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Rita da Cascia, al secolo Margherita Lotti (Roccaporena, 1381 – Cascia, 22 maggio 1457), è stata una religiosa italiana del monastero eremitano di Santa Maria Maddalena. Beatificata da papa Urbano VIII nel 1628, è stata proclamata santa da papa Leone XIII nel 1900.
Monte San Vito è un comune italiano di 6 820 abitanti della provincia di Ancona nelle Marche.
Gli edifici di culto a Torino sono piuttosto numerosi. Nella stragrande maggioranza si tratta di chiese cattoliche. Qui di seguito sono elencate le più importanti: l'elenco nella tabella è in ordine sparso, ma nelle successive sezioni si trovano elenchi in ordine alfabetico, ove ciascun edificio riporta, fra parentesi, il numero d'ordine corrispondente al medesimo nella tabella.
Cosa fatta capo ha ("una cosa fatta non può essere disfatta" e ha come suo effetto il "capo", l'inizio di nuovi avvenimenti) è un'espressione proverbiale che mette in evidenza come un'azione ormai compiuta non possa esser mutata da discussioni e temporeggiamenti che non possono cambiare una decisione che, buona o cattiva, è stata messa in atto.
Per chiese di Milano si intendono gli edifici di culto cristiani della città di Milano.
La chiesa dei Santi Vito e Modesto un luogo di culto cattolico di Roma, nel rione Esquilino.
La casula è la veste liturgica propria di colui che celebra il rito della messa. I Principi e norme per l'uso del Messale Romano, ripresi inoltre dalla recente Istruzione Redemptionis Sacramentum, indicano la casula o pianeta come veste propria del sacerdote celebrante nell'atto di celebrare il rito della Messa e ad azioni strettamente collegate ad essa. Le norme prevedono inoltre che sotto la casula si indossino, in ordine: amitto (ove previsto), camice o alba, cingolo (ove previsto) e stola; sotto la casula il Vescovo nelle messe pontificali aggiunge la dalmatica. Nelle celebrazioni dove non è prevista l'annessione al rito della Messa, il sacerdote può indossare il piviale o la semplice stola premettendo sempre il camice o la cotta. La casula può essere di varie fogge e di vari colori liturgici a seconda dell'eucologia e della memoria liturgica celebrata. I colori del rito romano sono bianco, rosso, viola, verde, rosa, nero e oro. Il bianco è utilizzato durante le solennità e le feste (es: Pasqua, Natale, feste dei Santi non martiri, Messa del Crisma, In Cena Domini, battesimo, matrimonio, ordinazione, prima comunione, unzione degli infermi, etc.) e simboleggia il mistero della resurrezione, la gloria di Cristo, la purezza, la fede e la gioia. Il rosso è il colore dello Spirito Santo, del sangue di Cristo e dei martiri e si utilizza, tra le altre occasioni, per le esequie pontificie, le festività dei martiri, il venerdì Santo, la domenica delle Palme, la Pentecoste, ecc. Il viola è il colore dell'attesa e della penitenza. Il relativo tempo liturgico è di quattro settimane, quaresima e avvento sono i momenti principali in cui si adotta e in Italia può essere indossato anche in occasione di esequie e commemorazioni funebri. Il verde, colore della speranza, è il tempo ordinario. Il rosa, a seguito della riforma del 1969, è facoltativo: colore intermedio tra il violaceo della penitenza e il bianco della festività può essere indossato in occasioni particolari, come la terza domenica d'avvento (Domenica Gaudete) e la quarta domenica di quaresima (Domenica Laetare). Anche il nero, dopo la riforma del messale, è facoltativo e generalmente sostituito con il viola in quanto colore di lutto. Il dorato è il colore della regalità, dello splendore e della gloria ed è indossato nelle occasioni più solenni in sostituzione del bianco e infine si può trovare anche l'azzurro, più diffuso negli inserti e negli ornamenti dei vari paramenti, può essere indossato nelle feste in onore della Madonna. Ogni casula è corredata di stola propria e talvolta può essere confezionata in corredo ad altri paramenti quali mitria, dalmatica e piviale.
L'Assunzione di Maria al cielo è un dogma di fede della Chiesa cattolica, secondo il quale Maria, madre di Gesù, al termine della sua vita terrena, andò in paradiso in anima e corpo. Questo culto si è sviluppato a partire dal V secolo d.C., diffondendosi e radicandosi nella devozione popolare. Il 1º novembre 1950, Papa Pio XII, avvalendosi dell'infallibilità papale, proclamò il dogma con la costituzione apostolica Munificentissimus Deus con la seguente formula: «La Vergine Maria, completato il corso della sua vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo». Queste parole volutamente non chiariscono se l'Assunzione di Maria sia stata preceduta o meno da sonno profondo o da morte naturale (Dormitio Virginis, espressione che in effetti può riferirsi sia ad un sonno che alla morte naturale): pertanto la Dormizione di Maria non è oggetto di dogma nella Chiesa cattolica. È parte integrante della fede della Chiesa cattolica, delle Chiese ortodosse, delle Chiese ortodosse orientali; solo una piccola parte degli anglicani la accetta come uno degli adiaphora, mentre il resto degli anglicani, come pure tutte le Chiese protestanti o evangeliche, la rifiuta. Alcune Chiese cristiane accettano il dogma in anima e corpo, con dormizione oppure senza pronunciarsi in merito. È una solennità celebrata il 15 agosto dalle Chiese cristiane che accettano questo articolo di fede; nel calendario liturgico della Chiesa cattolica è una festa di precetto, riconosciuta in numerosi Paesi come giorno non lavorativo, e come festività (sotto differenti denominazioni) da alcune Chiese che partecipano alla Comunione anglicana.
Artemisia Lomi Gentileschi (Roma, 8 luglio 1593 – Napoli, circa 1656) è stata una pittrice italiana di scuola caravaggesca.