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Rivoluzione francese nei Castelli Romani e a Velletri

I Castelli Romani e Velletri alla fine del XVIII secolo erano governati da varie famiglie nobiliari romane o direttamente dalla Santa Sede tramite la Reverenda Camera Apostolica. Frascati, Castel Gandolfo, Albano e Velletri erano Possessi Inalienabili della Santa Sede, dunque gestiti dalla Camera Apostolica. Marino e Rocca di Papa erano invece governate dalla famiglia Colonna, mentre l'Abbazia di Grottaferrata con il suo territorio era retta dall'Abate Commendatario cardinal Ercole Consalvi. Ariccia era un feudo dei Chigi, Genzano e Lanuvio dipendevano dagli Sforza-Cesarini, Nemi dai Braschi, Colonna dai Pallavicini, Rocca Priora dalla famiglia Savelli, e infine Monte Porzio Catone e Monte Compatri erano infeudate ai Borghese. Questa la situazione quando, il 28 dicembre 1797, venne ucciso a Roma il generale Mathurin-Léonard Duphot.

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