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Valsamoggia (Valsamûż in dialetto bolognese) è un comune italiano sparso di 31 498 abitanti della città metropolitana di Bologna in Emilia-Romagna. È stato istituito il 1º gennaio 2014 dalla fusione dei comuni di Bazzano, Castello di Serravalle, Crespellano, Monteveglio e Savigno, già parte dell'Unione di comuni Valle del Samoggia. La sede comunale è a Bazzano. Fa parte della città metropolitana di Bologna e ne risulta essere il secondo maggior comune per superficie (preceduto solo da Imola), e il quinto per quanto riguarda il numero di abitanti. È inoltre il comune sparso maggiormente popoloso dell'Emilia Romagna sulla base del numero di residenti. Si tratta per numero di abitanti del secondo comune fuso più grande mai nato in Italia da quando è stato istituito il processo di fusione, disciplinato per legge dal testo unico degli enti locali del 2000. Ha cessato di essere per superficie il comune fuso più grande d'Italia il 1º gennaio 2016, con l'istituzione del Comune di Ventasso nell'appennino reggiano. Valsamoggia è nata in seguito al referendum consultivo del 25 novembre 2012. In tale occasione i cittadini dei cinque comuni interessati si sono espressi in favore della fusione con una maggioranza del 51,5% seppur nei comuni di Bazzano e Savigno la maggioranza dei votanti si sia espressa contro tale progetto. Dal 16 giugno 2014 è entrata a far parte dell'Unione dei comuni Valli del Reno, Lavino e Samoggia.
Oliveto Citra ('U Lëvìtë' in dialetto locale) è un comune italiano di 3 692 abitanti della provincia di Salerno in Campania, situato nell'alta valle del Sele. Il termine Oliveto deriva dal latino olivetum (cioè uliveto), mentre il termine "Citra" si riferisce all'antico principato che si trovava al di qua dei Monti Picentini, separato dal Principato Ultra.
Il castello di Oliveto si trova a Castelfiorentino in provincia di Firenze. È una costruzione rettangolare a mattoni con alte mura e quattro torrioni coronati da merlatura, con torrette campanarie e orologio. Fu costruito dalla famiglia fiorentina dei Pucci come casa di campagna nel XV secolo. Vi si accede da un portone che immette in un recinto e da qui in un cortile interno con un loggiato a quattro arcate ed un bel pozzo di raccolta di acqua piovana. All'interno conserva mobili quattrocenteschi, armi trofei ed una collezione di ritratti eseguiti dal XVI al XVIII secolo. Attualmente viene affittato per ricevimenti di varia natura.