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Il racconto è una narrazione in prosa di contenuto fantastico o realistico, di maggiore ampiezza rispetto alla novella e di minore estensione rispetto al romanzo. Chi si esprime nella dimensione del racconto normalmente ne compone una serie, e il suo mondo interiore si estrinseca in una costellazione di racconti: ciascun testo, per quanto in sé concluso, a differenza dei capitoli di un romanzo è portatore di una storia completa e va visto in collegamento unitario con gli altri appartenenti alla stessa raccolta. Se riferito ad una specifica persona, il racconto - di formato più o meno esteso - diventa biografico. Se il racconto è scritto in riferimento a sé stessi, si è davanti ad un racconto autobiografico.
I Racconti (Tales) o anche Racconti dell'incubo e del terrore (alcune edizioni riportano i vari titoli separati in edizioni divise: Racconti dell'incubo, Racconti fantastici, Racconti del mistero e ancora Racconti del terrore), sono una delle prime tre edizioni originali dei racconti scritti da Edgar Allan Poe, pubblicata nel 1845. Si tratta di una raccolta contenente quasi tutti i racconti più gotici e di genere horror composti dall'autore, rivelandosi la più completa delle due precedenti.Nel 1840 l'autore aveva già pubblicato la raccolta Racconti del grottesco e dell'arabesco, contenente storie riproposte in questa raccolta e novelle diverse che trattano anche di argomenti mistici e fantastici, ma sempre con la solita punta di misterioso e di inquietudine da parte dei personaggi. Al giorno d'oggi le Case editrici hanno usato quest'ultima edizione del 1845, aggiungendovi i racconti scritti da Poe tra il 1846 e il 1849 (data della sua prematura morte), intitolando spesso le pubblicazioni come: Tutti i racconti del mistero, dell'incubo e del terrore, che include anche la piccola sezione dei Racconti fantastici e quelli con protagonista Auguste Dupin, detective della novella I delitti della Rue Morgue.
Novecento è un monologo teatrale di Alessandro Baricco pubblicato da Feltrinelli nel 1994. Baricco lo scrisse perché fosse interpretato da Eugenio Allegri e con la regia di Gabriele Vacis, che nel luglio dello stesso anno ne fecero uno spettacolo, che debuttò al festival di Asti. Secondo l'autore il testo può essere definito come una via di mezzo tra «una vera messa in scena e un racconto da leggere ad alta voce».
Edgar Allan Poe (Boston, 19 gennaio 1809 Baltimora, 7 ottobre 1849) stato uno scrittore, poeta, critico letterario, giornalista, editore e saggista statunitense. Considerato uno dei pi grandi e influenti scrittori statunitensi della storia, Poe stato l'iniziatore del racconto poliziesco, della letteratura dell'orrore e del giallo psicologico. Poe considerato il primo scrittore alienato d'America, avendo dovuto lottare per buona parte della vita con problemi finanziari, l'abuso di alcolici e sostanze stupefacenti e con l'incomprensione del pubblico e della critica dell'epoca.
Il romanzo psicologico è un tipo di romanzo nato tra l'Otto e il Novecento, nel clima di crisi e di tensione che caratterizzò la letteratura di quegli anni: da una parte, una chiusura nella propria interiorità, dall'altra una forte esigenza di realismo. Davanti ai drammi della guerra, si intende la letteratura come mezzo di autoanalisi e riflessione profonda su di sé. In questo tipo di narrazione la fabula è debole, quasi inesistente e focalizza tutta l'attenzione sui meccanismi mentali dei personaggi. A dominare in questo genere vi è il mondo interiore dei personaggi, i loro processi psichici, le emozioni che derivano dal profondo, gli stati d'animo e le riflessioni consce o inconsce. Comparvero così romanzi come La coscienza di Zeno di Italo Svevo (1923) e Uno, nessuno e centomila di Luigi Pirandello (1926). I due autori, influenzati anche dalle nuove scoperte della psicoanalisi di Freud, crearono personaggi i quali, più che vivere esperienze nel mondo esterno, compiono un “viaggio” nel proprio mondo interiore. Essi però non trovano facilmente una via d'uscita e spesso le loro riflessioni diventano pensieri fissi, manie, che rendono la loro vita angosciosa e piena di paure. L'attenzione degli scrittori si sposta dalla descrizione oggettiva a quella soggettiva; prevale la focalizzazione interna, sia in prima che in terza persona e si utilizzano il discorso diretto, il discorso indiretto libero, il flusso di coscienza, dove viene scritta qualunque cosa passa per la mente del protagonista senza punteggiatura e il monologo interiore, una particolare tecnica narrativa che permette allo scrittore di esporre, in modo spontaneo, i pensieri, i ricordi e le emozioni dei protagonisti. Tra le modalità di scorrimento del tempo narrativo prevale la pausa, in cui il corso degli eventi subisce un arresto e non succede nulla. Lo spazio e il paesaggio hanno un ruolo secondario, infatti diventano lo specchio degli stati d'animo del protagonista. Principali autori del racconto psicologico (oltre ai succitati Svevo e Pirandello) sono James Joyce, Gustave Flaubert, Fëdor Michajlovič Dostoevskij e Oscar Wilde, che avendo perso fiducia nella possibilità di conoscere razionalmente il mondo si rivolgono all'analisi della coscienza esaltando l'importanza della vita posteriore ai primi anni del Novecento.
