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L'invasione giapponese della Manciuria fu un'invasione terrestre della regione cinese della Manciuria, da parte dell'Armata del Kwantung dell'Esercito imperiale giapponese. L'attacco cominciò il 19 settembre 1931, portando in pochi giorni all'occupazione dell'intera regione. La crisi sino-giapponese si arrestò ufficialmente il 27 febbraio 1932, quando i giapponesi instaurarono il governo fantoccio del Manciukuò e firmarono una tregua con il governo cinese, destinata a non durare a lungo. Durante l'invasione non vi furono scontri rilevanti tra i due eserciti e l'occupazione della Manciuria ebbe più che altro una rilevanza a livello politico.
Con Impero giapponese (大日本帝国 Dai Nippon Teikoku?, letteralmente Impero del Grande Giappone) ci si riferisce comunemente al periodo della storia del Giappone che ha inizio con la restaurazione Meiji e termine con la fine della seconda guerra mondiale (comprendente quindi il periodo Meiji, il periodo Taishō e il periodo Shōwa). Politicamente si riferisce al periodo che inizia in Giappone con l'istituzione delle prefetture in sostituzione dei domini feudali (廃藩置県 Haihanchiken?) dal 14 luglio 1871, continua con l'espansione nel Pacifico e nell'Oceano Indiano, fino al 2 settembre 1945, quando il Giappone firma la resa. Costituzionalmente si riferisce invece al periodo compreso tra il 29 novembre 1890 e il 3 maggio 1947. Il Paese era stato denominato Impero del Giappone sin dai domini feudali contrari allo shogunato, le province di Satsuma e Chōshū, che formarono il nucleo del nuovo governo durante la restaurazione Meiji. Tuttavia solamente a partire dal 1889, con la Costituzione dell'Impero del Giappone, il titolo Impero del Giappone venne ufficialmente utilizzato per la prima volta e soltanto nel 1936 tale denominazione venne legalizzata per denominare il Paese. Fino ad allora le denominazioni Nihon ("Giappone"), Dai Nihon ("Grande Giappone"), Dai Nihon-koku ("Stato del Grande Giappone") e Nihon Teikoku ("Impero del Giappone") venivano tutte utilizzate. Nel 1946, durante l'occupazione americana del Giappone, iniziò la ristrutturazione del sistema di governo del Giappone, che iniziò proprio con la modifica della denominazione ufficiale del Paese in Stato del Giappone (日本国 Nihon-koku?) e fu seguita l'anno dopo dalla stesura della nuova Costituzione del Giappone.
Harbin (in cinese: 哈尔滨S, HārbīnP, in manciù: ᡥᠠᡵᠪᡳᠨ, Harbin, in russo: Харби́н?, traslitterato: Charbín) è una città della Cina di 10.635.971 abitanti, il capoluogo della provincia dello Heilongjiang, in Manciuria, nella Cina nordorientale. È la seconda città in cui il cinese mandarino è più simile alla versione standard (dopo Pechino).
La guerra del Pacifico (太平洋戦争? lett. Taiheiyō Sensō), conosciuta in Giappone come grande guerra dell'Asia orientale (大東亜戦争? lett. Dai Tō-A Sensō), è parte integrante della seconda guerra mondiale ed è stata combattuta tra l'Impero giapponese (una delle potenze dell'Asse) e gli Alleati, principalmente gli Stati Uniti d'America e l'Impero britannico. Negli anni venti e trenta il Giappone visse una progressiva militarizzazione e sviluppò un'ideologia imperialista panasiatica, sfociate nella creazione del Manciukuò (1931) e nel brutale assalto alla Cina (1937): queste azioni provocarono forti tensioni con le potenze europee che detenevano possedimenti in Asia e anche con gli Stati Uniti, preoccupati per l'integrità della Cina. La crisi diplomatica tra occidentali e Giappone si acuì a seguito dei successi politico-militari della Germania nazista tra 1939 e 1940, che convinsero Tokyo a stringere con i tedeschi e l'Italia un patto tripartito e ad assorbire lentamente l'Indocina francese. Colpito da un severo embargo petrolifero nell'estate 1941, l'Impero giapponese perfezionò i piani di conquista integrale dell'Asia orientale per avere accesso alle risorse utili alla propria macchina militare e all'obiettivo ultimo di vincere la guerra in Cina. L'attacco di Pearl