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Le Scienze forestali sono un insieme di discipline scientifiche che studiano l'ecosistema forestale e, in generale, l'ambiente naturale con maggiore riguardo nei confronti della gestione del patrimonio boschivo pubblico e privato, insegnato in Italia nel corso di laurea e laurea magistrale in Scienze forestali e ambientali, afferente alla facoltà di Agraria. Il corso di studio è articolato in 3 anni a cui seguiranno altri 2 anni di laurea specialistica, mirato inizialmente al consolidamento della formazione scientifica di base (matematica, fisica, chimica, biologia) per poi ampliarsi fornendo numerose conoscenze interdisciplinari nei campi della selvicoltura, dell'ecologia, della dendrometria, della botanica, dell'entomologia, l'idraulica forestale dell'economia, dell'estimo, della zoologia ed entomologia, della zootecnia sostenibile, della patologia forestale della genetica, della geologia e mineralogia, della pedologia, dell'assestamento forestale, della xilologia, della topografia e cartografia, delle produzioni erbacee in ambiente montano, della tecnologia del legno e della meccanizzazione agraria. Questa istruzione poliedrica permette al Dottore forestale di applicare le proprie conoscenze per gestire, sviluppare, proteggere e perpetuare ecosistemi complessi quali i boschi, le foreste e tutte le formazioni vegetali spontanee o artificiali, nonché in generale alla gestione, salvaguardia, pianificazione e progettazione dell'ambiente e del territorio, del patrimonio floristico e faunistico, della filiera agro-silvo-pastorale, della produzione e commercializzazione dei prodotti forestali. Durante il corso di studi, le lezioni sono affiancate a necessarie esperienze pratiche che spaziano dalle escursioni in bosco atte alla realizzazione di aree di saggio, matricinatura, cavallettamento ed operazioni di prelievo dendrometico, attività di laboratorio riguardanti la ricerca di patologie sulle specie forestali, laboratorio entomologico con la guida al riconoscimento delle diverse specie fitofaghe e xilofaghe, laboratorio di botanica forestale per il riconoscimento delle diverse specie vegetali e il riconoscimento dei costituenti cellulari tramite l'impiego di strumenti di laboratorio, uscite in campo per il rilievo topografico di confini fisici naturali ed antropici.
La Riserva Naturale Biogenetica di Vallombrosa è un'area naturale protetta demaniale nella regione Toscana, istituita nel 1977. Occupa una superficie di 1273 ha nella Città Metropolitana di Firenze sul versante occidentale del massiccio del Pratomagno e più precisamente nel Comune di Reggello. Si estende dai 470 metri dell'abitato di Tosi ai 1440 metri s.l.m. del Monte Secchieta.
Portico e San Benedetto (Pôrtic e San Bandét in romagnolo) è un comune italiano sparso di 734 abitanti della provincia di Forlì-Cesena, nella vallata del Montone, facente parte della Comunità montana Acquacheta Romagna Toscana, comunità comprendente tre centri abitati principali: Portico di Romagna, sede comunale, a 36 chilometri da Forlì San Benedetto in Alpe, a 48 chilometri da Forlì Bocconi, intermedio tra le due località precedenti
L'Appennino forlivese è la porzione centrale dell'Appennino tosco-romagnolo. Confina ad ovest con l'Appennino faentino, ad est con l'Appennino cesenate e a sud con la Toscana.
L'Acquacheta è un corso d'acqua tosco-romagnolo, affluente del fiume Montone.
L'Accademia italiana di scienze forestali è un ente morale senza scopo di lucro che ha il compito promuovere e valorizzare le scienze forestali e le loro applicazioni alla selvicoltura e ai connessi problemi di tutela dell'ambiente. Ha sede a Firenze, in via San Domenico, 2.