Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Certaldo (pronuncia: /ʧerˈtaldo/, Čettàrdo nel vernacolo locale) è un comune italiano di 15 868 abitanti della città metropolitana di Firenze, celebre per essere stato il luogo di nascita e di morte del poeta e scrittore Giovanni Boccaccio. Situato al centro della Val d'Elsa, ospita numerosi edifici di interesse storico, culturale e artistico.
Giovanni Boccaccio (Certaldo o forse Firenze, giugno o luglio 1313 – Certaldo, 21 dicembre 1375) è stato uno scrittore e poeta italiano. Conosciuto anche per antonomasia come il Certaldese, fu una delle figure più importanti nel panorama letterario europeo del XIV secolo. Alcuni studiosi (tra i quali Vittore Branca) lo definiscono come il maggior prosatore europeo del suo tempo, uno scrittore versatile che amalgamò tendenze e generi letterari diversi facendoli confluire in opere originali, grazie a un'attività creativa esercitata all'insegna dello sperimentalismo. La sua opera più celebre è il Decameron, raccolta di novelle che nei secoli successivi fu elemento determinante per la tradizione letteraria italiana, soprattutto dopo che nel XVI secolo Pietro Bembo elevò lo stile boccacciano a modello della prosa italiana. L'influenza delle opere di Boccaccio non si limitò al panorama culturale italiano ma si estese al resto dell'Europa, esercitando influsso su autori come Geoffrey Chaucer, figura chiave della letteratura inglese, o più tardi su Miguel de Cervantes, Lope de Vega e il teatro classico spagnolo. Boccaccio, insieme a Dante Alighieri e Francesco Petrarca, fa parte delle cosiddette «Tre corone» della letteratura italiana. È inoltre ricordato per essere uno dei precursori dell'umanesimo, del quale contribuì a gettare le basi presso la città di Firenze, in concomitanza con l'attività del suo contemporaneo amico e maestro Petrarca. Fu anche colui che diede inizio alla critica e filologia dantesca: Boccaccio si dedicò a ricopiare codici della Divina Commedia e fu anche un promotore dell'opera e della figura di Dante. Nel Novecento Boccaccio fu oggetto di studi critico-filologici da parte di Vittore Branca e Giuseppe Billanovich, e il suo Decameron fu anche trasposto sul grande schermo dal regista e scrittore Pier Paolo Pasolini.
Villa il Pozzo si trova a Certaldo tra Firenze e Siena, sulle colline del Chianti.
Paolo da Certaldo (Certaldo?, 1320 circa – 1370 circa) è stato un mercante e scrittore italiano. Paolo o Pagolo da Certaldo, figlio di Messer Pace da Certaldo, un giudice fiorentino, è un mercante fiorentino vissuto nel 1300, contemporaneo di Giovanni Boccaccio. Nel 1360 Giovanni Boccaccio acquistò da lui un podere a Certaldo. La sua fama non è dovuta alla sua attività di mercante, ma ad una sua opera, il Libro di buoni costumi, in volgare, che rappresenta una importantissima testimonianza storica della mentalità e dei costumi della società dei comuni italiani medievali. Il testo è una specie di manuale didascalico di consuetudini, consigli pratici e talvolta spiccioli, e luoghi comuni su come ci si deve comportare non soltanto nelle attività legate al mestiere del mercante, ma nella morale e nella vita di tutti i giorni. L'autore si fa interprete di una mentalità tipica della borghesia in ascesa di quei tempi. Una mentalità sicuramente già presente nel Duecento e che rappresenta una rottura ideologica con la consuetudine altomedioevale, la sua visione del mondo e dello stesso tempo scanditi dalla natura. Paolo da Certaldo può essere considerato un precursore della mentalità capitalistica successiva: nella sua opera infatti esorta ad accumulare ricchezze, ad amministrare il proprio denaro con prudenza e senza sosta: se tu hai denari, non ti stare e nolgli tenere nella casa morti che melglio è indarno fare che indarno stare; ché faciendo, s'altro non guadagnassi, non ti svierà tu da la merchantantia. I capisaldi del suo pensiero, e quindi della mentalità della classe borghese dell'epoca, sono principalmente prudenza, profitto, misura ed una generale diffidenza verso il prossimo. Egli esprime senso acuto e cinismo, e le sue esortazioni e divieti risultano spesso pervasi da un senso del pericolo e dell'incertezza del domani, oltre che da un esasperato interesse individuale, profondamente caratteristici della classe mercantile del Basso Medioevo. Il suo culto del profitto si riversa anche nella morale, pervasa comunque dalla morale cristiana e cattolica dominante e dalla preoccupazione della salvezza dell'anima: se vuoi salvare l'anima tua, fa che 'l ben fare avanzi, dimostrando di applicare una logica schiettamente e sinceramente mercantile anche nelle questioni etiche e morali.