Harbor del 7 dicembre 1941 segnò l'inizio della fulminea espansione nipponica nel Pacifico e nelle isole del Sud-est asiatico, con l'appoggio della Thailandia e di vari movimenti indigeni nazionalisti, culminata nella nascita di una "Sfera di co-prosperità della Grande Asia orientale". Il Giappone subì ciononostante importanti sconfitte nel Mar dei Coralli (maggio 1942), a Midway (giugno) e, soprattutto, nella sfibrante campagna di Guadalcanal (agosto 1942-febbraio 1943). Con l'evacuazione di Guadalcanal l'iniziativa passò saldamente in mano agli Stati Uniti e agli Alleati, che avviarono una serie di grandiose campagne aeronavali per liberare o neutralizzare la Nuova Guinea, le Filippine e le migliaia di isole della Micronesia. Incapaci di far fronte alla massiccia produzione industriale avversaria e di capitalizzare l'entusiasmo dei movimenti indipendentisti-nazionalisti delle colonie occupate, i giapponesi opposero una resistenza ostinata e fanatica ben esemplificata dai kamikaze, ma in ultimo inutile. Particolarmente letali si rivelarono i bombardamenti strategici sulle isole metropolitane che, assieme alla guerra sottomarina indiscriminata, ebbero un peso decisivo nella disfatta dell'Impero nipponico, suggellata dagli attacchi atomici su Hiroshima e Nagasaki (agosto 1945) e dalla travolgente offensiva sovietica sul continente. Dinanzi a questi avvenimenti l'imperatore Hirohito e la dirigenza politico-militare optarono infine per la resa. Fu ufficializzata il 2 settembre nel corso di una cerimonia a bordo della nave da battaglia USS Missouri e segnò la fine della seconda guerra mondiale. Il Giappone fu riportato ai confini del 1894, rinunciò a tutte le colonie e fu trasformato in una monarchia costituzionale; tuttavia, al processo di Tokyo non comparvero tra gli imputati né Hirohito né la famiglia imperiale. La guerra catalizzò il processo di decolonizzazione, pur spesso a prezzo di altre sofferenze, e generò situazioni particolarmente delicate in Vietnam e nella penisola di Corea, ciascuno diviso in due metà seguendo le zone d'occupazione raggiunte dai belligeranti.
La guerra civile cinese (in cinese 國共内戰 国共内战, guógòng neìzhàn, "guerra civile tra nazionalisti e comunisti") fu un conflitto tra il Kuomintang (Partito Nazionalista Cinese, KMT) e il Partito Comunista Cinese (PCC), durato tra alterne fasi dal 1927 al 1950. La guerra iniziò attorno al 1927 quando, dopo il precario Primo Fronte Unito creato prima dell'inizio della Spedizione del Nord contro l'ostilità dei signori della guerra cinesi alla riunificazione del paese, l'ala destra del Kuomintang, guidata da Chiang Kai-shek espulse i comunisti dall'alleanza che aveva reso possibile la comunione d'intenti, dando l'inizio a una serie di campagne di accerchiamento degli avversari. Chiang Kai-shek costituì così nel 1927 un governo a Nanchino, contando sulle forze straniere, mentre nel 1928 riunificò la Repubblica di Cina. Nel 1931 Mao Zedong diventava presidente di una repubblica sovietica con base nel Jiangxi. Dopo l'invasione giapponese della Cina nel 1937 i comunisti e i nazionalisti realizzarono per breve tempo una politica comune per respingere l'invasore. Nel 1946, fallita ogni possibilità di accordo tra le due fazioni, cominciò la seconda fase della guerra, finita nel 1950, quando a prevalere furono tuttavia le forze maoiste e tutta la Cina continentale e le isole Hainan passarono sotto il controllo del partito comunista; dopo la sconfitta i membri del KMT si rifugiarono nell'isola di Taiwan, ultimo bastione della Repubblica di Cina.
L'Europa occidentale è principalmente un concetto socio-politico coniato e utilizzato durante la Guerra fredda: tale espressione identifica in particolare i Paesi europei del primo mondo, e la distinzione rispetto all'Europa orientale ha carattere principalmente economico, politico e religioso piuttosto che geografico; queste definizioni sono però soggette a fluttuazioni storiche, il che rende mutevole la definizione di oriente e occidente.
