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Con Lucifero si identifica l'essere incorporeo, in passato Serafino (o, secondo alcune dottrine, Cherubino), divenuto, in seguito, un essere di natura eminentemente maligna e come tale potenzialmente assai pericoloso per l'umanità ed il creato. Il termine luciferismo indica invece l'adorazione e la devozione a tale entità. Secondo i principali filoni teologici del cristianesimo, questo essere sarebbe perfettamente assimilabile alla figura di Satana.
Il satanismo di LaVey o satanismo laveyano, talvolta chiamato satanismo razionalista, è una visione del mondo e della vita, ufficialmente praticata dalla Chiesa di Satana. Il suo teorizzatore e fondatore fu Anton Szandor LaVey, un esoterista, scrittore e musicista statunitense, che per un periodo lavorò anche come fotografo della polizia scientifica, fondatore dell'organizzazione religiosa chiamata Chiesa di Satana. A capo dell'organizzazione si trova un "sommo sacerdote" (assistito dalla "gran sacerdotessa", che in linea con la struttura dell'organizzazione può essergli legata sentimentalmente): ovviamente fu, dal 1966 al 1997, Anton LaVey. Attualmente il successore è Peter H. Gilmore, insieme alla moglie, Peggy Nadramia. Quest'organizzazione conta ad oggi numerosi adepti, molti dei quali dicono pubblicamente di essere satanisti laveyani: per es. nel 2004 il ventiquattrenne Chris Cranmer, un tecnico militare, è stato (ufficialmente) il primo membro della Chiesa a far parte della United States Navy. La Chiesa di Satana non fa nemmeno mistero della sua esistenza, al punto che il 6 giugno 2006 ha tenuto il suo primo rituale pubblico nella città di Los Angeles.
Satana [s -ta-na] (ebraico: , Sat n, traslitterazione del masoretico n; greco koin : , Satan s; latino: Satanas; aramaico: , a ana; arabo: , ay n) un termine che identifica uno o pi esseri astratti, dalla natura maligna, o divinit minori in molte religioni del Medio Oriente e Vicino Oriente antico. Ha le sue origini nel monoteismo ebraico e contiene antiche influenze delle religioni caldee, soprattutto dello zoroastrismo. Nelle religioni abramitiche derivate da quella ebraica, questa figura diventa l'incarnazione e/o agente del male, in contrapposizione a Dio, considerato principio del bene. Nei racconti evangelici gli vengono attribuiti da Ges di Nazareth vari nominativi, tra cui Principe delle Tenebre e Principe di questo Mondo; L'ebraico n fu tradotto nella Septuaginta (408) in , da cui deriv il termine tardo latino diab lus, cio "diavolo", che significa "colui che divide". Il Satana ebraico, cristiano e islamico presente nei testi sacri rispettivi di queste tre religioni presenta delle analogie con l'antico spirito persiano Ahreman, principio malvagio e portatore di distruzione; Ahreman metafora e simbolo di male, dolore, perversione e disperazione che gli esseri umani provocano tra di loro, contrapposto al Dio buono della luce Ahura Mazd . Satana viene identificato nei tempi recenti del Romanticismo europeo con il personaggio letterario di Mefistofele, antagonista del celebre Faust di Goethe.
Il contrasto è un tipo di componimento poetico dialogato, solitamente di argomento amoroso, ma anche morale o civile, che fiorisce nel secolo XIII e non segue una metrica ben definita, quindi spazia dalle ballate ai distici, dalle canzonette alle strofe monorime. Diffuso già nella letteratura latina medioevale con i nomi di disputatio, conflictus, altercatio e stato quindi successivamente ripreso dalle letterature neolatine coi i nomi di bataille, disputation in francese, disputa in spagnolo, streitgedicht in tedesco.Il contrasto, che usa un linguaggio scherzoso-realistico e allegorico-morale, generalmente avviene tra due innamorati, ma anche tra altre persone o cose e anche, come avviene nella poesia a carattere religioso tra il corpo e l'anima, la vita e la morte, Cristo e Satana, due mesi dell'anno, il carnevale e la quaresima, il vino e l'acqua. Nel contrasto di tipo realistico, in un intrecciarsi di voci che si svolgono di strofa in strofa, alla battuta di un interlocutore segue la replica spesso vivace, simile ad un rinfacciamento, dell'altro. Secondo la definizione di "Contrasto" che dà Carlo Salinari essa "rientra in un "genere" assai diffuso, con una sua particolare tecnica basata sull'invenzione e sul rinfaccio tra i vari personaggi; questi non hanno quindi un reale sviluppo psicologico, ma sono personaggi stereotipati, quasi maschere". Tra i contrasti più noti si ricordano Rosa fresca aulentissima di Cielo d'Alcamo, il contrasto di Bonvesin de la Riva tra una rosa e una viola, il contrasto di Leonardo Giustinian Amante, a sta fredura e, nell'ambito della letteratura religiosa-didattica, il contrasto di Jacopone da Todi tra il vivo e il morto. Il contrasto decadde dopo il Cinquecento ma se ne rammenta un esempio storico tra le barbare di Carducci nell'ode Le due Torri composta nel 1889.
