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La storia del pensiero economico si occupa dello sviluppo dell'economia politica dalle origini ai giorni nostri, con le sue varie teorie o visioni del sistema economico. In prima approssimazione, si possono individuare le seguenti fasi: antichit classica (soprattutto nella Grecia antica) e Medioevo; la formazione degli stati nazionali e la nascita dell'economia politica in senso moderno; la rivoluzione industriale e l'economia classica; l'affermazione dell'economia di mercato e l'economia neoclassica; la Grande depressione del 1929 e l'economia keynesiana; approfondimenti e nuove proposte; la stagflazione e il monetarismo; sviluppi recenti.Gli storici del pensiero economico valutano in modi diversi sia le singole scuole, sia il loro succedersi. Vi un punto di vista "cumulativo", secondo il quale si avuto e continua un progressivo avvicinamento alla verit e, pertanto, la storia del pensiero economico deve essere storia delle verit economiche . Vi anche un punto di vista "competitivo", secondo il quale l'esistenza di diverse scuole mostra che sono possibili approcci diversi allo studio dei fenomeni economici, nessuno dei quali nettamente preferibile agli altri. Qualsiasi teoria economica, quindi, pu essere criticata o perch migliorata da altre successive, o perch basata su un approccio non condiviso da altre. La sintetica esposizione che segue ricca di riferimenti ad altre voci, alle quali si rinvia per approfondimenti e valutazioni critiche. Le varie correnti di pensiero della storia economica hanno influenzato profondamente le relative politiche economiche adottate dai vari Stati nazionali nel corso della storia moderna e contemporanea.
Nella storia del pensiero economico, una scuola di pensiero economico è formata da un gruppo di economisti che condividono idee e punti di vista comuni sul funzionamento dell'economia. Sebbene molti economisti non sempre possono essere classificati in una particolare scuola, la classificazione degli economisti in scuole di pensiero è una pratica molto comune. L'evoluzione del pensiero economico può essere suddivisa in tre fasi: antica (Greco-Romana, Indiana, Persiana, Islamica e Cinese Imperiale), premoderna (mercantilisti, fisiocratici) e moderna (a partire da Adam Smith e dall'economia classica del tardo XVIII secolo). Attualmente la maggioranza degli economisti segue un approccio inquadrabile nell'ambito della cosiddetta mainstream economics, a volte chiamata anche economia "ortodossa".Negli Stati Uniti, tra gli economisti ortodossi si può distinguere tra la "Saltwater school" (associata alle università di Berkeley, Harvard, MIT, Pennsylvania, Princeton, e Yale) e la "Freshwater school" (associata comunemente alla scuola di Chicago, alla Carnegie Mellon University, all'Università di Rochester e all'Università del Minnesota) che condividono molti tratti in comune, anche se la "Freshwater school" è più favorevole al laissez-faire e al non intervento dello stato. Entrambe le scuole sono comunque associabili alla cosiddetta sintesi neoclassica.
La scuola austriaca, conosciuta anche come la scuola di Vienna o la scuola psicologica, è una scuola di pensiero economico eterodosso che proclama una stretta aderenza all'individualismo metodologico. A livello politico, ha originato e influenzato le teorie e i movimenti libertariani e, in maniera minore, anche quelli liberisti. Il suo nome deriva dal fatto che molti dei suoi membri, come Friedrich von Hayek e Ludwig von Mises, erano austriaci ed ex-studenti dell'Università di Vienna.
In economia con la locuzione economia neoclassica ci si riferisce ad un approccio generale alla disciplina economica basato sulla determinazione di prezzi, produzione e reddito attraverso il modello di domanda e offerta. La scuola di economia neoclassica è convenzionalmente fatta partire dagli anni 1871-1874, quando vennero pubblicate le prime opere sistematiche di William Stanley Jevons, Carl Menger e Léon Walras. Il nuovo modello denominato marginalismo si contrappone sia allo sviluppo marxista del pensiero degli economisti classici sia alla scuola storica tedesca dell'economia.