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La nazionale di calcio dell'Estonia (est. Eesti jalgpallikoondis) è la rappresentativa calcistica dell'Estonia ed è controllata dalla Federazione calcistica dell'Estonia. La squadra esordì nel 1920 e partecipò ai Giochi olimpici del 1924. Occupata dai sovietici nel 1940, l'Estonia divenne parte dell'Unione Sovietica, per poi riottennere l'indipendenza solo nel 1991; il 3 giugno 1992 la neocostituita nazionale estone esordì pareggiando per 1-1 a Tallinn contro la Slovenia. L'Estonia, che non si è mai qualificata alla fase finale di un campionato europeo né di un campionato mondiale, ha vinto per tre volte la Coppa del Baltico, torneo a cadenza biennale cui partecipa insieme a Lettonia, Lituania e Finlandia. Il punto più alto raggiunto dalla nazionale estone risale al 2011, quando la squadra si piazzò seconda nel girone di qualificazione al campionato d'Europa 2012 ed ebbe accesso ai play-off, dove fu eliminata dall'Irlanda. L'attuale capitano è il difensore Ragnar Klavan, che ha raccolto l'eredità di Raio Piiroja a sua volta succeduto al celebre portiere Mart Poom, attivo fino al 2009 e nominato dalla Federazione come Golden Player come miglior giocatore estone dei precedenti cinquant'anni. Altri elementi di spicco della storia della nazionale sono l'esperto attaccante Andres Oper e il fantasista Konstantin Vassiljev. Il record di presenze con l'Estonia (157) è di Martin Reim, mentre il record di reti (38) è di Andres Oper. Nella classifica FIFA, istituita nell'agosto 1993, l'Estonia ha ottenuto quale miglior piazzamento il 47º posto nel marzo 2012, mentre il peggior piazzamento è il 137º posto dell'ottobre 2008. Occupa il 109º posto. Al settembre 2019, l'Estonia conta 94 avversari diversi affrontati in ogni competizione ufficiale.
L'Estonia, ufficialmente Repubblica d'Estonia (in lingua estone: Eesti Vabariik), con capitale Tallinn, è una repubblica parlamentare situata nell'Europa nord-orientale, confinante ad est con la Russia e a sud con la Lettonia e bagnata a nord e ad ovest dal Mar Baltico, che la separa dalla Finlandia e dalla Svezia. È il più settentrionale dei Paesi baltici, con i quali è spesso accomunata da simili vicende storiche; tuttavia la lingua e la cultura non sono di origine baltica ma ugrofinnica, come la vicina Finlandia, e per questo aspira maggiormente a essere considerata come uno stato nordico.La superficie totale è pari a 45 228 km², mentre la popolazione totale è di 1 340 194 abitanti.È uno Stato membro dell'Unione europea, della NATO e dell'OCSE ed è anche uno dei paesi firmatari del protocollo di Kyoto. È stata protagonista di una crescita economica dal 2010, grazie alla ripresa della domanda estera e delle esportazioni verso i suoi principali partner commerciali scandinavi, Svezia e Finlandia.Lo stato è uno dei primi al mondo per innovazione, diffusione ed utilizzo delle nuove tecnologie, come Internet e il commercio elettronico, tanto da aver avviato già nel 1997 il progetto e-Estonia. Sul territorio sono presenti circa 1140 punti Wi-Fi.L'Estonia è passata all'euro il 1º gennaio 2011, divenendo il diciassettesimo membro dell'eurozona, nella quale è uno degli Stati col più basso debito pubblico.
Il tema dei diritti delle donne si è sviluppato giuridicamente sul finire del XVIII secolo grazie alla Dichiarazione dei diritti della donna e della cittadina (Déclaration des droits de la femme et de la citoyenne, 1791) di Olympe de Gouges, la quale si ispirò al modello della Dichiarazione dei diritti dell'uomo e del cittadino (1789) e della Rivendicazione dei diritti della donna (A Vindication of the Rights of Woman, 1792) di Mary Wollstonecraft.La rivendicazione per le donne dei diritti civili, della condizione economica femminile e dei diritti politici (suffragio femminile) nonché di un miglioramento della condizione femminile costituiscono la base del femminismo a partire dal XIX secolo attraverso la prima ondata femminista e sviluppatasi nel corso del XX secolo. In alcuni paesi questi diritti sono istituzionalizzati o supportati dalla legge, dall'abitudine locale e dal comportamento, mentre in altri vengono ignorati e soppressi. Essi si differenziano dalle nozioni più ampie dei diritti umani attraverso le pretese di un giudizio storico e tradizionale inerente all'esercizio di tali diritti a favore della controparte maschile. I problemi comunemente associati alla nozione di diritti femminili includono, tuttavia non limitandosi ad essi, al diritto all'integrità e all'autonomia corporea, di essere liberi dalla paura di violenza sessuale (più in genere violenza contro le donne), di votare e reggere pubblici uffici, di stipulare contratti legali, di avere uguali diritti nel diritto familiare, di lavorare ed ottenere una retribuzione equa o uguale a quella maschile, di avere diritti riproduttivi, di possedere proprietà ed infine di avere accesso all'istruzione.
I diritti per le persone persone LGBT in Estonia affrontano delle limitazioni legali non vissute dalle persone eterosessuali. L'attività sessuale maschile e femminile con persone dello stesso sesso è legale in Estonia. Si considera uno dei paesi più liberali tra quelli dell'ex Unione Sovietica quando si tratta di diritti gay.