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La Torre della Meloria sorge in una zona di bassifondi e scogli affioranti dal Mar Ligure (le cosiddette Secche della Meloria), di fronte al porto di Livorno, da cui dista circa 7 chilometri. La torre è una costruzione settecentesca che sorge isolata nello specchio di mare che nel 1284 fu teatro della celebre battaglia in cui la flotta della Repubblica di Genova travolse quella della Repubblica di Pisa, che da tale sconfitta mai più si riprese. Amministrativamente fa parte del comune di Livorno. Nel 1722, nei fondali circostanti, furono rinvenute quattro teste bronzee di fattura tardo rinascimentale (Bronzi della Meloria), raffiguranti Omero, Sofocle, Eschilo e una di ignoto, portate poi a Firenze.
Il faro settentrionale della Meloria è un faro marittimo del mar Ligure che si trova all'estremità settentrionale delle secche della Meloria, al largo di Livorno. Ad alimentazione fotovoltaica e a luce ritmica, il faro è dotato di una lampada LABI da 100 W che emette due lampi bianchi ogni 10 secondi della portata di 10 miglia nautiche. È localmente conosciuto come "Ship". L'infrastruttura venne costruita della Marina Militare tra il 1950 e il 1960 per l'illuminazione notturna delle insidiose secche ai natanti in transito nel tratto marino a nord. Precedentemente era in funzione un faro a traliccio con lanterna esagonale a fianco della storica torre della Meloria, che era stato attivato nel 1867 e che non era più ritenuto idoneo all'illuminazione dell'intera area delle secche, tanto che all'estremità meridionale venne eretto un altro faro. L'infrastruttura è costituita da una torre bianca a sezione circolare, alta 18 metri, con galleria interna, che culmina con una terrazza sommitale su cui poggia il tiburio della lanterna metallica grigia, anch'essa a sezione circolare, affiancata dai pannelli solari che ne consentono l'alimentazione.
La Toscana (AFI: /tosˈkana/) è una regione italiana a statuto ordinario di 3 676 116 abitanti, situata nell'Italia centrale, con capoluogo Firenze. Confina a nord-ovest con la Liguria, a nord con l'Emilia-Romagna, a est con le Marche e l'Umbria, a sud con il Lazio. Ad ovest, i suoi 397 km di coste continentali sono bagnati dal Mar Ligure nel tratto centro-settentrionale tra Carrara (foce del torrente Parmignola, confine con la Liguria) e il Golfo di Baratti; il Mar Tirreno bagna invece il tratto costiero meridionale tra il promontorio di Piombino e la foce del Chiarone, che segna il confine con il Lazio.Il capoluogo regionale è Firenze, la città più popolosa (382 000 abitanti), nonché principale fulcro storico, artistico ed economico-amministrativo; le altre città capoluogo di provincia sono: Arezzo, Grosseto, Livorno, Lucca, Massa, Pisa, Pistoia, Prato e Siena. Amministra anche le isole dell'Arcipelago Toscano, oltre ad una piccola exclave situata entro i confini dell'Emilia-Romagna, in cui sono situate alcune frazioni del comune di Badia Tedalda. Il nome è antichissimo e deriva dall'etnonimo usato dai Latini per definire la terra abitata dagli Etruschi: "Etruria", trasformata poi in "Tuscia" e poi in "Toscana". Anche i confini della odierna Toscana corrispondono in linea di massima a quelli dell'Etruria antica, che comprendevano anche parti delle attuali regioni Lazio e Umbria, fino al Tevere. Fino al 1861 è stata un'entità indipendente, nota con il nome di Granducato di Toscana con una enclave costituita dalla Repubblica e poi Ducato di Lucca. Da allora ha fatto parte del Regno di Sardegna, del Regno d'Italia e successivamente della Repubblica Italiana. In epoca granducale aveva anche un inno, composto dal fiorentino Egisto Mosell ed intitolato La Leopolda. La festa regionale, istituita nel 2001, ricorre il 30 novembre, nel ricordo del suddetto giorno del 1786 in cui furono abolite la pena di morte e la tortura nel Granducato di Toscana, primo Ordinamento al mondo ad abolire legalmente la pena di morte.
