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Le rocce sedimentarie (dal latino sedere, depositarsi) sono un tipo di rocce formate dall'accumulo di sedimenti di varia origine, derivanti in gran parte dalla degradazione e dall'erosione di rocce preesistenti, che si sono depositati sulla superficie terrestre. La disciplina di studio e ricerca è la sedimentologia e i suoi studiosi sono detti sedimentologi.
Le rocce metamorfiche si formano, all'interno della crosta, da una serie di trasformazioni mineralogiche e strutturali che interessano rocce di vario tipo, in risposta a un ambiente fisico (pressione litostatica, temperatura, presenza/assenza e composizione dei fluidi) mutato rispetto a quello in cui le rocce si sono originate. Queste trasformazioni avvengono allo stato solido, cioè senza fusione della roccia, e il vasto campo di pressioni (P) e temperature (T) in cui avvengono è il campo del metamorfismo. La profondità alla quale le trasformazioni avvengono va da qualche km sotto la superficie fino all'astenosfera. Le profondità minori riguardano parte delle rocce sottoposte a metamorfismo di contatto, metamorfismo di fondo oceanico e metamorfismo di seppellimento. Le profondità massime vengono raggiunte dalle rocce sottoposte a subduzione. A profondità comprese tra circa 10 km e 30-40 km, infine, si collocano le rocce prodotte dal metamorfismo regionale nelle aree di collisione tra placche litosferiche. Si calcola che le rocce metamorfiche costituiscano circa il 27% del volume totale della crosta terrestre.
Le rocce magmatiche (dette anche eruttive o ignee, dal latino ignis cioè fuoco) si formano in seguito alla solidificazione di magmi, cioè di masse silicatiche fuse contenenti vari componenti (FeO, MgO, CaO, ecc.) e sostanze volatili (acqua, anidride carbonica, idrogeno, metano, ecc.). Costituiscono approssimativamente il 65% della parte superiore della crosta terrestre; ma, sulla superficie della Terra, la loro reale abbondanza viene mascherata dalla diffusa presenza di un sottile strato di rocce sedimentarie e metamorfiche.
Una roccia, indica aggregati naturali di minerali (corpi inorganici formati in seguito a processi spontanei); tuttavia, al contrario di quest'ultimi, le rocce non possono essere espresse o definite mediante formule in quanto non presentano una composizione chimica definita; le rocce sono fondamentalmente eterogenee, quindi costituite da più minerali; le rocce omogenee, invece, contengono un unico tipo di minerale; in questo particolare caso la distinzione tra roccia e minerale diventa molto sottile: in genere alla roccia manca una vera continuità (vi è praticamente sempre la presenza di impurità).