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Nirvana è un film del 1997 prodotto e diretto da Gabriele Salvatores. Coproduzione italo-francese con un cast internazionale, è un film di fantascienza con una trama cyberpunk che utilizza in modo massiccio effetti speciali generati al computer. Fu presentato fuori concorso al Festival di Cannes 1997.Malgrado le critiche non sempre positive, è stata la pellicola di maggiore successo commerciale del regista e probabilmente il film italiano di fantascienza che ha realizzato i maggiori incassi. Nel 2016 è presente nella sezione Cose che verranno del 34° Torino Film Festival in una versione restaurata dalla Cineteca Nazionale.
In the Pines, conosciuta anche con i titoli Black Girl e Where Did You Sleep Last Night?, è un brano tradizionale di musica folk statunitense composto probabilmente negli anni settanta del 1800. L'identità dell'autore della canzone è sconosciuta, ma ne esistono numerose esecuzioni da parte di altri artisti in svariati generi musicali. Tradizionalmente, la canzone viene maggiormente associata con il bluesman americano Leadbelly, che ne incise molte versioni negli anni quaranta, e con il musicista bluegrass Bill Monroe, che aiutò a diffondere il brano a livello popolare negli anni cinquanta. La canzone, eseguita dai The Four Pennies, raggiunse la UK top 20 nel 1964. Una versione dal vivo eseguita dal gruppo musicale grunge Nirvana, ispirata alla versione di Leadbelly e registrata durante la loro esibizione acustica nel programma MTV Unplugged del 1993, rinnovò la fama della canzone presso le nuove generazioni.
Gabriele Salvatores (Napoli, 30 luglio 1950) è un regista e sceneggiatore italiano. Il suo film Mediterraneo ha ricevuto l'Oscar al miglior film in lingua straniera nel 1992. È uno dei fondatori, insieme a Maurizio Totti e Diego Abatantuono, della casa di produzione cinematografica Colorado Film e dei vari progetti associati dell'azienda, come ad esempio la casa editrice Colorado Noir, quest'ultima fondata nel 2004 insieme sia a Totti che Sandrone Dazieri.
Il cinema italiano è attivo sin dall'epoca dei fratelli Lumière. I primi filmati risalgono al 1896 e sono stati realizzati nelle principali città della penisola. Questi brevi esperimenti incontrano subito la curiosità del ceto popolare incoraggiando gli operatori a produrre nuove pellicole fino a porre le basi per la nascita di una vera industria cinematografica. Nei primi anni del novecento si sviluppa il cinema muto che avrà il merito di portare alla ribalta numerosi divi italiani e che troverà una battuta d'arresto alla fine della prima guerra mondiale.Negli anni trenta, con l'avvento del sonoro e la nascita di Cinecittà, il cinema italiano vive nuove fasi produttive, sotto il controllo politico e finanziario del regime fascista. Una nuova stagione si compie alla fine della seconda guerra mondiale con la nascita del cinema neorealista che raggiunge per tutto il dopoguerra un vasto consenso di pubblico e critica. Dalla metà degli anni cinquanta fino alla fine degli anni settanta, grazie al cinema d'autore, alla commedia all'italiana ed a molti altri generi, il cinema italiano raggiunge una posizione di grande prestigio sia nazionale che estera. A partire dagli anni ottanta, a causa di molteplici fattori, la produzione italiana attraversa una profonda crisi che non ha impedito la realizzazione di pellicole di qualità, premiate ed apprezzate in tutto il mondo.