Livorno (pronuncia: [liˈvorno], ) è un comune italiano di 156 299 abitanti, capoluogo dell'omonima provincia in Toscana. Terza città della regione per popolazione (dopo Firenze e Prato), ospita da sola quasi la metà degli abitanti della propria provincia; con i comuni limitrofi di Pisa e Collesalvetti costituisce inoltre un vertice di un "triangolo industriale", la cui popolazione complessiva ammonta a oltre 260 000 abitanti. È situata lungo la costa del Mar Ligure ed è uno dei più importanti porti italiani, sia come scalo commerciale sia come scalo turistico, centro industriale di rilevanza nazionale, da tempo in declino, tanto da essere riconosciuta nel 2015 come "area di crisi industriale complessa". Tra tutte le città toscane è solitamente ritenuta la più moderna, sebbene nel suo territorio siano presenti diverse testimonianze storiche, artistiche e architettoniche sopravvissute ai massicci bombardamenti della seconda guerra mondiale e alla successiva ricostruzione. La città, notevolmente sviluppatasi dalla seconda metà del XVI secolo per volontà dei Medici prima e dei Lorena in seguito, fu importante porto franco frequentato da numerosi mercanti stranieri, sede di consolati e compagnie di navigazione. Ciò contribuì ad affermare, sin dalla fine del Cinquecento, i caratteri di città multietnica e multiculturale per eccellenza, dei quali sopravvivono importanti vestigia, quali chiese e cimiteri nazionali, palazzi, ville e opere di pubblica utilità indissolubilmente legate ai nomi delle importanti comunità straniere che frequentarono il porto franco fino alla seconda metà dell'Ottocento. Questa vocazione internazionale portò a identificare la città come Leghorn nel Regno Unito e negli Stati Uniti d'America, Livourne in Francia, Liorna in Spagna, ecc., analogamente alle più importanti capitali di stato dell'epoca. Tra il XIX secolo e i primi anni del Novecento, parallelamente all'avvio del processo di industrializzazione, Livorno fu anche una meta turistica di rilevanza internazionale per la presenza di rinomati stabilimenti balneari e termali, che conferirono alla città l'appellativo di Montecatini al mare. Livorno è sede dell'Accademia navale della Marina Militare, del comando e di due reggimenti della Brigata paracadutisti "Folgore" dell'Esercito Italiano, del 1º Reggimento carabinieri paracadutisti "Tuscania", del 9º Reggimento d'assalto paracadutisti "Col Moschin" inquadrato nelle forze speciali dell'Esercito Italiano e del Gruppo di intervento speciale dei Carabinieri; inoltre è sede di Direzione Marittima del Corpo delle capitanerie di porto - Guardia costiera.
L'isola di Montecristo è situata nel Mar Tirreno e fa parte dell'Arcipelago toscano. Amministrativamente è inclusa nel comune di Portoferraio e quindi nella provincia di Livorno. L'isola è una delle 149 aree gestite dal Comando carabinieri per la tutela della biodiversità e dei parchi, è inserita nel complesso delle riserve naturali affidate al reparto di Follonica e fa parte del Parco nazionale dell'Arcipelago Toscano.
La battaglia della Meloria fu una storica battaglia navale che vide coinvolta la flotta della Repubblica di Genova e quella della Repubblica marinara di Pisa. La battaglia, che avvenne nell'agosto 1284 al largo delle coste del Porto Pisano, indebolì fortemente la flotta navale pisana dando inizio al lento declino di Pisa come potenza marinara in Italia durante il Medioevo.
