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Il Cristo morto (noto anche come Lamento sul Cristo morto o Cristo morto e tre dolenti) è uno dei più celebri dipinti di Andrea Mantegna, tempera su tela (68x81 cm), databile con incertezza tra il 1475-1478 circa e conservato nella Pinacoteca di Brera a Milano. L'opera è celeberrima per il vertiginoso scorcio prospettico della figura del Cristo disteso, che ha la particolarità di "seguire" lo spettatore che ne fissi i piedi scorrendo davanti al quadro stesso. Considerata uno dei vertici della produzione di Mantegna, l'opera ha una forza espressiva e al tempo stesso una compostezza severa che ne fanno uno dei simboli più noti del Rinascimento italiano.
Andrea Mantegna (Isola di Carturo, 1431 – Mantova, 13 settembre 1506) è stato un pittore e incisore italiano, cittadino della Repubblica di Venezia. Si formò nella bottega padovana dello Squarcione, dove maturò il gusto per la citazione archeologica; venne a contatto con le novità dei toscani di passaggio in città quali Filippo Lippi, Paolo Uccello, Andrea del Castagno e, soprattutto, Donatello, dai quali imparò una precisa applicazione della prospettiva. Mantegna si distinse infatti per la perfetta impaginazione spaziale, il gusto per il disegno nettamente delineato e per la forma monumentale delle figure. Il contatto con le opere di Piero della Francesca, avvenuto a Ferrara, marcò ancora di più i suoi risultati sullo studio prospettico tanto da raggiungere livelli "illusionistici", che saranno tipici di tutta la pittura nord-italiana. Sempre a Ferrara, poté conoscere il patetismo delle opere di Rogier van der Weyden rintracciabile nella sua pittura devozionale; attraverso la conoscenza delle opere di Giovanni Bellini, di cui sposò la sorella Nicolosia, le forme dei suoi personaggi si addolcirono, senza perdere monumentalità, e vennero inserite in scenografie più ariose. Costante in tutta la sua produzione fu il dialogo con la statuaria, sia coeva sia classica. Mantegna fu il primo grande "classicista" della pittura. La sua arte può essere definita un rilevante esempio di classicismo archeologico.
Il cosiddetto Parnaso è un dipinto tempera su tela (159x192 cm) di Andrea Mantegna, risalente al 1497 e conservato oggi al Louvre di Parigi.
Joseph Anthony Mantegna (Chicago, 13 novembre 1947) è un attore, doppiatore e regista statunitense.
La Pala di San Zeno è un dipinto, tempera su tavola (con la cornice 480×450 cm, scomparto centrale 125×212, sinistro 135×213, destro 134×213), di Andrea Mantegna, datata tra il 1456 e il 1459 e custodita nella sua collocazione originaria, sull'altare maggiore della basilica di San Zeno a Verona. Si tratta della prima pala d'altare pienamente rinascimentale dipinta in Italia settentrionale, che ispirò la scuola di pittori rinascimentali veronesi, come Girolamo dai Libri. Fu oggetto delle spoliazioni napoleoniche della Repubblica di Venezia.
L'Orazione nell'orto è un dipinto, tempera su tavola (63x80 cm), di Andrea Mantegna, databile al 1455 circa e conservato nella National Gallery di Londra.
Isola Mantegna è una frazione del comune di Piazzola sul Brenta, in provincia di Padova, distante 6,6 km dal capoluogo. Si chiamava in origine Isola di Carturo e cambiò nome nel 1963 in onore del pittore Andrea Mantegna, nato qui nel 1431.
La cappella funeraria di Andrea Mantegna si trova nella basilica di Sant'Andrea a Mantova. Fu affrescata verso il 1507 dal giovane Correggio e presenta anche due lavori del Mantegna: il Battesimo di Cristo (1506) e la Sacra Famiglia e famiglia del Battista (1504-1506).
La Camera degli Sposi, chiamata nelle cronache antiche Camera picta ("camera dipinta"), è una stanza collocata nel torrione nord-est del Castello di San Giorgio di Mantova. È celebre per il ciclo di affreschi che ricopre le sue pareti, capolavoro di Andrea Mantegna, realizzato tra il 1465 e il 1474. Mantegna studiò una decorazione ad affresco che investisse tutte le pareti e le volte del soffitto, adeguandosi ai limiti architettonici dell'ambiente, ma al tempo stesso sfondando illusionisticamente le pareti con la pittura, come se lo spazio fosse dilatato ben oltre i limiti fisici della stanza. Il tema generale è una celebrazione politico-dinastica dell'intera famiglia di Ludovico Gonzaga, con l'occasione dell'elezione a cardinale di Francesco Gonzaga.