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Sergio Sarra (Pescara, 1961) è un artista ed ex cestista italiano. Ha esposto nel 1993 alla Biennale di Venezia nella sezione Aperto '93, nel 2011 al Padiglione Italia e alla Biennale de L’Avana nel 2000. Ha partecipato a rassegne d'arte internazionali e tenuto mostre personali in Istituzioni pubbliche e private in Italia e all'estero.Fin dagli esordi della sua carriera artistica, Sarra ha lavorato con una varietà di mezzi espressivi, includendo principalmente pittura, disegno e scultura. Nel 1997 il critico e curatore Lorenzo Benedetti scrive:
Domodossola (Dòm in dialetto ossolano, Döm in walser, Ël Dòm in piemontese) è un comune italiano di 18 020 abitanti della provincia del Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. La città è il centro principale della val d'Ossola e si trova nella piana del fiume Toce, alla confluenza di val Bognanco, val Divedro, valle Antigorio-Formazza, valle Isorno e val Vigezzo.
Il Palazzo delle miniere, chiamato anche Palazzo del Dazio o del Censo, è un edificio storico situato a Fiera di Primiero, municipalità del comune di Primiero San Martino di Castrozza, in provincia di Trento. Eretto nel XV secolo al termine dell'antica zona posta lungo la Rivetta Enrico Koch, vicino alla Pieve di Santa Maria Assunta e alla chiesetta di San Martino, da Sigismondo "Il danaroso", duca d'Austria e conte del Tirolo, fu sede del giudice minerario (Bergrichter) e dei diversi uffici pubblici che si succedettero nel corso dei secoli.Al suo interno è stato ricavato il Centro di documentazione della storia e cultura materiale del Primiero, con un'esposizione etnografica sull'artigianato, usi e costumi della zona, con varie sezioni dedicate alla tessitura e filatura, alla lavorazione del ferro e dei formaggi, alla fienagione e altre attività rurali. Altri spazi sono dedicati alla vita dell'ingegnere Luigi Negrelli (progettista di ferrovie e del canale di Suez) e alla storia delle miniere di Primiero.
Giuseppe Di Vittorio (Cerignola, 11 agosto 1892 – Lecco, 3 novembre 1957) è stato un sindacalista, politico e antifascista italiano. Fra gli esponenti più autorevoli del sindacato italiano del secondo dopoguerra, a differenza di molti altri sindacalisti non aveva origini operaie ma contadine, nato in una famiglia di braccianti, il gruppo sociale più numeroso alla fine dell'Ottocento in Puglia.
Giuseppe Dalla Vedova (Padova, 29 gennaio 1834 – Roma, 21 settembre 1919) è stato un geografo italiano, considerato tra i principali contributori della geografia moderna, ed un senatore del Regno. Fu presidente della Società geografica italiana dal 1900 al 1906 e ne era già stato segretario dal 1877 al 1896.
Gaetano Salvemini (Molfetta, 8 settembre 1873 – Sorrento, 6 settembre 1957) è stato uno storico, politico e antifascista italiano.
Il Folclore d'Italia riguarda numerose leggende e racconti popolari diffusi sul territorio italiano. Su di esso, infatti, si sono succeduti nel tempo diversi popoli, ognuno dei quali ha lasciato le proprie tracce nell'immaginario popolare. Alcuni racconti provengono anche dalla cristianizzazione, specie quelli riguardanti demòni, che sono a volte riconosciuti dalla demonologia cristiana. Col termine folclore si può intendere tuttavia anche la scienza o la dottrina che studia quelle tradizioni, attraverso ricerche e opere sull'argomento.
Cosimo di Giovanni de' Medici detto il Vecchio o Pater patri (Firenze, 27 settembre 1389 Careggi, 1 agosto 1464) stato un politico e banchiere italiano, primo signore de facto di Firenze e primo uomo di Stato di rilievo della famiglia Medici. Pur non avendo mai ricoperto alcuna carica di rilievo nella citt (che si mantenne sempre istituzionalmente una Repubblica), egli si pot considerare il massimo uomo di Firenze all'indomani della morte del padre Giovanni (dal quale raccolse l'eredit economica), e in particolare con il ritorno glorioso dall'esilio nel 1434. Grazie alla sua politica moderata, egli riusc a conservare il potere per oltre trent'anni fino alla morte, gestendo lo Stato in modo silenzioso attraverso suoi uomini di fiducia e permettendo, in questo modo, il consolidamento della sua famiglia al governo di Firenze. Abile diplomatico, riusc a capovolgere le alleanze politiche italiane all'indomani della morte di Filippo Maria Visconti, facendo alleare Firenze con l'antica rivale Milano (guidata ora dall'amico Francesco Sforza) contro la Repubblica di Venezia, risolvendo le guerre decennali italiane con la stipulazione della Pace di Lodi del 1454. Amante delle arti, Cosimo invest gran parte del suo enorme patrimonio privato (dovuto all'oculatissima gestione del Banco di famiglia) per abbellire e rendere gloriosa la sua citt natale, chiamando artisti e costruendo edifici pubblici e religiosi. Appassionato della cultura umanistica, fond l'Accademia neoplatonica e favor l'indirizzo speculativo dell'umanesimo fiorentino del secondo Quattrocento. Per i suoi meriti civili, all'indomani della sua morte la Signoria lo proclam Pater patri , cio padre della patria. La fama di Cosimo continu a essere generalmente positiva nel corso dei secoli (eccetto Simondo Sismondi che vedeva in Cosimo il tiranno, soppressore delle antiche libert repubblicane), in quanto la sua amministrazione della Repubblica gett le basi per il periodo aureo che tocc il culmine sotto il governo del nipote, Lorenzo il Magnifico.
Cesare Battisti (Trento, 4 febbraio 1875 – Trento, 12 luglio 1916) è stato un patriota, giornalista, geografo, politico socialista e irredentista italiano. Nacque il 4 febbraio 1875 a Trento nell'omonima provincia nell'allora Cisleitania (denominazione non ufficiale della metà occidentale, austriaca) dell'Impero austro-ungarico, fu deputato al Parlamento di Vienna dove si batté per ottenere l'autonomia amministrativa del Trentino e la nascita di un'università italiana a Trieste, passando attraverso l'obiettivo intermedio della trasformazione dell'università di Innsbruck da tedesca a bilingue.Fu, con Alcide De Gasperi, la personalità politica di maggior rilievo a Trento negli anni che antecedettero la prima guerra mondiale, ma su posizioni per molti aspetti fortemente divergenti. Direttore di giornali socialisti nella città natale, quando scoppiò il conflitto nel 1914 iniziò a sostenere in numerose conferenze in molte città italiane la necessità dell'ingresso in guerra del Regno d'Italia contro gli Imperi centrali, schierandosi su posizioni simili a quelle di Gaetano Salvemini e Leonida Bissolati. Con l'entrata in guerra dell'Italia nel 1915 si arruolò volontario nel Regio Esercito entrando nel Corpo degli Alpini. Venne catturato da truppe da montagna della Milizia imperiale austriaca, portato prigioniero a Trento, processato e giustiziato per alto tradimento nella fossa del castello del Buonconsiglio. Con Guglielmo Oberdan, Damiano Chiesa, Fabio Filzi, Francesco Rismondo e Nazario Sauro è considerato tra le più importanti figure dell'irredentismo risorgimentale italiano ed eroe nazionale.