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La globalizzazione (conosciuta anche come mondializzazione) è il fenomeno causato dall'intensificazione degli scambi economico-commerciali e degli investimenti internazionali su scala mondiale che, nei decenni tra XX e XXI secolo, sono cresciuti più rapidamente dell'economia mondiale nel suo complesso, con la conseguenza di una tendenzialmente sempre maggiore interdipendenza delle economie nazionali, che ha portato anche a interdipendenze sociali, culturali, politiche, tecnologiche e sanitarie i cui effetti positivi e negativi hanno una rilevanza planetaria, unendo il commercio, le culture, i costumi, il pensiero e beni culturali. Tra gli aspetti positivi della globalizzazione vanno annoverati la velocità delle comunicazioni e della circolazione di informazioni, l'opportunità di crescita economica per nazioni a lungo rimaste ai margini dello sviluppo economico mondiale, la contrazione della distanza spazio-temporale e la riduzione dei costi per l'utente finale grazie all'incremento della concorrenza su scala planetaria. Gli aspetti negativi sono lo sfruttamento, il degrado ambientale, il rischio dell'aumento delle disparità sociali, la perdita delle identità locali, la riduzione della sovranità nazionale e dell'autonomia delle economie locali, la diminuzione della privacy. Politologi, filosofi, economisti e storici di varia nazionalità hanno espresso i loro pareri sul globalismo, che può essere considerato un processo economico, sociale e politico simile alla globalizzazione nonché su mondialismo e mondializzazione, che sono altri fenomeni paralleli e conseguenti alla globalizzazione.
Accesso all'informazione pubblica e libertà di informazione sono termini che si riferiscono al diritto di accedere alle informazioni detenute dagli enti pubblici; tale diritto è conosciuto anche come "diritto alla conoscenza". L'accesso alla pubblica informazione è considerato di fondamentale importanza per il funzionamento dei sistemi democratici, in quanto incrementa la responsabilità e trasparenza di governi e pubblici ufficiali, accrescendo la partecipazione informata dei cittadini alla vita pubblica. La premessa fondamentale del diritto ad accedere all'informazione pubblica è che l'informazione detenuta dalle istituzioni governative deve essere pubblica e può essere nascosta solo sulla basi di ragioni legittime, le quali devono essere dettagliatamente espresse dalla legge. L'accesso alla pubblica informazione si basa sul principio secondo il quale in un sistema democratico i cittadini devono essere nelle condizioni di accedere ad un'ampia portata di informazioni per poter partecipare alla vita pubblica e confrontarsi consapevolmente con le questioni riguardanti le loro vite. Il diritto d'accesso all'informazione pubblica è una componente del diritto fondamentale alla libertà di parola stabilito dall'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani (1948), che afferma che il diritto fondamentale alla libertà di espressione comprende la libertà "di cercare, ricevere e condividere informazioni e idee attraverso ogni media e a prescindere dai confini". L'accesso alla pubblica informazione e la libertà di informazione sono riconosciuti come diritti umani in tre dei maggiori sistemi regionali dei diritti umani, cioè Americhe, Europa e Africa, e allo stesso modo nei maggiori strumenti internazionali. Il diritto d'accesso all'informazione pone due obblighi per gli enti pubblici. In primo luogo, il dovere proattivo di rendere pubbliche le informazioni chiave riguardanti le attività di autorità e governi; secondariamente, l'obbligo morale di rispondere alla richiesta di informazione da parte dei cittadini, pubblicando documenti pubblici in originale o copie di tali documenti. Negli ultimi dieci anni, il diritto di informazione e d'accesso all'informazione pubblica è stato riconosciuto in un numero di stati sempre maggiore e molte leggi sul modello del Freedom of Information Act (FOIA) statunitense sono state adottate in tutto il mondo, anche nei paesi in via di sviluppo. Se nel 1990 solo 13 stati avevano una legge sulla libertà di informazione, oggi sono 100 le leggi di questo tipo in tutto il mondo. Nel 2015 la Conferenza generale dell'UNESCO ha votato per designare il 28 settembre come Giornata internazionale per l'accesso universale alle informazioni. La giornata è stata in precedenza celebrata come "Giornata del diritto alla conoscenza" già a partire dal 2002.
Il Ministero della cultura popolare è stato un ministero del governo italiano nel Regno d'Italia con compiti riguardanti la cultura e l'organizzazione della propaganda fascista. L'abbreviazione MinCulPop è stata spesso usata anche in senso dispregiativo.
Il giornalismo di guerra è la branca del giornalismo che si occupa di descrivere e raccontare le vicende belliche attraverso inviati e corrispondenti di guerra.
