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Q è un romanzo storico di Luther Blissett, "nome multiplo sotto il quale agisce programmaticamente un nucleo di destabilizzatori del senso comune", pubblicato per la prima volta in Italia nel 1999. Dietro al nome collettivo si celavano quattro scrittori residenti a Bologna: Roberto Bui, Giovanni Cattabriga, Luca Di Meo e Federico Guglielmi, in seguito conosciuti come Wu Ming, benché "la giusta attribuzione di Q [vada] all'intero universo comunicazionale definito dall'uso del nome multiplo".Come tutti i libri scritti dai Luther Blissett/Wu Ming a partire dal 1996, Q reca la dicitura « Si consente la riproduzione parziale o totale dell'opera e la sua diffusione per via telematica, purché non a scopi commerciali e a condizione che questa dicitura sia riprodotta.» Questo è un precedente importante poiché si tratta della prima opera pubblicata da una major con una formula copyleft (gli autori parlarono nel 1999 di "formula anti-copyright"). Pubblicato in Italia da Einaudi, è stato tradotto in inglese, spagnolo, basco, tedesco, olandese, francese, portoghese, danese, polacco, greco, russo, ceco, coreano e turco.
Marcantonio Flaminio (Serravalle, 1498 – Roma, 17 febbraio 1550) è stato un umanista italiano. Scrittore di poesie latine, è soprattutto noto per aver revisionato il Beneficio di Cristo di fra' Benedetto da Mantova, testo religioso di grande successo nel Cinquecento che, esprimendo concezioni prossime alla Riforma protestante, fu messo all'Indice dalla Chiesa cattolica.
Il Beneficio di Cristo (Trattato Utilissimo del Beneficio di Giesu Christo Crocifisso verso i christiani), scritto da Benedetto Fontanini, fu uno dei più popolari ed influenti libri di teologia pubblicati nel XVI secolo in Europa. Rifletteva il pensiero della corrente religiosa degli Spirituali, la quale sosteneva che fosse necessaria una riforma nella Chiesa cattolica traendo ispirazione dalla Riforma protestante. Fu scritto in Sicilia, probabilmente nel monastero di San Nicolò l'Arena presso l'odierna Nicolosi, e pubblicato a Venezia nel 1543 ed ebbe un enorme successo per l'epoca, raggiungendo probabilmente la decina di migliaia di copie stampate e fu tradotto in inglese, francese, croato e castigliano. Benedetto Croce ha descritto come il libro, non appena stampato, ebbe una rapidissima diffusione in Italia. L'editore Andrea Arrivabene ed il libraio Bonifacio Emilione pubblicizzarono il libro, mantenendo segreta l'identità dell'autore. Nonostante ciò nel 1566 fu scoperto che l'opera era stata scritta da un monaco benedettino chiamato Benedetto da Mantova, residente in Sicilia. L'opera fu successivamente ampliata da Marcantonio Flaminio, un protetto di Juan de Valdés e del cardinale Reginald Pole, e presentava temi cari alla teologia valdese. L'opera fu massicciamente influenzata dalle Institutiones Christianae Religionis di Giovanni Calvino del 1539, di cui incorpora alcune citazioni. Il beneficio di Cristo sostiene la completa dipendenza dell'uomo da Cristo per la propria salvezza. In particolare i primi quattro capitoli espongono la dottrina della giustificazione per fede. Poco dopo la sua pubblicazione, l'opera fu posta all'indice e la sua diffusione fu combattuta dall'Inquisizione. Nonostante ciò continuò a circolare clandestinamente, ma già nel 1560 essa era di difficile reperibilità. L'opera sembrava definitivamente persa finché una copia venne ritrovata nel 1855 nella biblioteca del St. John's College a Cambridge.
Benedetto Fontanini (Mantova, 1495 – Mantova, 1556) è stato un religioso italiano autore del Beneficio di Cristo, un testo religioso che ebbe una grande risonanza in tutta l'Europa del XVI secolo.