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Il Trentino-Alto Adige (nome ufficiale: Regione Trentino-Alto Adige/S dtirol) una regione autonoma a statuto speciale dell'Italia nord-orientale di 1 072 276 abitanti, con capoluogo Trento. In seguito all'entrata in vigore del nuovo statuto di autonomia nel 1972, la regione stata ampiamente esautorata e gran parte delle competenze trasferite direttamente al Trentino, corrispondente alla Provincia autonoma di Trento, e all'Alto Adige, corrispondente alla Provincia autonoma di Bolzano. Questo assetto istituzionale riconducibile alla diversa composizione linguistica della popolazione, quasi completamente di lingua italiana in Trentino e in maggioranza di lingua tedesca in Alto Adige con l'eccezione di cinque comuni (Bolzano, Bronzolo, Laives, Salorno e Vadena) dove la maggioranza linguistica quella italiana. Insieme al Veneto e al Friuli-Venezia Giulia il Trentino-Alto Adige appartiene alla macroarea geografica del Triveneto. Insieme allo stato federato del Tirolo, il Trentino-Alto Adige fa inoltre parte di un'associazione di cooperazione transfrontaliera istituita nell'ambito dell'Unione europea, l'euroregione Tirolo-Alto Adige-Trentino, che accorpa i territori dell'antica contea del Tirolo.
Lucia Gaddo Zanovello (Padova, 11 aprile 1951) è una poetessa italiana.
Il Buso della Rana è una grotta tra le più estese in Italia. L'ingresso si trova nel comune di Monte di Malo in provincia di Vicenza, presso Contrà Maddalena, lungo la strada che da Monte di Malo porta verso la frazione di Priabona. La temperatura è di circa 12 °C. Con l'unione con il sovrastante Buso della Pisatela, avvenuta il 17 marzo 2012, l'estensione totale dello sviluppo in proiezione orizzontale raggiunge i 40 km, mentre il dislivello totale è all'incirca di 350 metri. La grotta si sviluppa sotto l'Altopiano del Faedo-Casaron, interessato da evidenti fenomeni carsici. All'ingresso e nei suoi dintorni si notano calcari nummulitici del Priaboniano a contatto con il basalto. Nei calcari si possono rinvenire diversi fossili, tra cui granchi che vengono estratti dalle rocce presso l'ingresso e denti di squalo che vengono estratti setacciando la sabbia presente sul fondo della grotta. Si rinviene inoltre una ghiaia composta in gran parte da sassi levigati prodotti dall'azione di un paleofiume la cui esistenza rappresenta un problema, essendo in contrasto con le caratteristiche dell'ambiente deposizionale marino durante il Priaboniano.La grotta è conosciuta da sempre ed è stata una stazione di industria neolitica. La sua prima esplorazione avvenne da parte di abitanti del posto nel 1887. Successivamente sono stati esplorati i vari rami.