George Soros (pronunciato [ˈʃoroʃ]), nato György Schwartz (pron. [ʃvaʁʦ]) (Budapest, 12 agosto 1930) è un imprenditore e filantropo ungherese naturalizzato statunitense. Soros è Presidente del Soros Fund, dell'Open Society Foundations e fondatore e consigliere del Quantum Group. Politicamente è un sostenitore del movimento liberal del Partito Democratico degli Stati Uniti d'America e un finanziatore di gruppi per i diritti umani con un marcato interesse per la filosofia, a partire da quella del suo insegnante giovanile, Karl Popper. Soros è considerato da alcuni come uno degli investitori di maggior successo nel mondo. Al maggio 2017, Soros aveva un patrimonio netto stimato in 25,2 miliardi di dollari, una delle trenta persone più ricche del mondo. Dopo aver donato una parte della propria ricchezza in beneficenza, a fine 2017 è al 195º posto della classifica di Bloomberg con un patrimonio netto di 8 miliardi.Nato a Budapest in una famiglia ebraica, Soros sopravvive all'occupazione nazista dell'Ungheria ed emigra nel Regno Unito nel 1947, dove si laurea alla London School of Economics con un master in filosofia. Lavora quindi in varie banche commerciali londinesi prima di avviare il suo primo hedge fund, Double Eagle, nel 1969, i cui utili reinveste l'anno successivo nel Soros Fund Management, il suo secondo hedge fund. Double Eagle, ribattezzato Quantum Fund, è stata la principale azienda di cui Soros è stato consulente, passando da 12 milioni di dollari di attività in gestione alla sua fondazione fino a 25 miliardi di dollari nel 2011, la maggior parte del suo patrimonio netto complessivo. Soros è noto come l'uomo che ha sbancato la Banca d'Inghilterra e la Banca d'Italia per le sue speculazioni di maggior successo, quando durante il mercoledì nero (16 settembre del 1992) vendette sterline a pronti contro termine per un valore complessivo di 10 miliardi di dollari, constringendo la Banca d'Inghilterra a svalutare la sterlina e guadagnando così in un giorno solo una cifra stimata in 1,1 miliardi di dollari. Operazione analoga fu da lui effettuata contro la lira italiana col risultato che questa fu svalutata del 30%.I suoi studi in filosofia lo hanno portato a sviluppare e applicare la teoria generale della riflessività di Karl Popper ai mercati dei capitali; Soros afferma di aver raggiunto così un quadro chiaro delle bolle speculative e del valore dei titoli di mercato, nonché delle discrepanze di valore utilizzate in borsa.Soros è un noto sostenitore delle cause politiche progressiste e liberali statunitensi e dispensa filantropicamente donazioni a tal fine attraverso la sua fondazione, la Open Society Foundations. Tra il 1979 e il 2011, Soros ha donato più di 11 miliardi di dollari per varie cause filantropiche; entro il 2017, le sue donazioni "a iniziative civiche per ridurre la povertà e aumentare la trasparenza e per borse di studio e università in tutto il mondo" hanno raggiunto i 12 miliardi di dollari. Soros ha svolto un ruolo significativo nel sostenere la transizione pacifica dal comunismo al capitalismo dell'Europa orientale alla fine degli anni '80 e agli inizi degli anni '90 e ha finanziato con una delle più grandi donazioni la creazione della Central European University nella sua città natale.
Nell'ambito del comportamento e degli atteggiamenti sociali la discriminazione consiste nel trattamento, nella considerazione e/o nella distinzione non paritari attuati nei confronti di un individuo sulla base di un particolare gruppo sociale, classe sociale o categoria in cui la persona viene percepita come appartenente, anziché basandosi sui suoi singoli attributi. Ciò include il trattamento sociale di un individuo o di un gruppo, in base alla loro appartenenza effettiva o percepita, all'interno di una determinata categoria sociale "in un modo che è peggiore del modo in cui le persone vengono solitamente trattate". Esso comprende la reazione o l'interazione iniziale del gruppo predominante il quale intende limitare i membri di un gruppo minoritario nelle opportunità e/o privilegi disponibili invece alla maggioranza delle altre persone e conducendo in tal maniera all'esclusione sociale delle persone e/o di quelle entità basandosi su decisioni e motivazioni che possono anche considerarsi per certi versi del tutto irrazionali. Tradizioni culturali, politiche, idee, pratiche e leggi discriminatorie esistono ancora ai giorni nostri in molti paesi ed istituzioni in ogni parte del mondo. In alcuni luoghi i tentativi controversi come le "quote" sono stati utilizzati per beneficiare quelli che si credono essere vittime di una qualche forma di discriminazione; ma sono stati per alcuni versi definiti come "discriminazioni inverse". Negli Stati Uniti d'America è stata istituita una politica governativa conosciuta come "azione positiva" per incoraggiare i datori di lavoro e le università a ricercare ed accettare gruppi come gli afroamericani e le donne, che sono stati gruppi di rilievo ma oggetti di discriminazioni per un lungo periodo di tempo. Alcuni esempi di discriminazione possono essere il razzismo, il sessismo, l'antisemitismo, l'omofobia e la transfobia.
Con l'espressione "censura di Internet" si intende il controllo o il blocco della pubblicazione di contenuti — o dell'accesso ad essi — nella rete Internet. Tale censura può essere effettuata dal governo o da società private su richiesta del governo, da un'autorità di controllo, o di propria iniziativa. Individui e organizzazioni possono attuare l'auto-censura per motivi morali, religiosi o per affari, per conformarsi a norme sociali, a causa di intimidazioni, per evitare conseguenze legali o altro. Le opinioni sul tema della censura di Internet sono variegate, essendoci argomenti sia a favore che contro di essa. Inoltre, il livello di censura di Internet varia da paese a paese: mentre in alcuni essa è praticamente assente, in altri (come ad esempio Iran e Cina) può arrivare perfino a limitare l'accesso alle notizie e reprimere la discussione tra i cittadini sul web. La censura di Internet si verifica anche in risposta o in previsione di eventi come elezioni, proteste e rivolte. Ad esempio, in Tunisia ed Egitto la cyber-censura "è viva e sta bene" in seguito alla primavera araba.
Anonymous è una forma di attivismo e un fenomeno di Internet che identifica singoli utenti o intere comunità online che agiscono anonimamente, in modo coordinato o anche individualmente, per perseguire un obiettivo concordato anche approssimativamente. Il termine viene utilizzato pure come "firma" adottata da gruppi di hacktivists che intraprendono proteste e altre azioni sotto l'appellativo fittizio di "Anonymous" e più genericamente anche per riferirsi ai sostenitori e ai seguaci della subcultura di internet.