalittico scritto e disegnato da Hajime Isayama, serializzato in Giappone sulla rivista Bessatsu Shōnen Magazine di Kōdansha dal settembre 2009. L'edizione italiana è edita da Planet Manga, etichetta della Panini Comics, dal 22 marzo 2012 nella collana Generation Manga. L'opera è ambientata in un mondo dove i superstiti dell'umanità vivono all'interno di città circondate da enormi mura difensive a causa dell'improvvisa comparsa dei giganti, enormi creature umanoidi che divorano gli uomini senza un apparente motivo. La storia ruota attorno al giovane Eren Jaeger, a sua sorella adottiva Mikasa Ackermann e al loro amico d'infanzia Armin Arlert, le cui vite vengono stravolte dall'attacco di un gigante colossale ed un gigante corazzato, che conduce alla distruzione della loro città e alla morte della madre di Eren. L'attacco dei giganti ha ottenuto un successo immediato. È stato tra i 13 manga a ricevere una nomination per il premio Manga Taishō nel 2011, ha vinto il Premio Kodansha per i manga nella categoria miglior manga per ragazzi ed è stato nominato alla sedicesima e alla diciottesima edizione del Premio culturale Osamu Tezuka. Dal manga è stata tratta una serie televisiva anime, prodotta da Wit Studio in collaborazione con Production I.G, diretta da Tetsurō Araki e andata in onda in quattro stagioni: la prima trasmessa nel 2013 la seconda nel 2017, la terza tra il 2018 e il 2019 e la quarta, chiamata stagione finale (Final Season) tra il 2020 e 2021 Sono stati prodotti anche due film riassuntivi per il cinema: il primo, L'attacco dei giganti - Il film: parte I. L'arco e la freccia cremisi, è stato proiettato il 22 novembre 2014, mentre il secondo, L'attacco dei giganti – Il film: parte II. Le ali della libertà, ha debuttato il 27 giugno 2015. La prima parte del film live action ispirato all'opera è uscita nelle sale nel 2015.
Hamburg Distretto 21 (Notruf Hafenkante) è una serie televisiva tedesca.
Ferruccio Parri (Pinerolo, 19 gennaio 1890 – Roma, 8 dicembre 1981) è stato un politico, antifascista e partigiano italiano. Con il nome di battaglia Maurizio fu un capo partigiano durante la guerra di liberazione italiana, decorato con la Bronze Star Medal. Fu il primo presidente del Consiglio dei ministri a capo di un governo di unità nazionale istituito alla fine della seconda guerra mondiale. Lo pseudonimo "Maurizio" proveniva dal nome della chiesa di San Maurizio posta sulla cima della omonima collina, nella città natale di Pinerolo. Amico fraterno dei Fratelli Rosselli e di Luigi Longo, riposa nel cimitero monumentale di Staglieno a Genova, a pochi metri dalla tomba di Giuseppe Mazzini.
Le donne hanno contribuito in maniera significativa allo sviluppo scientifico fin dall'antichità (per l'antichità si veda anche la voce donne in filosofia). Gli storici interessati alla relazione tra genere e scienza sono riusciti a far ampliare lo sguardo sugli sforzi scientifici compiuti dalle donne e sulle loro realizzazioni, sulle barriere che hanno dovuto affrontare e superare e sulle strategie attuate per far esaminare ed accettare (vedi revisione paritaria) il loro lavoro nelle principali riviste scientifiche ed in altre pubblicazioni. Lo studio storico, critico e sociologico di questi temi è divenuto una disciplina accademica di per sé. Il coinvolgimento delle donne nel campo della medicina si è verificato in molte tra le più antiche civiltà, mentre lo studio della filosofia della natura nell'antica Grecia era aperto alle donne; esse hanno inoltre contribuito anche alla protoscienza dell'Alchimia nel corso del I-II secolo. Durante tutto il Medioevo il monastero cristiano rappresentò il più importante centro d'istruzione e di raccolta e preservazione dell'antica sapienza; alcune di queste comunità hanno permesso anche alle donne di contribuire alla ricerca scientifica. Mentre l'XI secolo ha visto la nascita e lo sviluppo delle prime università nel Medioevo, le donne sono state per la maggior parte escluse da qualsiasi forma d'istruzione pubblica. L'attitudine ad educare le donne in campo medico nella penisola italiana sembra essere stata maggiormente liberale rispetto ad altri luoghi; la prima donna conosciuta per essersi guadagnata una posizione universitaria in un campo di studi scientifico è stata la scienziata italiana Laura Bassi nel 1732 all'università di Bologna. Anche se il ruolo di genere rimase largamente definito durante il XVIII secolo, le donne hanno vissuto grandi progressi nella scienza. Nel corso della maggior parte del XIX secolo esse sono rimaste escluse dalla formazione scientifica più formale, ma nonostante ciò hanno cominciato ad essere ammesse in società erudite e di studio proprio in questo periodo. Nel tardo XIX secolo l'aumento dei college istituiti espressamente per favorire l'istruzione femminile ha fornito posti di lavoro per le donne scienziate e le prime grandi opportunità di educazione ufficiale. Marie Curie, la prima donna a ricevere un Premio Nobel nel 1903 (Premio Nobel per la fisica) è riuscita ad ottenerne un altro nel 1911 (Premio Nobel per la chimica), per i suoi studi sulla radioattività. Quaranta donne hanno ricevuto il Nobel tra il 1901 e il 2010; 17 di queste nei campi fisico, chimico e fisiologico-medico.
Un campo di sterminio (in tedesco: Vernichtungslager) è un campo il cui scopo unico o principale è quello di uccidere i prigionieri che vi giungono. Questi centri di annientamento furono creati dalla Germania nazista durante la seconda guerra mondiale per attivare la cosiddetta soluzione finale del problema ebraico, che consisteva nell'uccisione di tutti gli ebrei d'Europa compresi nella sfera d'influenza politico-militare del Terzo Reich. Creati sulla base di un complesso ed efficiente programma organizzativo, i campi di sterminio nazisti causarono la morte di circa sei milioni di ebrei e costituiscono l'unico caso nella storia di struttura detentiva studiata appositamente, secondo tecniche scientifiche e pianificazione di tipo industriale, per distruggere un'intera popolazione sulla base di concezioni ideologico-razziali. L'attività di annientamento dei campi di sterminio rappresentò la fase culminante e più tragica della Shoah. L'uso dell'espressione "campo di sterminio" per descrivere realtà differenti dai centri di sterminio nazisti della "soluzione finale", è materia di dibattito e non trova ampia diffusione nella storiografia.
Le basi ideologiche del nazionalsocialismo possono essere ritrovate nell'esigenza di imporre un nuovo ordine per una Germania nazista, quali una rinnovata potenza militare-economica del paese, la ricerca dell'unità nazionale germanica, un rapporto collaborativo fra le classi sociali e una forte gerarchizzazione politica e sociale della società, la militarizzazione della comunità nazionale vissuta come impegno morale e la fede assoluta del popolo nei capi e nel capo supremo, il Führer.