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San Giovanni Valdarno è un comune italiano di 16 754 abitanti della provincia di Arezzo in Toscana. Come indica il suo nome, si trova nella valle del fiume Arno. All'origine (1296) si chiamava Castel San Giovanni. Venne edificato per conto di Firenze sui progetti che Arnolfo di Cambio elaborava per realizzare gli avamposti del governo centrale, le "terre nuove fiorentine" (non vi è la certezza della diretta partecipazione dell'urbanista ai lavori). La struttura urbanistica del centro storico richiama l'organizzazione della città romana, con grande piazza centrale dalla quale partono i due assi principali perpendicolari tra loro, dai quali nascono le strade secondarie.
Giovanni, detto il Battista (in ebraico: ?; in greco , "Giovanni il Precursore"; in greco antico: ; in latino Ioannes Baptista; regno di Erode, fine I secolo a.C. Macheronte, tra il 29 e il 32 d.C.), stato un asceta proveniente da una povera famiglia sacerdotale ebraica originaria della regione montuosa della Giudea. Giovanni Battista, in ambito cristiano chiamato Y ann , venerato da tutte le Chiese cristiane e considerato santo da tutte quelle che ammettono il culto dei santi, una delle personalit pi importanti dei Vangeli. Secondo il Cristianesimo, la sua vita e predicazione sono costantemente intrecciate con l'opera di Ges Cristo; insieme a quest'ultimo, Giovanni Battista menzionato cinque volte nel Corano col nome di Yahy b. Zakariyy , come uno dei massimi profeti che precedettero Maometto. Infine Giovanni il Battista nella Religione dei Mandei, con il nome di Iahia Iuhana, viene considerato il pi grande di tutti i Profeti.
Figline Valdarno è stato un comune italiano di 17 136 abitanti (ultimo censimento del 2013) della città metropolitana di Firenze in Toscana. Dal 1º gennaio 2014 fa parte del nuovo comune di Figline e Incisa Valdarno.
La chiesa di San Giovanni Evangelista è un luogo di culto cattolico situato nel centro storico di Brescia, in contrada San Giovanni, una traversa di corso Mameli. È una delle chiese più antiche della città e fa da prezioso scrigno a prestigiose opere d'arte, soprattutto pittoriche, fra le quali spicca la Cappella del Santissimo Sacramento con affreschi e tele dei pittori Romanino e Moretto.
Il Battistero di San Giovanni si trova nell'omonima piazza della città toscana di Siena, al di sotto delle campate finali del coro del Duomo di Siena. Si raggiunge dalla scalinata di piazza San Giovanni.
Il battistero di San Giovanni Battista sorge di fronte alla cattedrale di Santa Maria del Fiore, in piazza San Giovanni. Dedicato al patrono della città di Firenze, ha la dignità di basilica minore.Inizialmente era collocato all'esterno della cerchia delle mura, ma fu compreso, insieme al duomo, nelle mura realizzate da Matilde di Canossa ("quarta cerchia"). Attualmente si trova fra piazza del Duomo e piazza San Giovanni, fra il duomo e il palazzo Arcivescovile, nel centro religioso della città. La facciata principale dell'edificio ottagonale è rivolta ad est, verso il duomo, mentre l'abside si trova verso ovest. Il battistero fiorentino era luogo di investitura di cavalieri e poeti, come ricorda Dante Alighieri nel Paradiso (XXV, 7-9): "con altra voce omai, con altro vello / ritornerò poeta, e in sul fonte / del mio battesmo prenderò 'l cappello". Era sede deputata per solenni giuramenti, nonché per la celebrazione in onore del patrono cittadino con il dono delle stoffe pregiate (i palii) da parte dei magistrati del Comune nella ricorrenza del Battista (24 giugno).
Antonello da Messina, soprannome di Antonio di Giovanni de Antonio (Messina, 1430 – Messina, febbraio 1479), è stato un pittore italiano. Fu il principale pittore siciliano del Quattrocento, primo nel difficile equilibrio di fondere la luce, l'atmosfera e l'attenzione al dettaglio della pittura fiamminga con la monumentalità e la spazialità razionale della scuola italiana. I suoi ritratti sono celebri per vitalità e profondità psicologica. Durante la sua carriera dimostrò una costante capacità dinamica di recepire i molteplici stimoli artistici delle città che visitava, offrendo ogni volta importanti contributi autonomi, che spesso andavano ad arricchire le scuole locali. Soprattutto a Venezia rivoluzionò la pittura locale, facendo ammirare i suoi traguardi - ripresi poi dai grandi maestri lagunari - apripista dunque per quella "pittura tonale" dolce e umana che caratterizzò il Rinascimento veneto.
L'Annunciazione di San Giovanni Valdarno è un'opera di Beato Angelico (tempera su tavola, 195x158 cm) conservata nel Museo della basilica di Santa Maria delle Grazie a San Giovanni Valdarno e databile ai primi anni trenta del Quattrocento, forse il 1432. L'opera è probabilmente la seconda di una serie di tre grandi tavole dell'Annunciazione dipinte dall'Angelico negli anni trenta del Quattrocento; le altre due sono l'Annunciazione di Cortona e l'Annunciazione del Museo del Prado.