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Le Suore Zelatrici del Sacro Cuore, o Istituto Ferrari, sono un istituto religioso femminile di diritto pontificio: i membri di questa congregazione pospongono al loro nome la sigla S.Z.C.Z.
La suora (dal latino sŏrŏr, sororis, ovvero sorella), nella Chiesa cattolica, è una donna che ha pronunciato voti pubblici e semplici di povertà, obbedienza e castità e che conduce vita fraterna in una congregazione religiosa canonicamente eretta dalla legittima autorità ecclesiastica.Le congregazioni di suore di diritto pontificio sono elencate nell'Annuario pontificio.A differenza delle monache (che emettono voti solenni e appartengono a ordini religiosi antichi), generalmente le suore non vivono in clausura ma si dedicano a opere di apostolato attivo, come l'assistenza ad anziani e ammalati o l'istruzione e l'educazione cristiana della gioventù.
Nella liturgia cattolica, la messa tridentina è quella forma della celebrazione eucaristica del rito romano promulgata da papa Pio V nel 1570 a richiesta del Concilio di Trento, in continuità con il rito romano che è noto dai tempi di papa Gregorio I. Fu mantenuta, con modifiche minori, nelle edizioni successive del Messale Romano fino a quella promulgata da Giovanni XXIII nel 1962. Per quattro secoli fu la forma della liturgia eucaristica della maggior parte della Chiesa latina fino alla pubblicazione dell'edizione del Messale promulgata da papa Paolo VI nel 1969 a seguito del Concilio Vaticano II. Tutte le edizioni tridentine, pur introducendo alcune modifiche, contenevano il testo della bolla Quo primum tempore con la quale Pio V promulgò la prima edizione e recavano come titolo Missale Romanum ex decreto Sacrosancti Concilii Tridentini restitutum, mentre le edizioni successive al 1969 hanno per titolo Missale Romanum ex decreto Sacrosancti Oecumenici Concilii Vaticani II instauratum. Il XX secolo ha visto modifiche operate in particolare da papa Pio X, papa Pio XII e papa Giovanni XXIII. L'uso dell'edizione 1962, ma non di quelle anteriori, è ancora permesso come «forma straordinaria del rito romano», espressione che indica che, se da una parte non è più la forma ordinaria o "normale", dall'altra parte non è un rito distinto, ma solamente una «diversa forma del medesimo rito».
L'Immacolata Concezione un dogma cattolico, proclamato da papa Pio IX l'8 dicembre 1854 con la bolla Ineffabilis Deus, che sancisce come la Vergine Maria sia stata preservata immune dal peccato originale fin dal primo istante del suo concepimento; tale dogma non va confuso con il concepimento verginale di Ges da parte di Maria. Il dogma dell'Immacolata Concezione riguarda il peccato originale: per la Chiesa cattolica infatti ogni essere umano nasce con il peccato originale e solo la Madre di Cristo ne fu esente: in vista della venuta e della missione sulla Terra del Messia, a Dio dunque piacque che la Vergine dovesse essere la dimora senza peccato per custodire in grembo in modo degno e perfetto il Figlio divino fattosi uomo. La Chiesa cattolica celebra la solennit dell'Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria l'8 dicembre. Nella devozione cattolica l'Immacolata collegata con le apparizioni di Lourdes (1858) e iconograficamente con le precedenti apparizioni di Rue du Bac a Parigi (1830).
Il Cuore Immacolato di Maria è una devozione cattolica, la cui memoria liturgica fu estesa a tutta la Chiesa da papa Pio XII nel 1944, in ricordo della consacrazione del mondo al Cuore Immacolato di Maria da lui compiuta il 31 ottobre 1942, in seguito alla richiesta di Alexandrina Maria da Costa (beatificata il 25 aprile 2004), che si aggiungeva a quella fatta da Suor Lucia di Fátima. La memoria, obbligatoria dal 2000, cade il giorno dopo la solennità del Sacro Cuore di Gesù, si tratta quindi di una celebrazione mobile. Secondo la forma straordinaria la festività di II classe si celebra il 22 agosto. Il Cuore Immacolato di Maria è rappresentato circondato da una corona di fiori, simbolo di purezza, e trapassato da una spada, in riferimento all'indicibile dolore che Maria provò per la morte del Figlio. Questo quanto le fu profetizzato da Simeone alla Presentazione al Tempio:
La chiesa di Sant'Antonio Abate a Montevarchi era un antico edificio religioso sorto, tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento, su un precedente ma più piccolo oratorio. Fu per quasi due secoli sede della Compagnia di Sant'Antonio , venne sconsacrato e venduto a privati. Stalla, magazzino, officina meccanica, casa popolare, alla fine degli anni ottanta venne acquistato dal Comune di Montevarchi e trasformato in quello che è oggi l'auditorium comunale.
Antonio di Padova, noto in Portogallo come Antonio da Lisbona, al secolo Fernando Martins de Bulhões. Entrato nei frati minori scelse il nome di Antonio e così fu chiamato in vita senza precisare il luogo di provenienza. (in portoghese António de Lisboa; Lisbona, 15 agosto 1195 – Padova, 13 giugno 1231), è stato un religioso e presbitero portoghese appartenente all'Ordine francescano, proclamato santo da papa Gregorio IX nel 1232 e dichiarato dottore della Chiesa nel 1946. Da principio canonico regolare a Coimbra dal 1210, poi dal 1220 frate francescano. Viaggiò molto, vivendo prima in Portogallo quindi in Italia e in Francia. Nel 1221 si recò al Capitolo Generale ad Assisi, dove vide e ascoltò di persona san Francesco d'Assisi. Terminato il capitolo, Antonio fu inviato a Montepaolo di Dovadola, nei pressi di Forlì. Fu dotato di grande umiltà, ma anche di grande sapienza e cultura, per le sue valenti doti di predicatore, mostrate per la prima volta proprio a Forlì nel 1222. Antonio fu incaricato dell'insegnamento della teologia e inviato dallo stesso san Francesco a contrastare in Francia la diffusione del movimento dei catari, che la Chiesa di Roma giudicava eretico. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova. Morì all'età di 36 anni. Rapidamente canonizzato (in meno di un anno) il suo culto è fra i più diffusi del cattolicesimo.