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Il Lexicon abbreviaturarum o Dizionario di abbreviature latine ed italiane è un dizionario specialistico compilato da Adriano Cappelli e pubblicato per la prima volta nel 1899 nella collana dei «Manuali Hoepli». In esso l'autore, mettendo a frutto i suoi studi classici e la sua attività di archivista, raccolse un insieme di abbreviazioni paleografiche e tachigrafiche, sigle e acronimi in uso in testi, documenti ed epigrafi in lingua latina del periodo romano e medievale e in lingua italiana fino alla prima età moderna, indicando a fianco di ciascuna abbreviazione la grafia per esteso. Il Lexicon abbreviaturarum ebbe altre due edizioni curate e rivedute dall'autore, la seconda nel 1912 e la terza nel 1929; dopo la sua morte fu ristampato più volte e nel 2011 è stato rielaborato e ampliato a cura di Mario Geymonat e Fabio Troncarelli.
cfr., o cf., è propriamente un'abbreviazione del latino confer (imperativo singolare del verbo conferre, nel senso di "confronta") o conferatur ("si confronti"), frequentemente usata come notazione bibliografica per citare ulteriori materiali o fonti che possono fornire informazioni o argomenti simili. In italiano, cfr. viene comunemente letta come se fosse un'abbreviazione di confronta. In altre lingue, tra cui inglese, francese e spagnolo, come abbreviazione di confer viene preferita cf.
La basilica di Sant'Ambrogio (basilega de Sant Ambroeus in dialetto milanese), il cui nome completo è basilica romana minore collegiata abbaziale prepositurale di Sant'Ambrogio (nome originario paleocristiano basilica martyrum), è una delle più antiche chiese di Milano. Si trova in piazza Sant'Ambrogio e rappresenta non solo un monumento dell'epoca paleocristiana e romanica, ma anche un punto fondamentale della storia milanese e della Chiesa ambrosiana. È tradizionalmente considerata la seconda chiesa per importanza della città dopo il Duomo di Milano. Insieme alla basilica prophetarum, alla basilica apostolorum ed alla basilica virginum, la basilica martyrum è annoverata tra le quattro basiliche ambrosiane, ovvero quelle fatte costruire da sant'Ambrogio. Edificata tra il 379 e il 386 in epoca romana tardoimperiale per volere del vescovo di Milano Ambrogio, nell'epoca in cui la città romana di Mediolanum (la moderna Milano) fu capitale dell'Impero romano d'Occidente (ruolo che ricoprì dal 286 al 402), venne quasi totalmente ricostruita assumendo l'aspetto definitivo tra il 1088 e il 1099. Della chiesa originale paleocristiana del IV secolo la nuova basilica dell'XI secolo ereditò scrupolosamente la pianta: tre navate absidate senza transetto con quadriportico antistante. Il suo complesso architettonico è composto dal monastero di Sant'Ambrogio, dalla canonica di Sant'Ambrogio, dalla chiesa di San Sigismondo e dalla basilica. È una delle basiliche paleocristiane di Milano. Notevoli, da un punto di vista artistico, sono il portale dell'ingresso principale della basilica, che è caratterizzato da una minuziosa decorazione a rilievo, l'altare di Sant'Ambrogio, realizzato tra l'824 e l'859 da Vuolvino su commissione dell'arcivescovo di Milano Angilberto II e avente un prezioso paliotto aureo in rilievo con pietre incastonate su tutti e quattro i lati, il ciborio di epoca ottoniana, che si poggia su quattro colonne in porfido rosso e che presenta, sulle quattro facce, altorilievi in stucco, nonché il catino absidale, che è decorato da un mosaico che risale all'XI secolo, e il sacello paleocristiano di San Vittore in ciel d'oro, che risale al V secolo e che ha una volta completamente decorata da foglia d'oro. Il sacello di San Vittore in ciel d'oro ha le pareti laterali ricoperte da un mosaico dove sono raffigurati sei santi, tra cui sant'Ambrogio; quest'ultima è la più antica raffigurazione conosciuta del santo milanese.
La basilica di San Giovanni in Laterano o cattedrale di Roma, nome completo Papale arcibasilica maggiore cattedrale arcipretale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano (in latino Archibasilica Sanctissimi Salvatoris et Sanctorum Ioannis Baptistae et Ioannis Evangelistae in Laterano) è la cattedrale della diocesi di Roma, attualmente retta da papa Francesco tramite il cardinale arciprete Angelo De Donatis. È la prima delle quattro basiliche papali maggiori e la più antica e importante basilica d'Occidente. Sita sul colle del Celio, la basilica è la rappresentazione materiale della Santa Sede, che ha qui la sua residenza. La basilica e il vasto complesso circostante (comprendente il Palazzo Pontificio del Laterano, il Palazzo dei Canonici, il Pontificio Seminario Romano Maggiore e la Pontificia Università Lateranense) godono dei privilegi di extraterritorialità riconosciuti dalla Repubblica Italiana alla Santa Sede che pertanto ne ha la piena ed esclusiva giurisdizione. La denominazione ufficiale è "Arcibasilica Papale del Santissimo Salvatore e dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista in Laterano". Papa Silvestro I, nel IV secolo, la dedicò al Santissimo Salvatore; poi papa Sergio III, nel IX secolo, aggiunse la dedica a San Giovanni Battista; infine papa Lucio II, nel XII secolo, incluse anche San Giovanni Evangelista. È detta "arcibasilica" perché è la più importante delle quattro basiliche papali maggiori; più precisamente, ha il titolo onorifico di Omnium Urbis et Orbis Ecclesiarum Mater et Caput, ovvero Madre e Capo di tutte le chiese nella città e nel mondo. È detta infine "in Laterano", o "lateranense"; Lateranus era un cognomen della gens Claudia, e nella zona dove sorse la basilica si trovavano dei possedimenti (horti) di quella famiglia.
Gli antichi Stati italiani furono le numerose entità territoriali politiche e indipendenti esistite nella penisola italiana dall'inizio del Medioevo fino alla proclamazione del Regno d'Italia, avvenuta nel 1861. Il concetto di Stato si sviluppò nella riflessione politica italiana a partire dal XV secolo, grazie all'opera di alcuni letterati come Niccolò Machiavelli e trovò piena e reale applicazione solo dopo la Rivoluzione francese. Per le epoche precedenti è possibile parlarne solo tenendo in considerazione che non si trattava di Stati intesi nel senso moderno: dal X secolo all'età napoleonica, per esempio, la quasi totalità degli Stati dell'Italia centro-settentrionale erano formalmente vassalli del Sacro Romano Impero, anche se poi per la maggior parte nei fatti erano praticamente indipendenti, mentre al contrario lo Stato Pontificio, che di diritto era pienamente sovrano, non riuscì a esercitare un reale e duraturo controllo su tutto il proprio territorio prima del Seicento. Di seguito è riportato l'elenco di questi Stati, organizzati per data, dal Medioevo sino all'unità d'Italia. Tra parentesi, dove indicate, le dinastie regnanti.
L'abbreviazione (detta anche abbreviatura) è la riduzione di una o più parole nella scrittura, eventualmente anche mediante simboli convenzionali. Non va confusa con l'apocope.
Abate è il titolo spettante al superiore di una comunità monastica di dodici o più monaci, particolarmente utilizzato nella Chiesa cattolica. Quando l'abate ha dignità vescovile è comunemente detto abate mitrato.Non va confusa con la carica di priore, cui compete la responsabilità e il governo delle questioni più concrete e quotidiane legate alla vita del monastero, e che è seconda dopo quella dell'abate.