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Autore principale: Twain, Mark
Pubblicazione: Prato : Piano B, [2010]
Tipo di risorsa: testo, Livello bibliografico: monografia, Lingua: ita, Paese: IT
Per oscurantismo (dal latino obscurans) si intende una sistematica pregiudiziale opposizione al progresso, attraverso la messa in discussione di teorie ed idee innovative e la limitazione della diffusione della conoscenza oltre certi limiti. Si tratta di un termine esplicitamente dispregiativo nato all'incirca nel XVIII secolo in antitesi all'Illuminismo. Viene utilizzato da correnti di pensiero che si autodefiniscono progressiste per indicare l'atteggiamento culturale proprio di chi si schiera contro una visione dinamica della cultura e una diffusione del pensiero e della ricerca scientifica e intellettuale in qualunque campo del sapere. In tale accezione il termine viene usato ancor oggi per connotare negativamente linee di pensiero che sembrano negare la libertà di pensiero e la libertà dell'individuo contro credenze o imposizioni ideologiche.
Reporter Senza Frontiere (RSF), o Reporters Sans Frontières (RSF) (nella originaria denominazione francese), o Reporter Without Borders (RWB) è un'organizzazione non governativa e no-profit che promuove e difende la libertà di informazione e la libertà di stampa. L'organizzazione ha sede principale a Parigi ed ha lo status di consulente delle Nazioni Unite. Reporter Senza Frontiere ha due principali sfere di attività: la prima si concentra sulla censura di Internet e sui nuovi media, mentre l'altra è dedita a fornire assistenza materiale, economica e psicologica ai giornalisti assegnati a zone pericolose. Le sue missioni sono: il monitoraggio costante degli attacchi alla libertà di informazione a livello mondiale; la denuncia di ogni forma di attacco ai media; la collaborazione con i governi per combattere la censura e le leggi volte a restringere la libertà di informazione; l'assistenza morale e finanziaria ai giornalisti perseguitati e alle loro famiglie; l'offerta di aiuto materiale ai corrispondenti di guerra allo scopo di aumentarne la sicurezza.
Accesso all'informazione pubblica e libertà di informazione sono termini che si riferiscono al diritto di accedere alle informazioni detenute dagli enti pubblici; tale diritto è conosciuto anche come "diritto alla conoscenza". L'accesso alla pubblica informazione è considerato di fondamentale importanza per il funzionamento dei sistemi democratici, in quanto incrementa la responsabilità e trasparenza di governi e pubblici ufficiali, accrescendo la partecipazione informata dei cittadini alla vita pubblica. La premessa fondamentale del diritto ad accedere all'informazione pubblica è che l'informazione detenuta dalle istituzioni governative deve essere pubblica e può essere nascosta solo sulla basi di ragioni legittime, le quali devono essere dettagliatamente espresse dalla legge. L'accesso alla pubblica informazione si basa sul principio secondo il quale in un sistema democratico i cittadini devono essere nelle condizioni di accedere ad un'ampia portata di informazioni per poter partecipare alla vita pubblica e confrontarsi consapevolmente con le questioni riguardanti le loro vite. Il diritto d'accesso all'informazione pubblica è una componente del diritto fondamentale alla libertà di parola stabilito dall'articolo 19 della Dichiarazione universale dei diritti umani (1948), che afferma che il diritto fondamentale alla libertà di espressione comprende la libertà "di cercare, ricevere e condividere informazioni e idee attraverso ogni media e a prescindere dai confini". L'accesso alla pubblica informazione e la libertà di informazione sono riconosciuti come diritti umani in tre dei maggiori sistemi regionali dei diritti umani, cioè Americhe, Europa e Africa, e allo stesso modo nei maggiori strumenti internazionali. Il diritto d'accesso all'informazione pone due obblighi per gli enti pubblici. In primo luogo, il dovere proattivo di rendere pubbliche le informazioni chiave riguardanti le attività di autorità e governi; secondariamente, l'obbligo morale di rispondere alla richiesta di informazione da parte dei cittadini, pubblicando documenti pubblici in originale o copie di tali documenti. Negli ultimi dieci anni, il diritto di informazione e d'accesso all'informazione pubblica è stato riconosciuto in un numero di stati sempre maggiore e molte leggi sul modello del Freedom of Information Act (FOIA) statunitense sono state adottate in tutto il mondo, anche nei paesi in via di sviluppo. Se nel 1990 solo 13 stati avevano una legge sulla libertà di informazione, oggi sono 100 le leggi di questo tipo in tutto il mondo. Nel 2015 la Conferenza generale dell'UNESCO ha votato per designare il 28 settembre come Giornata internazionale per l'accesso universale alle informazioni. La giornata è stata in precedenza celebrata come "Giornata del diritto alla conoscenza" già a partire dal 2002.
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Record aggiornato il: 2021-11-25T01:41:28.420Z