Accedi all'area personale per aggiungere e visualizzare i tuoi libri preferiti
Padova (AFI: /ˈpadova/, ; Pàdova, Pàdoa, anticamente anche Pàva in veneto; Patavium in latino) è un comune italiano di 208 874 abitanti, capoluogo della provincia omonima in Veneto. È il terzo comune della regione per popolazione dopo Verona e Venezia e il più densamente popolato; costituisce il fulcro dell'area metropolitana più popolosa del Veneto, con circa 407 000 abitanti. Secondo l'Eneide virgiliana, la città sarebbe nata per mano di Antenore, principe troiano (Virgilio, Eneide, 1,247 - 249), nell'anno 1185 a.C., una tradizione che fa di Padova una delle più antiche città della penisola, e la più antica del Veneto. Sebbene la fondazione sia leggendaria i dati archeologici hanno confermato l'antichissima origine della città, sviluppatasi tra il XIII e XI secolo a.C. e legata alla civiltà dei Veneti antichi. La città è stata una delle capitali culturali del Trecento: le testimonianze pittoriche del XIV secolo - tra tutte, il ciclo di Giotto alla Cappella degli Scrovegni - la rendono nodo cruciale negli sviluppi dell'arte occidentale. Lo splendore artistico trecentesco fu uno dei frutti del gran fervore culturale, favorito dalla signoria dei Carraresi, che fecero di Padova uno dei principali centri del preumanesimo. A Padova, tra il XIV secolo e il XV secolo si sviluppò in concomitanza con Firenze una imponente corrente culturale votata all'antico che tramuterà nel Rinascimento padovano, e influenzerà la compagine artistica dell'intera Italia settentrionale del Quattrocento. Dal 1222 è sede di una prestigiosa università che si colloca tra le più antiche del mondo. Sede vescovile a capo di una delle diocesi più estese ed antiche d'Italia è universalmente conosciuta anche come la città del Santo, appellativo con cui viene chiamato a Padova sant'Antonio, il famoso francescano portoghese, nato a Lisbona nel 1195, che visse in città per alcuni anni e vi morì il 13 giugno 1231. I resti del Santo sono conservati nella Basilica di Sant'Antonio, importante meta di pellegrinaggio della cristianità e uno dei monumenti principali cittadini. Antonio è uno dei quattro santi patroni della città con Giustina, Prosdocimo e Daniele. A Padova si venerano pure le reliquie di san Luca, san Mattia (entrambi gli apostoli riposerebbero presso la basilica di Santa Giustina) e san Leopoldo Mandić. Nel 1829, Padova fu la sede del primo Convitto Rabbinico, importante istituzione dell'ebraismo italiano. Nel 1524, a Padova fu costruito per la prima volta dopo l'età classica uno spazio interamente dedicato alle rappresentazioni teatrali, la Loggia Cornaro; mentre il 25 febbraio 1545 si costituì legalmente, con atto notarile, una compagnia di comici teatranti, la prima testimonianza al mondo di una società di commedianti professionisti, nascita simbolica della Commedia dell'Arte. La bisbetica domata, commedia di William Shakespeare, è ambientata a Padova.
Molfetta (pronuncia Molfétta; Melfétte in dialetto molfettese) è un comune italiano di 57 887 abitanti della città metropolitana di Bari, in Puglia. La città sorge 25 km a nord-ovest di Bari, sulla costa del mare Adriatico. È il terzo comune della città metropolitana per numero di residenti.
Elena Lucrezia Corner Piscopia, (pronuncia: Cornèr Piscòpia), col cognome italianizzato spesso in Cornaro (Venezia, 5 giugno 1646 – Padova, 26 luglio 1684), è stata un'erudita veneziana ricordata come la prima donna a ottenere un dottorato al mondo. Varie fonti tuttavia contraddicono tale supposto primato; sono infatti attestati casi di donne laureate al mondo in epoche precedenti: tra le più note si ricordano Bettisia Gozzadini, dottore in diritto canonico a Bologna nel 1236; Costanza Calenda, dottore in medicina a Napoli nel 1422; Isabella Losa, dottore in teologia a Cordova nel XVI secolo. Figlia di un nobile della Repubblica di Venezia che ne favorì in tutti i modi l'educazione, a diciannove anni prese i voti come oblata benedettina, proseguendo gli studi di filosofia, teologia, greco, latino, ebraico e spagnolo. Ormai nota agli studiosi del tempo, a partire dal 1669 fu accolta in alcune delle principali accademie dell'epoca. Quando il padre chiese che la figlia potesse laurearsi in teologia all'Università di Padova, il cardinale Gregorio Barbarigo si oppose duramente, in quanto riteneva "uno sproposito" che una donna potesse diventare "dottore", perché avrebbe significato «renderci ridicoli a tutto il mondo».Nel 1678, a 32 anni, ottenne finalmente la laurea, conseguita però in filosofia e non in teologia, come avrebbe voluto. Non poté, in quanto donna, esercitare l'insegnamento. Questo traguardo non rappresentò una spinta alla parità del diritto allo studio per le donne; si sarebbe dovuto aspettare fino al 1732 per la laurea in Italia di un'altra donna, la fisica bolognese Laura Bassi.
Descrizione delle principali biblioteche dell'Abruzzo situate nelle città maggiori, e quelle più rilevanti dei comuni minori.