Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
La scultura romanica fu una delle più importanti attività artistiche dell'arte dell'epoca in Europa, sviluppatasi tra l'XI e, a seconda delle diverse zone europee, il XII secolo o la prima metà del XIII. In particolare è importantissimo la ripresa della scultura su scala monumentale avvenuta in quel periodo, essendo fino ad allora stata relegata (almeno a guardare le opere che ci sono pervenute) a lavori minuti o di aspetto calligrafico, quali avori, oreficerie, scultura su capitelli, ecc., sebbene ci fosse stata qualche naturale eccezione. La scultura romanica si sviluppò quale corredo dell'architettura, decorando capitelli, architravi e archivolti di finestre e portali. In particolare cambiò anche il pubblico che fruiva delle rappresentazioni, non essendo più una ristretta élite ecclesiastica o imperiale, ma un ben più ampio bacino di persone di strati sociali e culturali diversi. La diffusione ad ampio raggio di questi fenomeni artistici fu conseguenza del boom tecnologico e demografico dopo l'anno Mille e della diffusa mobilità di merce e persone (si pensi anche ai pellegrinaggi). La ripresa della scultura monumentale ebbe come centri di irradiazione soprattutto Tolosa, Moissac e la Borgogna in Francia, Modena in Italia, le regioni toccate dal Cammino di Santiago in Spagna. Grazie a svariate influenze gli scultori seppero creare un repertorio del tutto nuovo, non legato a modelli e iconografie della scultura classica, interpretando liberamente secondo sotto-scuole regionali. Importante è anche la consapevolezza che gli artefici ebbero, a partire da questo periodo, del loro ruolo e della loro opera, tanto da firmare di frequente le loro opere, affiancando anche al loro nome il titolo di magister. Un esempio di come le maestranze si muovessero con facilità in tutta Europa è dato dagli spostamenti del cosiddetto Maestro di Cabestany, attivo nella seconda metà del XII secolo, che dalla propria regione, il Rossiglione, si mosse radialmente in Francia (Linguadoca), in Spagna (Catalogna e Navarra) e in Italia (abbazia di Sant'Antimo e San Casciano Val di Pesa).
La cattedrale metropolitana di Santa Maria Assunta in Cielo e San Geminiano è il principale luogo di culto della città di Modena, chiesa madre dell'arcidiocesi di Modena-Nonantola. Capolavoro dello stile romanico, la cattedrale è stata edificata dall'architetto Lanfranco nel sito del sepolcro di san Geminiano, patrono di Modena, dove in precedenza, a partire dal V secolo, erano state già erette due chiese. Nella cripta del duomo si trovano le reliquie del santo, conservate in una semplice urna del IV secolo ricoperta da una lastra di pietra e sorretta da colonne di spoglio. Il sarcofago, custodito entro una teca di cristallo, viene aperto ogni anno in occasione della festa del santo stesso (31 gennaio) e le spoglie del santo, rivestite degli abiti vescovili con accanto il pastorale, vengono esposte alla devozione dei fedeli. A fianco della cattedrale sorge la torre campanaria detta la Ghirlandina. Nell'aprile del 1934 papa Pio XI l'ha elevata alla dignità di basilica minore.Il Duomo di Modena, con la Torre Civica e la Piazza Grande della città, è stato inserito dal 1997 nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.
Il romanico è la fase dell'arte medievale europea e deriva dal romano antico, si è sviluppata a partire dalla fine del X secolo fino all'affermazione dell'arte gotica, cioè fin verso la metà del XII secolo in Francia e i primi decenni del successivo in altri paesi europei (Italia, Inghilterra, Germania, Spagna). Nel 1819 lo storico William Gunn applicò il suffisso -esque o -esco per identificare un'arte che, benché derivata da quella romana, appariva imperfetta e fantasiosa. Intorno alla stessa epoca lo scrittore francese Adrien de Gerville proponeva di chiamare "romane" tutta l'architettura medievale precedente il gotico, come prodotto degenere dell'architettura romana. In seguito, verso la metà del secolo, l'archeologo Arcisse de Caumont divise tutta l'architettura post antica in tre periodi: l'arte romanica primitiva, dal V secolo alla fine del X secolo; il romanico intermedio, dal tardo X secolo alla fine dell'XI; infine il romanico di transizione al gotico, nel XII.