La Cina ( T, S, Zh nggu P, letteralmente "Regno di mezzo"), ufficialmente la Repubblica Popolare Cinese ( T, S, Zh nghu R nm n G ngh gu P ), uno Stato situato nell'Asia orientale ed il paese pi popoloso del mondo con una popolazione di oltre 1,4 miliardi di persone.Con una storia millenaria, la Cina una Repubblica popolare in cui il potere esercitato dal solo Partito Comunista Cinese ( oppure ). Il governo ha sede nella capitale Pechino ( ) ed esercita la propria giurisdizione su ventidue province ( ), cinque regioni autonome ( ), quattro municipalit direttamente controllate (Pechino , Tientsin , Shanghai e Chongqing ) e due regioni amministrative speciali (Hong Kong e Macao ) parzialmente autonome. La Cina rivendica la propria sovranit anche sull'isola di Formosa, che considera ufficialmente una sua provincia, sulla quale non esercita tuttavia alcun controllo diretto. L'isola dal 1949 sotto il controllo del governo della Repubblica di Cina (Taiwan ). La complessa condizione politica di Taiwan una delle conseguenze della guerra civile cinese che ha preceduto la fondazione della Repubblica Popolare Cinese. Con la sua superficie di circa 9 572 900 chilometri quadrati la Cina il quarto stato pi grande del mondo per superficie. Il paesaggio della Cina vasto e diversificato: va dalle steppe della foresta e i deserti dei Gobi e del Taklamakan nell'arido nord alle foreste subtropicali e umide del sud. L'Himalaya, il Karakoram, il Pamir e il Tian Shan sono le catene montuose che separano la Cina meridionale dall'Asia centrale. Il Fiume Azzurro ( ) e il Fiume Giallo ( ), rispettivamente il terzo e il sesto pi lunghi del mondo, scorrono dall'altopiano del Tibet verso la costa orientale densamente popolata. La costa della Cina lungo l'oceano Pacifico lunga circa 14.500 chilometri ed delimitata dal mare di Bohai, dal mar Giallo, dal mar Cinese Orientale e dal mar Cinese Meridionale. L'antica civilt cinese (una delle prime al mondo) si svilupp inizialmente nelle pianure comprese tra il Fiume Giallo e il Fiume Azzurro. A partire dall'et del bronzo (verso la fine del II millennio a.C.) si ha evidenza di strutture feudali, in cui i nobili si raccoglievano intorno a monarchie ereditarie. Vi sono testimonianze di una casata regnante nella prima met del I millennio a.C., nota come dinastia Zhou ( ), il cui declino condusse alla nascita di un discreto numero di regni indipendenti in competizione per il predominio sulla regione (periodo delle Primavere e Autunni, ), con stagioni di conflitto che si fecero particolarmente accese nel periodo che va dall'VIII al III secolo a.C. Nel 221 a.C. lo Stato di Qin sconfisse e conquist i territori di tutti gli altri Stati combattenti dando vita al primo impero della storia cinese sotto la dinastia Qin ( ). Da quel momento il titolo di imperatore della Cina divenne il sinonimo della raggiunta supremazia. La dinastia Qin non dur a lungo, ma i popoli precedentemente conquistati vennero poco dopo riuniti sotto l'egida della dinastia Han ( , III secolo a.C.-III secolo d.C.). I quattro secoli in cui regnarono i sovrani della dinastia Han sono considerati cruciali per la definizione e affermazione della identit culturale cinese, tanto da divenire il termine con cui i cinesi definirono se stessi (con il termine appunto di etnia o popolo han, ). Da allora la storia cinese ha visto l'alternarsi di periodi di divisione e fasi di unificazione, con conseguenti periodi di frammentazione, contrazione o espansione territoriale, sotto l'egida di diverse dinastie, talora di etnia straniera (come nel caso dei mongoli o dei mancesi). L'ultima dinastia fu quella dei Qing, il cui regno si concluse nel 1911 con la fondazione della Repubblica di Cina ( ). Dopo la sconfitta dell'Impero giapponese ( ) durante la seconda guerra mondiale il Paese fu scosso dalla guerra civile che vedeva contrapposte le forze nazionaliste del Kuomintang ( ), il partito che allora deteneva il governo del paese, e le forze facenti capo al Partito Comunista Cinese. Nel 1949 la guerra si concluse con la sconfitta del Kuomintang e la fuga del governo nazionalista sull'isola di Formosa, nella cui capitale Taipei ( ) ha tuttora sede l'attuale Repubblica di Cina, altres nota come Taiwan. In seguito alla vittoria conseguita sul continente il 1 ottobre del 1949 a Pechino le forze comuniste guidate da Mao Zedong proclamarono ufficialmente la nascita della Repubblica Popolare Cinese. Dopo l'introduzione di riforme economiche nel 1978 l'economia della Cina diventata quella dalla crescita pi rapida al mondo. A partire dal 2013 la seconda economia pi grande al mondo sia come PIL totale nominale, sia per parit di potere d'acquisto; anche il pi grande esportatore e importatore di merci al mondo. La Cina ufficialmente uno Stato munito di armi nucleari e ha il pi grande esercito permanente del mondo, con il secondo pi grande bilancio della difesa. La Cina membro delle Nazioni Unite dal 1971, quando ha preso il posto della Repubblica di Cina tra i seggi dei membri permanenti del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. La Cina anche membro di numerose organizzazioni multilaterali, tra cui l'OMC, l'APEC, il BRICS, l'Organizzazione di Shanghai per la cooperazione, il BCIM e il G-20. La Cina, unanimemente riconosciuta come grande potenza dal consesso internazionale, una potenziale superpotenza secondo un certo numero di accademici e analisti che si occupano di questioni militari, politiche ed economiche.
La battaglia di Changsha, svoltasi tra il 17 settembre e il 6 ottobre 1939, fu il primo dei quattro tentativi intrapresi dall'esercito imperiale giapponese di occupare il fondamentale nodo strategico rappresentato dalla popolosa città di Changsha nella regione dell'Hunan. Lo scontro rivestì notevole importanza nel contesto della seconda guerra sino-giapponese: le forze armate nipponiche, meglio armate e organizzate delle truppe cinesi, dovettero combattere un avversario determinato che in ultimo fu capace di respingerle. La sconfitta segnò il primo grave fallimento strategico per l'Impero giapponese e contribuì a trasformare il conflitto in un'estenuante e vasta lotta.