Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Un regolamento, in diritto, viene usato per designare atti normativi emanati da organi dello stato, enti pubblici, enti locali, organizzazioni internazionali e anche enti privati per disciplinare determinate materie o il proprio funzionamento.
Un decreto ministeriale (D.M.), nell'ordinamento giuridico italiano, è un atto amministrativo emanato da un ministro nell'esercizio della sua funzione e nell'ambito delle materie di competenza del suo dicastero. Quando questo tipo di atto è emanato dal Presidente del Consiglio dei ministri prende la denominazione di decreto del Presidente del Consiglio dei ministri (d.P.C.m.). Se un decreto richiede per legge la competenza di diversi dicasteri e deve quindi essere adottato di concerto tra gli stessi, si parla di decreto interministeriale.
Il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro (CNEL) è un organo di rilievo costituzionale italiano con funzione consultiva rispetto al Governo, alle Camere e alle Regioni. Le materie di sua competenza sono la legislazione economica e sociale, nell'ambito delle quali ha diritto all'iniziativa legislativa. Organismi simili di partecipazione alla gestione del potere, in cui è rappresentata l'intera società civile, sono presenti in tutte le costituzioni democratico-liberali del primo dopoguerra, poi riformati: il Volkswirtschaftsrat (Bismarck, 1881) riformato nella Costituzione del 1919, il Conseil économique social et environnemental (Francia, 1919), il Consiglio Nazionale delle Corporazioni (Italia, 1930), il Consejo Economico y Social (Spagna, 1991) e il National Economic Council (Stati Uniti, 1993).
Il Consiglio dei ministri è l'organo collegiale esecutivo di cui si compone il Governo Italiano; è costituito dal presidente del Consiglio dei ministri e dai ministri.