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La pieve di San Lorenzo è un edificio sacro situato a Segromigno in Monte, nel comune di Capannori, nella provincia di Lucca .
La Piana di Lucca è un'area pianeggiante che si estende attorno alla città di Lucca, comprendente quasi tutta la Lucchesia ed altre aree contigue. Dal punto di vista storico la Lucchesia è precisamente quella parte della pianura (in dialetto "il pian di Lucca") e delle contigue colline e montagne, che appartenne in età moderna allo Stato lucchese (vedi Repubblica di Lucca, Principato di Lucca e Piombino e Ducato di Lucca) e che corrisponde grosso modo alle antiche Sei Miglia. Oggi questo territorio è compreso nei comuni di Lucca, Capannori, Porcari, Villa Basilica ed in parte di quelli di Pescaglia (Val Freddana), Massarosa (Montigiano e Gualdo), Camaiore (Seimiglia camaioresi), Altopascio (Badia di Pozzeveri) e Pescia (frazioni collinari oggi comprese nell'Arcidiocesi di Lucca). L'area in questione si presenta piuttosto uniforme sotto il profilo dialettale e della cultura materiale.
Filippo Manfredi (Lucca, 8 marzo 1731 – Lucca, 12 agosto 1777) è stato un compositore e violinista italiano.
La diocesi di Arezzo-Cortona-Sansepolcro (in latino: Dioecesis Arretina-Cortonensis-Biturgensis seu Burgi Sancti Sepulchri) è una sede della Chiesa cattolica in Italia suffraganea dell'arcidiocesi di Firenze appartenente alla regione ecclesiastica Toscana. Nel 2018 contava 348 860 battezzati su 367 000 abitanti. È retta dall'arcivescovo, titolo personale, Riccardo Fontana. Sono patroni della diocesi: San Giovanni Apostolo ed Evangelista, San Donato, secondo vescovo di Arezzo, e Santa Margherita da Cortona.
La chiesa della Santissima Vergine dei Dolori è un edificio sacro che si trova in località Segromigno in Piano a Capannori.
La Baragalla (la Baragāla in dialetto reggiano) è un quartiere prevalentemente residenziale e, in parte, artigianale e commerciale della periferia sud di Reggio Emilia. Situato a 3 km dal centro storico della città, sorge lungo il tratto urbano della ex strada statale 63 del Valico del Cerreto. Prende il nome dall'omonima osteria, stazione di sosta per viaggiatori e birocciai, che era posta all'incrocio fra la strada per il Cerreto e la strada comunale che collega Coviolo al torrente Crostolo. L'area di Baragalla era appartenente, sino agli anni Sessanta, alle ville e parrocchie di San Pellegrino e Rivalta, per poi costituire un nuovo quartiere assieme a Belvedere nel 1963, e diventare definitivamente un quartiere a sé nel 1978 quando fu eretta la nuova parrocchia del Sacro Cuore di Gesù alla Baragalla. Il quartiere, dagli anni Cinquanta, è stato sede del Centro studi Sacro Cuore dei Padri Gesuiti e, successivamente, di IFOA, ENAIP e Caritas. Dagli anni 2010 è operativo il nuovo complesso parrocchiale Sacro Cuore, progettato e realizzato dalla CEI.