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I prodotti derivati dal petrolio vengono ottenuti tramite raffinazione del greggio. A seconda della composizione del greggio e della domanda, le raffinerie possono produrre derivati del petrolio in quantità differenti, anche se la maggior parte della raffinazione è orientata alla produzione di carburanti: olio combustibile e benzina. Tra i prodotti raffinati di notevole importanza ha la produzione di sostanze chimiche per la realizzazione di materie plastiche ed altri materiali. Poiché il petrolio contiene una quantità variabile di zolfo, tramite raffinerie è possibile ricavare anche quest'ultimo; è inoltre possibile ricavare idrogeno e carbonio (sotto forma di coke petrolifero). L'idrogeno può anche essere prodotto durante il reforming.
Petrolio è un romanzo di Pier Paolo Pasolini, rimasto incompiuto, pubblicato postumo nel 1992 da Einaudi. La prima ideazione dell'opera risale alla primavera del 1972 e su di esso Pasolini lavorerà fino alla morte, avvenuta nel 1975. Di Petrolio sono rimaste 522 pagine scandite in "Appunti" con una numerazione progressiva, che si configurano in un insieme di frammenti più o meno estesi e di soli titoli.
Il petrolio (dal termine tardo latino petroleum, composto da petra "roccia", e oleum "olio", cioè "olio di roccia") è una miscela liquida di vari idrocarburi, in prevalenza alcani, che si trova in giacimenti negli strati superiori della crosta terrestre, ed è una fonte primaria energetica della modernità. Chiamato anche oro nero, è un liquido viscoso, infiammabile, di colore che può variare dal nero al marrone scuro, passando dal verdognolo fino all'arancione. È detto greggio oppure grezzo il petrolio come viene estratto dai giacimenti, prima di subire qualsiasi trattamento per trasformarlo in prodotto lavorato.
L'estrazione del petrolio include l'insieme delle tecniche e dei processi attraverso cui il petrolio viene prelevato dal sottosuolo, dove si è accumulato nel corso del tempo geologico (svariati milioni di anni) in corrispondenza delle trappole petrolifere individuate durante la fase di esplorazione geofisica (principalmente tramite prospezione sismica). La formazione del petrolio è ancora un processo non del tutto conosciuto. Si ritiene che i composti organici inglobati nei sedimenti in opportune condizioni di pressione e temperatura possano dare luogo ai diversi tipi di miscele di idrocarburi (gas naturale, oli minerali, cere, bitumi); tale processo avviene nelle cosiddette "rocce madri". Dopo la loro formazione le miscele idrocarburiche tendono a migrare, sostanzialmente sulla base della diversa densità rispetto agli altri fluidi contenuti nelle rocce, fino ad accumularsi in particolari ammassi di rocce porose e permeabili che costituiscono la roccia serbatoio (o reservoir). Tuttavia perché si formi un reservoir è necessario che l'intervallo di rocce permeabili sia coperto da rocce impermeabili (tipicamente argille o evaporiti), in maniera tale che le miscele idrocarburiche rimangano intrappolate. Una volta individuato un potenziale reservoir di idrocarburi, si procede alla perforazione di un pozzo esplorativo al centro della trappola, utilizzando appositi impianti di perforazione. Se i risultati della perforazione confermano la presenza di idrocarburi, altri pozzi saranno perforati vicino ai limiti esterni della trappola per stimarne l'estensione (pozzi di appraisal). Combinando i dati ricavati dalla perforazione dei pozzi di delimitazione del giacimento si potranno valutarne le potenzialità (quantità di barili presenti e quantità recuperabile) ed eventualmente l'economicità del processo di estrazione. I pozzi vengono quindi completati in superficie con una serie di valvole e infine vengono collegati a un oleodotto per il trasporto del greggio.