Il Palazzo Pretorio o dei Vicari si trova a Certaldo Alto, in provincia di Firenze. Si tratta dell'edificio più importante del paese medioevale, nonché uno dei simboli di Certaldo. Con l'attigua chiesa dei Santi Tommaso e Prospero forma un unico percorso museale. È uno dei tre musei più importanti del paese insieme al Museo di Arte Sacra e a Casa Boccaccio, per i quali è possibile acquistare un unico biglietto di ingresso. Oggi si presenta con una facciata a mattoni, sormontata da merli frutto di restauri del XIX secolo, con una torre sulla destra con un orologio qui posto nel 1484. Gli stemmi in terracotta invetriata, di marmo, di pietra serena, ecc. che costellano la facciata ne rappresentano la peculiarità: fatti apporre dai vari Vicari che hanno dimorato nel palazzo dal XV al XVIII secolo, riportano l'arme del Vicario e un'iscrizione con le date in cui ha tenuto la carica. In alcuni degli stemmi in terracotta invetriata usciti dalle botteghe fiorentine dei Della Robbia e dei Buglioni, si avverte la mano dei maestri stessi della bottega, come ad esempio nello Stemma Guasconi, 1499, e nello Stemma Gondi Silvestri, 1491, entrambi di Andrea della Robbia. Un altro splendido stemma, posto al centro della facciata, è quello del Vicario Altoviti, 1525, riconducibile alla mano di Girolamo della Robbia. Davanti al palazzo si erge una loggetta trasformata nel corso del XIX secolo in abitazione privata tamponando gli spazi tra le colonne.
Luciano Spalletti (Certaldo, 7 marzo 1959) è un allenatore di calcio ed ex calciatore italiano, di ruolo centrocampista. Nel corso della sua carriera da allenatore ha conquistato due Coppe Italia, una Supercoppa italiana, due campionati russi, una Coppa e una Supercoppa di Russia. A livello individuale ha vinto una Panchina d'oro (2005) ed è stato nominato per due volte migliore allenatore AIC (2006 e 2007).
Ernesto Calindri (Certaldo, 5 febbraio 1909 – Milano, 9 giugno 1999) è stato un attore italiano. È annoverato fra i grandi, indimenticabili attori del teatro italiano.
Bruno Ciari (Certaldo, 16 aprile 1923 – Bologna, 27 agosto 1970) è stato un pedagogista italiano.
Carlo Cassola (Roma, 17 marzo 1917 – Montecarlo, 29 gennaio 1987) è stato uno scrittore, saggista e partigiano italiano. Si affaccia alla letteratura all'incirca all'inizio della seconda guerra mondiale, dopo la prosa d'arte, esperienza a lui estranea, accanto all'ermetismo. Dell'ermetismo accoglieva il gusto dell'essenzialità, della poesia come assoluto, anche nella prosa (al di fuori dunque del «resoconto», della psicologia, delle determinazioni ideologiche e culturali sentite come ingombranti rispetto alla pura intelligenza spirituale del vivere), che egli interpretava, nel campo narrativo suo proprio, come attenzione esclusiva all'esistenziale.