Bafometto è un idolo pagano, della cui venerazione furono accusati i cavalieri templari. Ricorrente nella letteratura occultista del XIX secolo, ne esistono varie descrizioni ed iconografie: un idolo con un teschio umano, una testa con due facce, un idolo-gatto e una testa barbuta. Il nome fu poi ripreso, nello stesso secolo, dai sostenitori dell'occultismo. L'etimologia del nome, controversa, è ancora oggi incerta. Il nome di Baphomet, come suggerisce anche l'illustrazione di Eliphas Levi, è stato inoltre associato col tempo alla figura di Satana e, da alcuni, quello del Dio buono sumero-babilonese Enki, protettore dell'umanità e il cui simbolo era una capra, rivale del Dio ebraico Yahweh considerato il crudele demiurgo gnostico. Le corna sarebbero mascheramenti dei raggi del volto di Enki, disegnati per celarlo alla Chiesa.
Etsi multa è un'enciclica di Papa Pio IX, pubblicata il 21 novembre 1873. Il Pontefice denuncia gli attacchi sempre più frequenti ai diritti e alla libertà della Chiesa. In particolare, si sofferma sulla situazione in Germania (Kulturkampf), criticando la politica del Bismarck; e sulla situazione in Svizzera, denunciando i tentativi dei legislatori elvetici di introdurre l'elezione democratica e popolare dei parroci. Alla base di questi attacchi alla Chiesa, il Pontefice vi vede le sette, tra cui la Massoneria, definita la « Sinagoga di Satana ».
Con diavolo (definito anche demonio o maligno) si vuole indicare, nella religione, un'entità spirituale o soprannaturale essenzialmente malvagia, distruttrice, menzognera o contrapposta a Dio, all'angelo, al bene e alla verità. Nel linguaggio poetico e letterario, il termine "demone" è usato talvolta col significato di "diavolo" o "demonio" anche perché il plurale è simile (demòni - dèmoni) e le traduzioni dall'inglese rendono "demon" con "demone" anziché "demonio".
L'Altopiano dei Sette Comuni, conosciuto anche col nome di Altopiano di Asiago (Altipian de Axiago o Altipian de i Sete Comuni in veneto, Hoaga Ebene vun Siiben Kameûn o Hòoge Vüüronge dar Siban Komàüne in lingua cimbra), è un vasto altopiano (del tipo d'acrocoro da corrugamento) che si trova sulle Prealpi Vicentine, a cavallo tra la parte settentrionale della provincia di Vicenza e la parte sudorientale della provincia autonoma di Trento. Secondo la Suddivisione Orografica Internazionale delle Alpi è un sottogruppo del Gruppo degli Altipiani. Gran parte del territorio anticamente era suddiviso in sette circoscrizioni organizzate in una federazione autonoma (la più antica al mondo paragonabile a un moderno Stato federale) denominata Federazione dei Sette Comuni. L'altopiano è stato abitato dalla minoranza etnica dei cimbri, che un tempo si distinguevano, tra l'altro, perché parlavano un particolare idioma di origine germanica, la lingua cimbra. Tale parlata, che è il più antico dialetto tedesco ancora esistente, è oggi utilizzata solo da pochi abitanti, consistenti tracce del cimbro sussistono tuttavia nel linguaggio colloquiale e nella toponomastica di tutta la zona.
L'alchimia è un antico sistema filosofico esoterico che si espresse attraverso il linguaggio di svariate discipline come la chimica, la fisica, l'astrologia, la metallurgia e la medicina lasciando numerose tracce nella storia dell'arte. Il pensiero alchemico è altresì considerato da molti il precursore della chimica moderna prima della nascita del metodo scientifico. Il termine alchimia deriva dall'arabo al-khīmiyya o al-khīmiyya (الكيمياء o الخيمياء), composto dell'articolo determinativo al- e della parola kīmiyya che significa "chimica" e che a sua volta, sembrerebbe discendere dal termine greco khymeia (χυμεία) che significa "fondere", "colare insieme", "saldare", "allegare", ecc. (da khumatos, "che è stato colato, un lingotto"). Un'altra etimologia collega la parola con il termine arabo Al Kemi, che significa "I neri", derivante a sua volta dal termine egizio Kemet cioè "Terra Nera", che indicava l'Egitto, dato che con le conquiste degli arabi dell'Egitto, volendo sapere cosa significassero i geroglifici, la popolazione locale dell'epoca (che non comprendeva più la lingua antica ma solo il copto) disse che erano formule magiche antiche e potenti che rendeva gli antichi egizi potenti maghi in tutto il mondo antico. Il vocabolo potrebbe anche derivare da kim-iya, termine cinese che significa «succo per fare l'oro». Diversi sono i grandi obiettivi che si proponevano gli alchimisti: conquistare l'onniscienza, raggiungendo il massimo della conoscenza in tutti i campi del sapere; creare la panacea universale, un rimedio cioè per curare tutte le malattie, generare e prolungare indefinitamente la vita; la trasmutazione delle sostanze e dei metalli, ovvero la ricerca della pietra filosofale. Oltre ad essere una disciplina fisica e chimica, l'alchimia implicava un'esperienza di crescita o meglio un processo di liberazione spirituale dell'operatore. In quest'ottica la scienza alchemica viene a rappresentare una conoscenza metafisica e filosofica, assumendo connotati mistici e soteriologici, nel senso che i processi e i simboli alchemici, oltre al significato materiale, relativo alla trasformazione fisica, possiedono un significato interiore, relativo allo sviluppo spirituale.