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Giove (dal latino Iovem, accusativo di Iuppiter) è il quinto pianeta del sistema solare in ordine di distanza dal Sole e il più grande di tutto il sistema planetario: la sua massa corrisponde a due volte e mezzo la somma di quelle di tutti gli altri pianeti messi insieme. È classificato, al pari di Saturno, Urano e Nettuno, come gigante gassoso. Giove ha una composizione simile a quella del Sole: infatti è costituito principalmente da idrogeno ed elio con piccole quantità di altri composti, quali ammoniaca, metano ed acqua. Si ritiene che il pianeta possegga una struttura pluristratificata, con un nucleo solido, presumibilmente di natura rocciosa e costituito da carbonio e silicati di ferro, sopra il quale gravano un mantello di idrogeno metallico ed una vasta copertura atmosferica che esercitano su di esso altissime pressioni.L'atmosfera esterna è caratterizzata da numerose bande e zone di tonalità variabili dal color crema al marrone, costellate da formazioni cicloniche ed anticicloniche, tra le quali spicca la Grande Macchia Rossa. La rapida rotazione del pianeta gli conferisce l'aspetto di uno sferoide schiacciato ai poli e genera un intenso campo magnetico che dà origine ad un'estesa magnetosfera; inoltre, a causa del meccanismo di Kelvin-Helmholtz, Giove (come tutti gli altri giganti gassosi) emette una quantità di energia superiore a quella che riceve dal Sole.A causa delle sue dimensioni e della composizione simile a quella solare, Giove è stato considerato per lungo tempo una "stella fallita": in realtà solamente se avesse avuto l'opportunità di accrescere la propria massa sino a 75-80 volte quella attuale il suo nucleo avrebbe ospitato le condizioni di temperatura e pressione favorevoli all'innesco delle reazioni di fusione dell'idrogeno in elio, il che avrebbe reso il sistema solare un sistema stellare binario.L'intenso campo gravitazionale di Giove influenza il sistema solare nella sua struttura perturbando le orbite degli altri pianeti e lo "ripulisce" da detriti che altrimenti rischierebbero di colpire i pianeti più interni. Intorno a Giove orbitano numerosi satelliti e un sistema di anelli scarsamente visibili; l'azione combinata dei campi gravitazionali di Giove e del Sole, inoltre, stabilizza le orbite di due gruppi di asteroidi troiani.Il pianeta, conosciuto sin dall'antichità, ha rivestito un ruolo preponderante nel credo religioso di numerose culture, tra cui i Babilonesi, i Greci e i Romani, che lo hanno identificato con il sovrano degli dei. Il simbolo astronomico del pianeta (♃) è una rappresentazione stilizzata del fulmine, principale attributo di quella divinità.
L'esplorazione di Giove attraverso sonde automatiche è iniziata nel 1973 con il fly-by della sonda Pioneer 10. La quasi totalità delle sonde che hanno visitato il pianeta hanno effettuato dei fly-by, cioè hanno osservato Giove senza entrare in orbita zenocentrica. L'unica eccezione è rappresentata dalla sonda Galileo, rimasta in orbita attorno a Giove per oltre 7 anni, ampliando notevolmente le nostre conoscenze sul pianeta e sui satelliti principali.Giove è un gigante gassoso e non ha una vera e propria superficie solida, un atterraggio sulla sua superficie è quindi impossibile. Ciononostante, la sonda Galileo ha trasportato sul pianeta una seconda sonda robotica che è penetrata nell'atmosfera del pianeta, rivelandone la composizione, eseguendo misure di pressione e temperatura, della velocità dei venti ed in generale del grado di attività dell'atmosfera.Proprio le numerose scoperte avvenute grazie alla missione Galileo hanno rafforzato l'interesse della comunità scientifica per il gigante gassoso ed il suo sistema. Fin dalla conclusione della missione si è iniziato a pensare ad un suo successore, che avrebbe dovuto avere una maggiore disponibilità di manovra e la possibilità di entrare in orbita attorno ad alcuni dei principali satelliti del pianeta od anche trasportarvi un lander. Tuttavia le difficoltà economiche della NASA (l'ente spaziale americano e principale contributore nelle missioni esplorative di Giove) hanno impedito che una tale missione si realizzasse. Ad oggi sono previste due future missione esplorative, la sonda Juno per l'osservazione di Giove ad alte latitudini ed il cui lancio è avvenuto il 5 agosto 2011, e la Europa Jupiter System Mission, che prevede l'utilizzo di due sonde automatiche, focalizzate allo studio dei satelliti galileiani, ed il cui lancio è previsto nel 2020. La sonda Juno, in particolare, rappresenta un tentativo da parte della NASA di portare avanti l'esplorazione di Giove ad un costo ridotto. l'Europa Jupiter System Mission, invece, è un progetto ambizioso che richiede per la sua realizzazione una collaborazione internazionale. Giove è un punto nodale nelle rotte delle sonde esplorative dirette verso il sistema solare esterno, che rappresentano quindi un'ulteriore opportunità per l'osservazione del pianeta.
L'esplorazione di Europa è avvenuta prevalentemente attraverso sonde lanciate per l'esplorazione di Giove. Essa è ritenuta prioritaria dalle principali agenzie spaziali, che vedono nell'ambiente della luna un habitat adatto ad ospitare la vita. Le prime informazioni furono ricavate negli anni settanta dai sorvoli delle sonde Pioneer (10 e 11) e Voyager. La maggior parte delle informazioni in nostro possesso, tuttavia, sono derivate dalle osservazioni della sonda Galileo, che nei suoi otto anni di attività nel sistema di Giove (1995-2003) ha eseguito numerosi sorvoli ravvicinati della luna. Per il futuro, sono state avanzate varie proposte di missioni, sia per l'esplorazione di Giove, sia per l'esplorazione diretta di Europa. La prossima sonda ad essere posta in orbita attorno al pianeta sarà Juno (il cui lancio è avvenuto nel 2011), ma il cui principale obiettivo sarà lo studio della magnetosfera del pianeta da una prospettiva polare. Per la seconda decade del XXI secolo è invece prevista la Europa Jupiter System Mission, missione che si compone di due sonde, una delle quali destinata in particolare allo studio di Europa, attorno a cui dovrebbe entrare in orbita.
La congiunzione Giove-Saturno è un evento astronomico molto appariscente che si verifica con frequenza e regolarità e che perciò sin dall'antichità ha influenzato la scansione del tempo, la mitologia e l'astrologia. Quando i due pianeti sono allineati col Sole si dice che la congiunzione è eliocentrica; quando invece sono allineati con la Terra la congiunzione è geocentrica. Poco prima o poco dopo ogni congiunzione eliocentrica si verifica almeno una congiunzione geocentrica. Con periodicità irregolare la congiunzione eliocentrica può dar luogo a fenomeni più spettacolari, in quanto il moto della Terra può determinare il susseguirsi di due o tre congiunzioni geocentriche nel corso di pochi mesi.