Il romanzo è un genere della narrativa scritto in prosa. Origini e caratteristiche fondanti del romanzo sono argomento di dibattito tra gli studiosi. Certamente si può affermare che una premessa importante del romanzo moderno è da individuare nella prima produzione in lingua d'oïl (XI secolo): le narrazioni in versi di questa tradizione, sia che recuperassero temi greco-romani sia che rielaborassero temi cavallereschi (cicli bretone e carolingio), venivano indicate già allora con il termine roman. Il principale carattere di novità rispetto alle tradizioni narrative immediatamente precedenti (e al genere epico in particolare, con le sue imprese militari collettive) è il modo diverso di porsi in rapporto col Tempo. Fa parte dell'arte moderna (nominata contemporanea alla nascita del Romanzo) e necessariamente deve contenere quel modo di narrare nuovo e di contrasto con l'arte del passato. La Teoria dell'Estetica di Theodor Adorno si sofferma sull'incompiutezza dell'opera, cioè il suo essere sempre in formazione: mentre gli altri generi epici tendono a fermare il Tempo partendo da un inizio e arrivando a una fine, il Romanzo non ha termine, non mette il punto. Altre caratteristiche stilistiche come il progressivo focalizzarsi dell'attenzione sul singolo individuo o su piccoli gruppi di cavalieri, immersi in vicende che hanno un misto di storico e di "meraviglioso". L'"esperienza assoluta" del cavaliere, irretito nella sua aventure (termine che in francese antico indicava inizialmente solo il destino o il caso e che finisce per indicare il complesso delle peripezie e il perfezionamento etico di chi le attraversa), sviluppa negli scrittori l'esigenza di una narrazione meno ingessata, "capace di rappresentare un mondo complesso e variamente articolata". Il romanzo è dunque costruito da una struttura della storia più o meno complessa e da una varietà di personaggi più o meno ampia. Questa profonda articolazione ha dato vita a numerosi sottogeneri: si passa dal genere storico al fantastico, dal giallo al romanzo epistolare.
I racconti di Canterbury (The Canterbury Tales, IPA: / k nt bri te lz/) una raccolta di 24 racconti scritti in medio inglese da Geoffrey Chaucer nel XIV secolo. Due dei racconti sono scritti in prosa, i rimanenti in versi. Alcune storie sono contenute all'interno di una cornice narrativa, narrata da un gruppo di pellegrini durante un pellegrinaggio dal Southwark a Canterbury, per visitare la tomba di san Tommaso Becket nella Cattedrale di Canterbury.Chaucer inizi a scrivere l'opera intorno al 1387, con l'intenzione di far raccontare ad ogni pellegrino quattro storie differenti: due sulla via per Canterbury e le rimanenti altre due sulla via del ritorno.
Bonaparte valica il Gran San Bernardo (noto anche come Bonaparte valica le Alpi) è un ritratto equestre del primo console Napoleone Bonaparte dipinto da Jacques-Louis David tra il 1800 ed il 1803. Napoleone viene rappresentato al momento del suo attraversamento del Colle del Gran San Bernardo con l'armata che lo seguirà nella vittoriosa seconda campagna d'Italia. David dipinse cinque versioni di questo dipinto, la prima delle quali venne commissionata dal re di Spagna Carlo IV come tentativo d'intesa tra il suo regno e la Repubblica Francese. Le tre versioni successive vennero commissionate dal primo console con fini propagandistici e rappresentano i primi ritratti ufficiali di Napoleone: essi ornavano rispettivamente il castello di Saint-Cloud, la biblioteca dell'hôtel des Invalides ed il palazzo della Repubblica Cisalpina. L'ultima versione non fu commissionata da alcuno, ma rimase di proprietà di David sino alla sua morte. Archetipo del ritratto di propaganda, l'opera è stata riprodotta numerose volte tramite incisioni, dipinta su vasi, sotto forma di puzzle o di francobollo, testimonianza dell'importante fortuna di cui godette presso i posteri. Questo ritratto influenzò artisti come Antoine-Jean Gros e Théodore Géricault. I cinque dipinti sono oggi conservati presso: Museo nazionale del castello della Malmaison (260 x 221 cm); Castello di Charlottenburg, Berlino (260 x 226 cm); Museo nazionale della reggia di Versailles (due versioni: 270 x 232 cm e 267 x 230 cm); Museo del Palazzo del Belvedere, Vienna (264 x 232 cm).
Nell'architettura della prima metà dell'Ottocento si impone inizialmente la tendenza neoclassica, già presente nella seconda metà del Settecento, ma, in concomitanza con il diffondersi della sensibilità romantica e il conseguente interesse per lo storicismo, ben presto si manifestano tendenze architettoniche che propongono il recupero di "stili" di epoche precedenti (in particolare il medioevo come presunta culla delle identità nazionali), caratterizzate dal prefisso “neo” (neoromanico, neogotico ecc.), che vengono definite anche con il termine revivalismo. L'Ottocento è dunque caratterizzato da una sorta di codice: l'eclettismo storicista, dove tutti i gusti possono essere simultaneamente presenti nell'opera complessiva di uno stesso progettista o addirittura nello stesso edificio. Questo almeno fino all'avvento sulla fine del secolo del movimento Art Nouveau (detto anche Liberty), che fu il primo movimento architettonico non storicista e pertanto moderno (modernismo).