Il romanico sardo è lo stile architettonico romanico che si sviluppò in Sardegna. L'architettura romanica in Sardegna ha avuto un notevole sviluppo sin dalle prime origini e per un lungo periodo. Le sue espressioni, benché autonome, non sono classificabili in una immagine riconoscibile, poiché nell'isola il romanico si è manifestato con risultati inediti ma in numerose forme; questo a causa dell'insediamento nella Sardegna giudicale di numerosi ordini religiosi, provenienti da varie regioni italiane e dalla Francia. Di conseguenza nelle architetture di quell'epoca sono riconoscibili influssi pisani, lombardi e provenzali oltreché tracce del passaggio di maestranze, provenienti dalla penisola iberica, di cultura islamica.
Con architettura persiana o architettura iraniana si intende l'architettura dell'area del cosiddetto Grande Iran, caratterizzata da vicissitudini storiche e culturali comuni sin da un'epoca risalente almeno al 5000 a.C. fino ai giorni presenti. Si possono rintracciare elementi tipici dell'architettura persiana su un'amplissima area che si espande pressappoco dalla Siria all'India settentrionale fino ai confini con la Cina e dal Caucaso fino a Zanzibar. Sono presenti all'interno di questo vasto contenitore numerosissime tipologie di edificio: dalla capanna per contadini alle sale da tè, fino ai meravigliosi padiglioni presenti nei giardini e ad "alcune delle più maestose strutture che il mondo abbia potuto vedere".L'architettura persiana mostra di sé una grande varietà, sia dal punto di vista strutturale che estetico, sapendosi sviluppare gradualmente e coerentemente nel corso dei secoli, traendo spunto dalle precedenti tradizioni ed esperienze. Senza improvvise innovazioni, e nonostante il continui traumi dovute alle varie invasioni subite, ha mantenuto "una distinta individualità rispetto agli altri paesi musulmani". Varie sono le caratteristiche fondamentali rintracciabili: "una marcata attitudine per le forme e le proporzioni; inventiva strutturale, specialmente nella costruzione di volte e cupole (gonbad); un gusto geniale nella decorazione, con una libertà espressiva ed una riuscita non comparabile con qualsiasi altra architettura".Tradizionalmente, l'elemento guida e caratterizzante dell'architettura iraniana è stato il proprio simbolismo cosmico "per il quale l'uomo è messo in comunicazione e partecipazione con i poteri del paradiso". Tale tema, condiviso virtualmente con pressoché tutte le altre culture asiatiche e persistente ancora in tempi moderni, non solo ha dato unità e continuità all'architettura della Persia, ma è stato anche una delle fonti principali nella scelta dei suoi caratteri espressivi.
7 Gold (prima Italia 7 Gold) è una syndication televisiva italiana a carattere nazionale esordita nel 1999. In pochi anni ha coperto buona parte del territorio italiano con i suoi ripetitori, affiliandosi di volta in volta con varie televisioni locali. Ad ottobre 2014 risultava la rete locale più seguita in Piemonte, Lombardia, Valle d'Aosta, Veneto, Emilia-Romagna, Lazio, Umbria e Abruzzo.
A partire dall'Ottocento, i primi elementi e indizi relativi a una prima criminalità organizzata calabrese emergono nel territorio reggino, ed è col Novecento che l'organizzazione criminale si estende prima in tutta la regione Calabria e poi nella seconda metà del Novecento in tutte le regioni del nord meta di emigrazione e nel Lazio. Gradualmente anche nelle restanti regioni. Si trovano elementi calabresi anche in Sicilia e Campania frutto di alleanze con le organizzazioni criminali locali. Secondo la relazione della Direzione nazionale antimafia e antiterrorismo del 2017 la 'ndrangheta è presente in quasi tutte le regioni d'Italia; in Veneto, Friuli Venezia Giulia e Toscana svolge attività di riciclaggio, mentre in Piemonte, Valle d'Aosta, Lombardia, Liguria, Emilia Romagna e Umbria esistono sodalizi consolidati dove o hanno soppiantato altre organizzazioni criminali o hanno stretto alleanze o hanno accordi di non ingerenza. Bankitalia pubblica a ottobre 2019 uno studio su quanto la presenza mafiosa incida sul mondo del lavoro in cui afferma che dal 1971 al 2011 (40 anni) a causa delle infiltrazioni di 'ndrangheta nel centro e nord Italia l'occupazione è calata del 28%.