Un faro è una struttura, in genere una torre, dotata alla sommità di un sistema, costituita da una lampada ed un sistema di lenti, capace di emettere potenti segnali luminosi di aiuto e riferimento alla navigazione. Rappresentano i più importanti dei segnalamenti marittimi: situati in prossimità di luoghi di atterraggio, di luoghi pericolosi o di altri luoghi ove sia utile avere un punto notevole percepibile a distanza elevata durante la navigazione costiera, sono chiaramente segnati sulle carte nautiche che ne riportano anche l'altezza focale, assieme alla caratteristiche del segnale luminoso emesso che li individua in modo univoco. Il nome deriva dall'isola di Pharos, di fronte ad Alessandria d'Egitto, dove nel III secolo a.C. era stata costruita una torre sulla quale ardeva costantemente un gran fuoco, in modo che i naviganti su quei fondali potessero districarsi dalla retrostante palude Mareotide. Di largo uso nel passato, oggi il numero di nuovi fari costruiti è quasi fermo, sostituiti da sistemi digitali (LORAN, GPS, ecc.) di aiuto alla navigazione: i fari ancora operativi stanno invece subendo un processo di automazione totale per ridurne i costi di gestione e manutenzione. In Italia, dal 1961 è san Venerio il santo protettore dei faristi, ovvero coloro i quali si occupano del funzionamento dei fari marittimi.
Il Fanale di Livorno, o Fanale Maggiore o più semplicemente Fanale, è il faro del porto di Livorno, ubicato all'imbocco sud dello scalo labronico. Sorto in epoca medioevale ad opera della Repubblica di Pisa, è per fondazione uno dei fari più antichi d'Italia, sebbene sia stato ricostruito fedelmente a seguito delle devastazioni causate dalla seconda guerra mondiale. Per la sua bellezza il fanale è citato da Francesco Petrarca (che lo menziona nel suo “Itinerario siriaco”: et fere contiguum Liburnum ubi praevalida turris est cuius in vertice flamma per noctes tuti littoris signum praebet), da Goro di Stagio Dati, che definì la torre come una delle più belle del mondo, da Matteo Fortini, poeta minore del Quattrocento nel suo poemetto L'Universo, fino in tempi più recenti da Giovanni Marradi.
La denominazione Colline toscane (o Preappennino toscano) è usata in geografia e in discipline affini (per esempio nella meteorologia) per descrivere quell'area di Toscana compresa tra la costa (detta anche Costa degli Etruschi), ad ovest, la valle dell'Arno, a nord e ad est (a cui si suole aggiungere il Montalbano e impropriamente i Monti della Calvana, che si trovano a nord dell'Arno e fanno già parte dell'Appennino). Anche in geologia questa definizione è molto usata per descrivere le terre aventi caratteristiche e origine assai comune (essendo fino ad alcuni milioni di anni fa ricoperte del mare ed abitate da creature acquatiche studiate proprio in queste colline per la prima volta, come il delfino denominato Etruridelphis giulii, scoperto a Lorenzana nell'Ottocento da Roberto Lawley). La regione contiene anche zone con rilievi importanti come il Monte Amiata e il Monte Cetona. Interessa le province di Pisa, Livorno, Grosseto, Siena, Firenze e Arezzo e può essere anche delimitata usando, ad ovest, la Via Aurelia e, a est, la Via Cassia. Si suole dividerla in aree maggiormente omogenee, tra le quali troviamo: Colline del Chianti Colline Pisane (con i colli della Valdera) Balze di Volterra I colli della Valdelsa Colline Livornesi Crete Senesi (con il Deserto di Accona) Colline dell'Albegna e del Fiora I colli della Valle dell'Ombrone Colline Metallifere (tra le quali troviamo le Colline Metallifere grossetane) le colline dell'Area del Tufo i colli della Val d'Orcia (con il Monte Amiata e il Monte Cetona) i colli della Val di ChianaAnche se in realtà si trovano a nord dell'Arno e fanno parte dell'estrema propaggine dell'Appennino vengono inserite tra le colline toscane anche quelle del Montalbano poiché vi si produce il Chianti Montalbano e l'olio Toscano. Tra le città e località più famose che si trovano in detta area si possono annoverare: Arcidosso Arezzo Asciano Castiglione della Pescaia Castiglione del Lago Certaldo Chiusi Civitella in Val di Chiana Colle Val d'Elsa Grosseto Lari Massa Marittima Montalcino Montepulciano Palaia Peccioli Pienza Pitigliano Poggibonsi Pomarance Roccastrada Rosignano Marittimo San Casciano in Val di Pesa San Gimignano San Miniato Siena Volterra