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Il Teatro Regio di Torino è il teatro lirico della città di Torino, nonché uno dei più grandi ed importanti d'Italia, ed uno dei teatri italiani più rilevanti nel panorama europeo ed internazionale. Costruito nel 1740, è stato distrutto da un incendio nel 1936 e ricostruito nel 1973; della costruzione originale rimane la facciata, attualmente parte del sito seriale UNESCO Residenze Sabaude iscritto alla Lista del Patrimonio dell'Umanità dal 1997.
Stefano Bollani (Milano, 5 dicembre 1972) è un compositore, pianista e cantante italiano, attivo anche come scrittore, attore, umorista e showman. Vanta collaborazioni con musicisti come Gato Barbieri, Chick Corea, Chano Domínguez, Bill Frisell, Sol Gabetta, Richard Galliano, Gabriele Mirabassi, Egberto Gismonti, Lee Konitz, Bobby McFerrin, Pat Metheny, Gonzalo Rubalcaba, Chucho Valdés, Caetano Veloso, Phil Woods, Hector Zazou e un lungo sodalizio con il trombettista Enrico Rava, insieme al quale ha inciso più di quindici dischi. Si è inoltre esibito con numerose orchestre sinfoniche (Filarmonica della Scala, Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia di Roma, Gewandhaus di Lipsia, Concertgebouw di Amsterdam, Orchestre de Paris, Toronto Symphony Orchestra tra le altre) e con direttori come Riccardo Chailly, Daniel Harding, Kristjan Järvi, Zubin Mehta, Gianandrea Noseda e Antonio Pappano. Numerose le sue esibizioni con artisti del pop-rock italiano e le sue partecipazioni in campo radiofonico e televisivo, dove ha più volte ricoperto il ruolo di conduttore. Ha all’attivo 43 album (29 in studio), oltre a una lunga lista di collaborazioni discografiche.
Il premio Franco Abbiati della critica musicale italiana è stato istituito nel 1980 col patrocinio dell'amministrazione comunale di Bergamo per volontà di Filippo Siebaneck. Intitolato al bergamasco Franco Abbiati titolare per quarant'anni della rubrica musicale del Corriere della Sera, è un riconoscimento attribuito ai protagonisti della vita artistica italiana conferito dall'Associazione nazionale critici musicali, non prevede attribuzioni in denaro e ha cadenza annuale. Accanto alle segnalazioni di merito assoluto - migliore spettacolo, migliori artisti della stagione (in tutti gli ambiti) - il premio Franco Abbiati ha contribuito alla segnalazione di giovani talenti e di iniziative artistiche o didattiche di particolare significato nazionale. Dal 2007 gode del patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, e dal 2008 dell'alto patronato del presidente della Repubblica.
Il Théâtre Royal de la Monnaie (più semplicemente la Monnaie) in francese, o Koninklijke Muntschouwburg (semplicemente de Munt) in fiammingo, è un teatro di Bruxelles in Belgio. Il nome in entrambe le lingue significa "Teatro Reale della Zecca". Oggi l'Opera Nazionale del Belgio, una istituzione federale, prende il nome dall'edificio in cui è ubicata. Pertanto, de Munt/la Monnaie si riferiscono entrambi sia alla struttura che alla istituzione artistica. Come teatro principale del Belgio, è una delle poche istituzioni culturali nazionali a vivere dei finanziamenti pubblici per la sua attività artistica. Altri teatri d'opera in Belgio, come la Vlaamse Opera e la Opéra Royal de Wallonie, sono finanziate dai governi regionali.
Celeste Aida è una romanza intonata da Radamès (tenore) nel primo atto (scena prima) dell'Aida di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni. È preceduta dal recitativo Se quel guerrier io fossi.
Aida è un'opera in quattro atti di Giuseppe Verdi, su libretto di Antonio Ghislanzoni, basata su un soggetto originale dell'archeologo francese Auguste Mariette. Isma'il Pascià, Chedivè d'Egitto, commissionò un inno a Verdi per celebrare l'apertura del Canale di Suez (1868) nel 1860, offrendo un compenso di 80.000 franchi, ma Verdi rifiutò, dicendo che non scriveva musica d'occasione. Invece, quando venne l'invito (Mariette mandò uno schema di libretto su un soggetto egiziano a Camille du Locle, direttore dell'Opéra-Comique di Parigi che lo sottopose a Verdi, che trovò la storia valida) a comporre un'opera per l'inaugurazione del nuovo teatro de Il Cairo, Verdi accettò il 23 aprile 1870. Mariette scriveva a du Locle: «Ciò che il Viceré vuole è un'opera egiziana esclusivamente storica. Le scene saranno basate su descrizioni storiche, i costumi saranno disegnati avendo i bassorilievi dell'alto Egitto come modello». La prima dell'opera fu ritardata a causa della guerra franco-prussiana, dato che i costumi e le scene erano a Parigi sotto assedio. Il teatro del Cairo s'inaugurò invece con Rigoletto nel 1869. Quando finalmente la prima ebbe luogo ottenne un enorme successo e ancora oggi continua ad essere una delle opere liriche più famose. Verdi raggiunse un effetto sensazionale con l'utilizzo, nella Marcia trionfale, di lunghe trombe, del tipo delle trombe egiziane o delle buccine romane (« [...] com'erano le Trombe nei tempi antichi»), appositamente ricostruite per l'occasione, ma dotate di un unico pistoncino nascosto da un panno a forma di vessillo o gagliardetto. La prima rappresentazione avvenne quindi al Teatro khediviale dell'Opera del Cairo il 24 dicembre 1871, diretta da Giovanni Bottesini. Per l'anteprima italiana sotto la sua diretta supervisione, Verdi scrisse una ouverture, che però alla fine non venne eseguita per un ripensamento, considerando il breve preludio più organico ed efficace.
L'Accademia Nazionale di Santa Cecilia è una delle più antiche istituzioni musicali al mondo. La sede storica è a Roma, al numero 6 di Via Vittoria, a poche centinaia di metri da Piazza di Spagna, mentre tutta la struttura artistica, amministrativa e museale è, dal 2003, presso l'Auditorium Parco della Musica. Fondata nel 1585 con la bolla papale Ratione congruit di papa Sisto V, invocava due santi importanti nella storia della musica occidentale: san Gregorio Magno, che diede il nome al canto gregoriano, e Santa Cecilia, patrona della musica. Inizialmente creata come congregazione a scopi artistici e assistenziali, nel corso dei secoli è divenuta una Accademia internazionalmente acclamata per la sua importanza, con un corpo accademico costituito da 70 membri effettivi e 30 onorari, nel quale figurano i maggiori musicisti italiani e stranieri, ed un'orchestra e un coro sinfonici noti e apprezzati in tutto il mondo. All'attività concertistica si affiancano un'attività di promozione della cultura e del patrimonio musicale e una tradizione didattica di altissimo livello con corsi di perfezionamento tenuti dai migliori solisti. Dal 1998 è diventata fondazione.