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Le rocce metamorfiche si formano, all'interno della crosta, da una serie di trasformazioni mineralogiche e strutturali che interessano rocce di vario tipo, in risposta a un ambiente fisico (pressione litostatica, temperatura, presenza/assenza e composizione dei fluidi) mutato rispetto a quello in cui le rocce si sono originate. Queste trasformazioni avvengono allo stato solido, cioè senza fusione della roccia, e il vasto campo di pressioni (P) e temperature (T) in cui avvengono è il campo del metamorfismo. La profondità alla quale le trasformazioni avvengono va da qualche km sotto la superficie fino all'astenosfera. Le profondità minori riguardano parte delle rocce sottoposte a metamorfismo di contatto, metamorfismo di fondo oceanico e metamorfismo di seppellimento. Le profondità massime vengono raggiunte dalle rocce sottoposte a subduzione. A profondità comprese tra circa 10 km e 30-40 km, infine, si collocano le rocce prodotte dal metamorfismo regionale nelle aree di collisione tra placche litosferiche. Si calcola che le rocce metamorfiche costituiscano circa il 27% del volume totale della crosta terrestre.
Le rocce magmatiche (dette anche eruttive o ignee, dal latino ignis cioè fuoco) si formano in seguito alla solidificazione di magmi, cioè di masse silicatiche fuse contenenti vari componenti (FeO, MgO, CaO, ecc.) e sostanze volatili (acqua, anidride carbonica, idrogeno, metano, ecc.). Costituiscono approssimativamente il 65% della parte superiore della crosta terrestre; ma, sulla superficie della Terra, la loro reale abbondanza viene mascherata dalla diffusa presenza di un sottile strato di rocce sedimentarie e metamorfiche.
Una roccia, indica aggregati naturali di minerali (corpi inorganici formati in seguito a processi spontanei); tuttavia, al contrario di quest'ultimi, le rocce non possono essere espresse o definite mediante formule in quanto non presentano una composizione chimica definita; le rocce sono fondamentalmente eterogenee, quindi costituite da più minerali; le rocce omogenee, invece, contengono un unico tipo di minerale; in questo particolare caso la distinzione tra roccia e minerale diventa molto sottile: in genere alla roccia manca una vera continuità (vi è praticamente sempre la presenza di impurità).
Una roccia ignea effusiva o vulcanica è una roccia magmatica prodotta dalla solidificazione di una lava sulla superficie terrestre, in ambiente subaereo o subacqueo Talvolta per questo tipo di rocce viene usato il termine estrusive dal corrispondente termine in lingua inglese extrusive.
Una reazione chimica è una trasformazione della materia che avviene senza variazioni misurabili di massa, in cui una o più specie chimiche (dette "reagenti") modificano la loro struttura e composizione originaria per generare altre specie chimiche (dette "prodotti"). Ciò avviene attraverso la formazione o la rottura dei cosiddetti "legami chimici intramolecolari", cioè attraverso un riassestamento delle forze di natura elettrostatica che intervengono tra i singoli atomi di cui sono costituite le entità molecolari che sono coinvolte nella reazione. Tali forze elettrostatiche sono a loro volta riconducibili all'effetto degli elettroni più esterni di ciascun atomo. Una reazione non può avere luogo, o viene rallentata fino a fermarsi o addirittura a regredire se non è soddisfatta una serie di condizioni, come ad esempio presenza dei reagenti in misura adeguata e condizioni di temperatura, pressione e luce adatte alla specifica reazione.
Il termine processo chimico viene impiegato per indicare una sequenza di una o più operazioni che realizzano, naturalmente o artificialmente, la trasformazione di sostanze chimiche. I processi chimici si differenzia anzitutto in: processi chimici di laboratorio: svolti nell'ambito di un laboratorio chimico; processi chimici industriali: svolti su scala industriale processi chimici naturali.I processi chimici naturali si realizzano in natura senza l'azione dell'uomo. A questa categoria appartengono ad esempio i processi chimici che avvengono naturalmente all'interno degli organismi viventi (tra cui il metabolismo e la fotosintesi clorofilliana) e le reazioni di biodegradazione. I processi chimici di laboratorio e industriali fanno invece riferimento a processi chimici messi a punto dall'uomo. La differenza principale tra processi chimici di laboratorio e processi chimici industriali risiede nelle quantità di sostanze chimiche reagenti e prodotte. Ad esempio, la produzione annuale di etilene su scala industriale nel 2000 è stata di circa 100 milioni di tonnellate, mentre nel caso dei processi chimici di laboratorio si possono avere anche pochi grammi di sostanza prodotta all'anno. Inoltre è differente la destinazione d'uso dei prodotti: le sostanze che vengono prodotte su scala industriale sono destinate ad essere commercializzate, per cui la quantità prodotta segue la legge della domanda e dell'offerta, mentre solo una parte delle sostanze prodotte in laboratorio sono destinate al commercio, infatti molti processi chimici di laboratorio sono svolti per scopi differenti dalla commercializzazione diretta, ad esempio per scopo analitico, per ricercare nuovi materiali o per fini didattici.
La spada nella roccia (The Sword in the Stone) è un film del 1963 diretto da Wolfgang Reitherman. È un film d'animazione prodotto dalla Walt Disney Productions e uscito negli Stati Uniti il giorno di Natale del 1963, distribuito dalla Buena Vista Distribution. 18° Classico Disney, fu l'ultimo ad uscire prima della morte di Walt Disney ed è stato anche l'ultimo ad essere prodotto tutto sotto la supervisione di quest'ultimo. Le canzoni del film sono scritte e composte dai fratelli Sherman, che in seguito scrissero musica per altri film Disney come Mary Poppins (1964), Il libro della giungla (1967) e Pomi d'ottone e manici di scopa (1971). Il film è basato sul romanzo omonimo (una rielaborazione dell'infanzia di Re Artù della Materia di Bretagna) di T. H. White, pubblicato la prima volta nel 1938 e ripubblicato nel 1958 come primo libro della tetralogia Re in eterno.